Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 03.06

Milano Oggi 16 giugno Cgil-Cisl-Uil hanno protestato sotto Palazzo Lombardia contro la gestione nelle Rsa di Fontana e Gallera

Oltre 6000 morti nelle case di riposo. Regione Lombardia, affermano sindacati e familiari delle vittime, ha preteso che gli ospiti sintomatici sopra i 75 anni fossero curati nelle stesse Rsa, deliberando anche di trasferirvi i pazienti ospedalieri positivi al Covid-19.

| Scritto da Redazione
Milano Oggi 16 giugno   Cgil-Cisl-Uil hanno protestato  sotto Palazzo Lombardia contro la gestione nelle Rsa  di Fontana e Gallera

Milano Oggi 16 giugno   Cgil-Cisl-Uil protestano sotto Palazzo Lombardia contro la gestione nelle Rsa da parte della Regione di Fontana e Gallera

Oltre 6000 morti nelle case di riposo. Regione Lombardia, affermano sindacati e familiari delle vittime, ha preteso che gli ospiti sintomatici sopra i 75 anni fossero curati nelle stesse Rsa, deliberando anche di trasferirvi i pazienti ospedalieri positivi al Covid-19.

Prima iniziativa sotto la sede di palazzo Lombardia, stamani, da parte di Cgil, Cisl e Uil, nell’ambito della mobilitazione lanciata nei giorni scorsi per “un nuovo patto della salute”.

All'insegna dei rispetto delle distanze, lavoratori delle Rsa, pensionati e sindacalisti hanno manifestato questa mattina a Milano sotto Palazzo Lombardia, per chiedere un nuovo "Patto per la salute", nel corso del primo dei tre presidi organizzati da Cgil, Cisl e Uil Lombardia, con le federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel sistema sanitario e sociosanitario. "Le Rsa non sono ospedali!" e "Testimoni della strage nelle Rsa: oltre 6000 vittime tra gli anziani" gli slogan scanditi nel corso della mattinata.

"Regione Lombardia - hanno sottolineato i sindacalisti - ha preteso che gli ospiti sintomatici sopra i 75 anni fossero curati nelle stesse Rsa, deliberando anche di trasferirvi i pazienti ospedalieri positivi al Covid-19.

Per gli anziani a casa propria, con o senza sintomi da Covid-19, oppure con scompensi per altre patologie che avrebbero richiesto cure in ospedale, le cose non sono andate meglio, perché nemmeno si realizzato un adeguato potenziamento nel territorio dell'assistenza domiciliare e della continuità assistenziale, peraltro insufficiente anche prima dell'emergenza epidemica". "Ci sono state responsabilità  rispetto all'esercizio delle funzioni di indirizzo, controllo e gestione delle Rsa che vanno considerate e sarà compito dell'Autorità Giudiziaria accertare e della politica rimediare" hanno ribadito Cgil, Cisl e Uil lombarde, evidenziando che "prima di tutto, non si devono ripetere gli stessi errori, non vogliamo Rsa trasformate in hospice o 'lazzaretti' per anziani e nemmeno in reparti ospedalieri. L'anziano che si ammala di Covid-19 deve essere curato in ospedale. Con l'ultima delibera Regione Lombardia si dovuta correggere".

Milano 16 giugno

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