Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.54

Nuova Laurea in Agricultural Engineering al Campus Cremona Poli Milano

Una nuova Laurea Magistrale in Agricultural Engineering arricchirà l’offerta formativa del Politecnico di Milano a partire dal prossimo anno accademico

| Scritto da Redazione
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Nasce la nuova Laurea Magistrale in Agricultural Engineering nel Campus di Cremona del Politecnico di Milano

Un innovativo corso di studi dedicato al settore agricolo e agroalimentare, tra i pochi al mondo nel suo genere, finalizzato a formare figure professionali indispensabili per affrontare le sfide future di un settore fondamentale e distintivo per l’Italia e per l’Unione Europea.

 Una nuova Laurea Magistrale in Agricultural Engineering arricchirà l’offerta formativa del Politecnico di Milano a partire dal prossimo anno accademico e verrà ufficialmente presentata per la prima volta il 22 aprile alle ore 15 in occasione degli Open days Online del Campus di Cremona.

 Il Corso di Laurea Magistrale in Agricultural Engineering è uno dei pochi corsi al mondo del suo genere, unico in Italia.

La crescente complessità tecnologica che caratterizza la moderna produzione e filiera agro-industriale richiede figure professionali con forti conoscenze ingegneristiche e competenze sistemistiche. Come in altri campi, appare evidente la necessità di una forte connotazione multidisciplinare per gestire l’innovazione tecnologica in ambito agrario e delle produzioni animali, anche e soprattutto per incrementare il livello di sostenibilità e garantire la sicurezza alimentare.

L’intero settore si sta innovando: negli ultimi tre anni, ad esempio, la crescita media annua dell’Agricoltura 4.0 in Italia è stata del 104% (Osservatorio Smart Agrifood, 2021). Mentre la ricerca di una sempre maggiore sostenibilità, ambito dove l’Unione Europea è leader, sta creando nuove spinte innovative.

Sulla base di queste premesse nasce il Corso di Laurea Magistrale in Agricultural Engineering, progettato ed erogato in lingua inglese al Politecnico di Milano nel Campus di Cremona, in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Il nostro obiettivo è formare ingegneri operanti nel settore agro-industriale dotati di una visione sistemistica, ossia un approccio allo studio e alla implementazione di soluzioni applicative basato su una visione complessiva dei vari  aspetti multidisciplinari delle filiera (tecnologici, agronomici, ambientali, …), sulla capacità di modellare e gestire le interazioni fra i vari componenti, supportati da conoscenze di base del settore” - dichiara il Prof. Gianni Ferretti, Prorettore del Polo di Cremona.

L’Ingegnere dell’Agricoltura si caratterizza per essere un progettista e gestore di sistemi produttivi agricoli e agroindustriali sostenibili a livello economico, ambientale e sociale.

Questa figura, richiesta sia nel contesto nazionale che in quello internazionale, saprà gestire i diversi e complessi aspetti della produzione agricola e agroalimentare in questo particolare periodo, dove il settore sta affrontando una trasformazione sia di tipo tecnico ingegneristico che gestionale ed organizzativo per conseguire gli obiettivi di innovazione e sostenibilità non differibili e declinati nei 9 obiettivi della futura politica agricola comune europea.

 “Un progetto che nasce dall’interazione con centinaia di aziende che negli ultimi anni hanno partecipato alle ricerche portate avanti nell’ambito dal Politecnico di Milano. Sempre più attori del settore, in tutte le posizioni della filiera, hanno evidenziato la necessità di nuove competenze in grado di affrontare e coniugare le sfide future del settore: innovazione tecnologica, sostenibilità e collaborazione. Oltre il 90 % delle aziende di riferimento del settore che abbiamo coinvolto per progettare questa laurea ha dichiarato che è necessario investire nella creazione di una nuova figura professionale ingegneristica in agricoltura” – spiega il Prof. Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood, e precisa – “I proprietari e i manager delle aziende con cui collaboriamo da svariati anni ci hanno evidenziato con costanza la necessità di nuove competenze multidisciplinari nel settore. Il 90% ritiene rilevante o molto rilevante in questo settore la capacità di pianificazione e gestione della supply chain, l’81% le competenze sui modelli di sostenibilità agricola, il 76% la conoscenza delle tecniche di protezione ambientale e sicurezza dei sistemi agricoli, il 74% la capacità di gestire soluzioni di agricoltura 4.0, il 66% la gestione energetica.”

 Durante il percorso gli studenti approfondiscono quindi diversi temi, raccolti per macroaree, sia dal punto di vista concettuale e metodologico, sia dal punto di vista implementativo e applicativo.

 Le aree di competenza che caratterizzano il laureato in Agricultural Engineering sono relative a:

*Scienze agrarie;

*Tecnologie per la Smart Agriculture;

*Agricoltura 4.0;

*Scienze e tecnologie Ambientali e Chimiche;

*Food science;

*Tecniche per la sostenibilità.

 Gli sbocchi professionali dell’ingegnere dell’agricoltura sono in:

Aziende della filiera della produzione agricola e agroalimentare;

Società che progettano, sviluppano e realizzano processi, impianti e tecnologie a supporto della produzione, distribuzione e commercializzazione legati all’agricoltura e all’agroindustria;

Studi di consulenza per l'ambiente, la sicurezza, le produzioni agricole e zootecniche;

Centri di ricerca e laboratori pubblici e privati;

Dipartimenti tecnici della pubblica amministrazione.

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2°foto: Gianni Ferretti

3°foto : Filippo Renga

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