“Abbiamo appreso solo dalla stampa, senza che i capigruppo fossero
consultati, della decisione di far slittare il Consiglio programmato per il
12 settembre, dopo una lunga pausa estiva ed un agosto politicamente
rovente, perché sarebbero troppo pochi gli oggetti all'ordine del giorno.
Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di confermare la data del 12
settembre , perchè invece esiste il bisogno di aprire subito il confronto
nel Consiglio Comunale su importanti questioni che interessano i cittadini;
all'ODG ci sono: la richiesta di cominciare ad affrontare in i temi legati
alle conseguenze della manovra governativa, la situazione dell'immigrazione
a Cremona, la questione della strada Sud, oltre a diverse significative
interrogazioni. E' vero che non c'era una convocazione formale, ma il
punto è proprio questo, la data era stata comunicata nell'ultimo Consiglio e
la comunicazione formale da parte del Presidente doveva , appunto, far
seguito.”-d*ichiarano Maura Ruggeri ed Alessia Manfredini componenti per il
PD dell'Ufficio di Presidenza*.
*Per il segretario cittadino PD Daniele Burgazzi *lo* *slittamento del
Consiglio Comunale era prevedibile,” questa maggioranza, se così si può
ancora chiamare, dopo le botte agostane, deve innanzitutto tentare di
risolvere i problemi in casa propria, pertanto le istituzioni ed i problemi
dei cittadini possono ben aspettare, che fretta c'é?
Ed il Presidente del Consiglio, dopo la pantomima sul capogruppo, si presta
al gioco rinviando senza sentire nessuno, nemmeno forze della sua
maggioranza, la data del consiglio in attesa che le acque si calmino. Certo
qualcuno risponderà che così si tagliano i costi alla politica e tutti
saranno contenti.”
