Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.13

Roma invasa dai ‘vandali’ | Lucio Garofolo

Li chiamano "hooligan", ma non sono altro che teppisti e violenti di professione. Incolti ed ignoranti. Insensibili e rozzi

| Scritto da Redazione
Roma invasa dai ‘vandali’ | Lucio Garofolo

Un pensiero insistente continua a tormentarmi ed a balenare nella mia mente da almeno ieri sera. Mi riferisco all'invasione dei "vandali" (senza offesa per quel fiero popolo germanico) che si spacciano per "tifosi" e si trovavano al seguito della squadra olandese che ieri sera ha disputato un incontro di calcio con la Roma. Squadra che non merita nemmeno di essere menzionata. Li chiamano "hooligan", ma non sono altro che teppisti e violenti di professione. Incolti ed ignoranti. Insensibili e rozzi. Incivili e barbari. Senza offesa, ripeto, per le popolazioni barbariche (vale a dire straniere) che invasero e posero termine alla storia gloriosa e millenaria di Roma antica.

Ma i veri "barbari", ovvero le popolazioni germaniche che devastarono l'Impero romano d'Occidente, erano abbastanza consapevoli del livello assai progredito di civiltà con cui essi si scontravano. Questi teppisti (ma temo che sia un eufemismo) che si infiltrano tra le tifoserie ultrà, temo che siano assolutamente incolti ed ignoranti del grado di cultura, dei monumenti storici ed architettonici, dei capolavori artistici che hanno sfregiato in una maniera oltretutto volgare e primitiva. Un gesto che non ha ferito soltanto l'orgoglio nazionale italiano, bensì ha offeso le opere del genio e del talento umano, che è per definizione universale. Per cui gli atti oltraggiosi e furiosi degli "hooligan", in realtà, si sono rivolti e scatenati contro il patrimonio artistico-culturale dell'intero genere umano. È stato, insomma, un delitto perpetrato contro tutta l'umanità.

Ebbene, se costoro, i teppisti sedicenti "tifosi ultrà", sono gli esemplari e gli esponenti di una nazione come l'Olanda, che gode di una reputazione di "popolo civile", non dobbiamo stupirci se esistono matti invasati e fanatici integralisti, jihadisti o che dir si voglia, che sono foraggiati e finanziati da superpotenze imperialistiche, che urlano e minacciano di prendere Roma in quanto centro e culla della cristianità occidentale. In fondo, noi stiamo attraversando un periodo storico di crisi e di transizione alquanto simile all'epoca delle invasioni barbariche che approfittarono dello stato di decadenza e di sfacelo in cui versava l'Impero romano d'Occidente. Per cui, quando un modello di civiltà ha raggiunto l'ultimo stadio del suo sviluppo storico, che coincide con la fase di decomposizione finale, con il tramonto del "vecchio mondo" che sta per inaugurare l'alba di un "nuovo mondo" (si spera migliore), ci sono sempre dei "barbari" alle porte che premono per farsi strada e per conquistare il proprio spazio e la propria scena nella storia.

Certo, il "mondo nuovo" non può essere creato e rappresentato dai "barbari" (ribadisco, ancora una volta, senza offesa per i veri Barbari che seppero fondersi ed integrarsi con la civiltà di Roma antica), da quei rozzi teppisti provenienti dall'Olanda, tantomeno dalle milizie mercenarie dell'Isis, addestrate, rifornite e finanziate dalla CIA. L'alba di una "nuova epoca storica" potrà sorgere sempre e soltanto in virtù del ruolo di protagonismo che sono in grado di svolgere i popoli in prima persona. Soprattutto quei popoli e quelle classi sociali schiacciate da secoli di subalternità e di oppressione, per cui premono alla ricerca del proprio riscatto nel mondo..."

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