Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 07.50

Scuola fonetica Brescia

Fontana:insegnanti educano con sorriso e entusiasmo

| Scritto da Redazione
Scuola fonetica Brescia

Accogliere alunni sordi e udenti con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo integrale della loro personalità attraverso l’attuazione di un’articolata strategia didattica e scelte educative che salvaguardino il percorso educativo di ciascuno, strutturando un modello organizzativo che impiega ed orienta le proprie risorse ed energie verso il raggiungimento di un pieno vantaggio per i bambini sordi.

scuola audiofonetica brescia

E’ l’obiettivo della Scuola Audiofonetica di Brescia, fondata nel 1856 e visitata oggi da una delegazione di Regione Lombardia guidata dal presidente Attilio Fontana insieme agli assessori regionali Melania Rizzoli (Istruzione, Formazione e Lavoro), Giulio Gallera (Welfare),Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi)  Accompagnati dal presidente della Fondazione Bresciana per l’Educazione Monsignor Giuseppe Cavalieri, Pierpaolo Camadini, il governatore Fontana e gli assessori hanno constatato la validità delle metodologie didattiche utilizzate nella Scuola  e incontrato alcune classi durante le ore di lezione.

“Ho apprezzato molto questa scuola – ha detto il presidente Fontana – la sua organizzazione e la capacità di aiutare i bambini che hanno delle disabilità”.

“La cosa che più mi ha impressionato – ha aggiunto – è il metodo utilizzato dagli insegnanti, sempre con il sorriso e tanto entusiasmo. Un arealtà di cui Regione Lombardia è sicuramente orgogliosa e per questo sostiene anche economicamente” . “Un impegno sostanziale – ha sottolineato il presidente – che proseguirà anche per il prossimo triennio, garantendo continuità didattica e educativa a tutti gli alunni”.

scuola fonetica brescia

Per riuscire a sostenere il carico di una responsabilità didattica così articolata, la scuola ha in organico un numero di insegnanti e operatori potenziato (di fatto un organico doppio rispetto ad un’analoga scuola) che permette di rendere flessibile la didattica e personalizzare gli insegnamenti.

Accanto agli insegnanti operano stabilmente assistenti alla comunicazione, assistenti ad personam (per il supporto all’autonomia), cinque logopediste, una psicologa, un medico audiologo/foniatra e un’audiometrista.

“Una realtà importantissima – ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – perché gli interventi sanitari oggi sono particolarmente significativi e aiutano moltissimo coloro che nascono senza sentire. Ricordiamo che in tutti gli ospedali lombardi, a due giorni dalla nascita, e così non avviene in tutta Italia,  si fa un test per verificare se il bambino sente. Se ci sono criticità, si inizia immediatamente un percorso per portare ad avere un impianto entro i primi due mesi.”

scuola audiofonetica brescia

“In queste scuole si consente a coloro che hanno un impianto, una protesi, di sviluppare le proprie competenze e a vivere in maniera integrata: la straordinarietà di questa scuola – ha detto ancora Gallera –  è che vede i bambini non udenti condividere spazi, lezioni e tempo con bambini che hanno anche altre disabilità”

“La Scuola di Fonetica è un ‘unicum’ nella storia e nella tradizione educativa italiana – ha chiosato l’assessore Rolfi – e questo giustifica l’attenzione che Regione ha avuto in passato e continuerà a fare, come ha assicurato il presidente Fontana. Integrazione scolastica diventa integrazione di vita”. “Brescia è una città che ha una ricca presenza di agenzie educative pubbliche e private – ha concluso Rolfi – e occupa un  posto di primo piano a livello nazionale”.

Alla visita sono intervenute anche le consigliere regionali Viviana Beccalossi e Simona Tironi.

La struttura è gestita, dal 2013, dalla Fondazione Bresciana per l’Educazione Mons. Giuseppe Cavalleri i cui fondatori sono la Diocesi di Brescia, la Casa Primaria di Brescia dell’Ordine delle Canossiane, il Gruppo Foppa e l’Opera per l’Educazione Cristiana.

 

 

Fonte (LNews – Brescia, 12 dic) 

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