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Leggi , divertirti e criticami pure Ecco i miei quattro libri G.C.Storti

BREVI, VEROSIMILI E FALSE STORIELLE;A SPASSO PER IL MONDO;LA TORTA ROSSA;APPUNTI BREVI SU CREMONA n° 1

| Scritto da Redazione
Leggi , divertirti e criticami pure Ecco i miei quattro libri  G.C.Storti Leggi , divertirti e criticami pure Ecco i miei quattro libri  G.C.Storti

Vuoi leggere, divertirti e criticarmi pure Ecco i miei quattro scritti  G.C.Storti

BREVI, VEROSIMILI E FALSE STORIELLE;A SPASSO PER IL MONDO;LA TORTA ROSSA;APPUNTI BREVI SU CREMONA n° 1

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Recensione BREVI, VEROSIMILI E FALSE STORIELLE Presa in giro di alcuni personaggi che spero non si riconoscano di Giancarlo Storti |© Miriam Ballerini

Dice l'autore:  “Molti di voi si chiederanno se sono ‘storielle’ autobiografiche. La risposta è semplice : ora sì , ora no. Ogni racconto vero contiene le sue esagerazioni e le sue falsità. Ogni racconto falso contiene le sue fantasie e le sue verità.

A volte sono racconti che si intrecciano, che hai sentito, che hai vissuto o vorresti vivere o hai capito che qualcuno ha vissuto. Insomma il tutto va ‘ assunto’ con lo stesso spirito con il quale ho tentato di scriverlo. Con leggerezza, con ironia ed anche con un pizzico  di presa in giro di alcuni personaggi che spero non si riconoscano” .

Seguendo questa linea di pensiero ho letto i vari pezzi.

Nei primi, i brevi, ho trovato una particolarità: la frase messa come incipit del racconto, viene poi ripresa all'interno dello stesso.

Di cosa parla l'autore? Di ricordi, (veri? Falsi? D'invenzione? ), di politica, della scuola, dell'ambiente del lavoro. Spesso, praticamente in quasi tutti i pezzi, vi è la presenza dell'amore, della passione, del sesso.

Vi si trovano degli approcci di scrittura dialettale, tipici degli abitanti del nord Italia: la Lina, il Gino... che qui al nord è d'uso in particolare nella lingua parlata.

Non sono esattamente il mio genere di lettura, io mi occupo di narrativa sociale, degli ultimi. Qui, diciamo, i personaggi possono essere definiti i semplici, o meglio: l'uomo medio. Ecco, l'uomo medio e la sua vita fra famiglia, amicizie, primi approcci, lavoro e quei sentimenti che, anche se la società per bene ipocritamente vuole nascondere, appartengono ai più: il tradimento, i desideri, le passioni.

Il racconto che più mi è piaciuto è “2 giugno 1946. La seconda liberazione secondo  Nonna Barbara”.

La mia curiosità resta sempre una e una sola: si saranno riconosciuti i personaggi “veri”? Avranno letto quanto li riguarda? E chissà se avranno riso oppure no. Dal momento che l'autore è ancora integro presumo gli sia andata bene!

 © Miriam Ballerini © 2017  Pag. 71 € 14,00

Per trovare ' Brevi,verosimili e false storielle' di Gian Carlo Storti clicca qui 

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Recensione di Miriam Ballerini: A SPASSO PER IL MONDO di Gian Carlo Storti

 Un libro che, lo stesso scrittore, definisce come diari di viaggi. Scritto in prima persona e al presente. Con frasi corte, rapide, descrittive. Questa raccolta, composta da 13 racconti, parla di viaggi che l'autore ha intrapreso nella propria vita, dal 1968 al 2013, a volte visitando gli stessi luoghi.

In questo libro ho trovato il senso vero del viaggio che, secondo me e, a quanto pare, anche secondo lo scrittore, non deve essere solo mero viaggio di piacere. Viaggiare significa soprattutto andare in paesi diversi dal nostro, avvicinarsi alla cultura, alle abitudine, alle diversità e alle uguaglianze altrui. Tutto ciò fa godere in un modo diverso della possibilità avuta di muoversi nel mondo, crescendo e imparando tantissime cose. Per prima è la mente che si apre e viaggia, che confronta, che conosce.

Storti è appassionato di politica e, anche nei viaggi, si raffronta spesso su questo tema.

E come accade tutto ciò? Nel modo più elementare che è a disposizione dell'essere umano: parlando con la gente. Chi in quel posto lavora, studia, vive.

Mi è piaciuto molto che ci siano delle note didattiche a fondo pagina, per chi abbia voglia di approfondire la conoscenza di una città, piuttosto che di una religione o altro.

Inoltre lo trovo un interessante trattato di storia contemporanea.

Storti parla della cortina di ferro, del muro di Berlino, visto quando ancora attraversava come una cicatrice la città, e dopo, quando è stato abbattuto.

Alcuni luoghi li ha visitati in compagnia dei soliti amici, a bordo di una 124 gialla, e li ha osservati con gli occhi di un ragazzo affamato di risposte, impegnato nel sociale e nella politica.

Per tornarvi poi da adulto, sposato, ma accompagnato sempre dagli stessi interessi.

Ho scritto alcune annotazioni mano a mano che procedevo nella lettura, come ad esempio la frase “A Berlino nessuno viene abbandonato dallo stato”. “L'occhio vigile dello stato francese ti concede quasi tutto, ma non l'amore di gruppo”. Oppure quando tratta del lavoro svolto dagli extracomunitari a Nizza, lavori che solo loro fanno, eppure alla gente “basta che stiano al loro posto”.

Storti si interessa molto agli ultimi, ai barboni, agli extracomunitari, questo l'ho molto apprezzato.

Parla anche delle diverse religioni. Mi è piaciuta particolarmente questa spiegazione che tratta della moschea: “Le donne partecipano, ma restano nelle ultime file, dietro gli uomini. Non so chi chiese all'interprete il perché di questa dislocazione logistica. L'interprete, apparentemente imbarazzato, rivolse la domanda al muezzin che rispose in tono tranquillo e con voce forte: - le donne pregano dietro gli uomini in quanto, diversamente, gli stessi uomini potrebbero essere invogliati a commenti e stimolazioni poco rispettose nei confronti delle donne, vedendo essi il loro deretano. È un modo di rispettare le donne”.

Storti ammette che “capire una città, anche se Europea, non è facile”. Bisognerebbe viverci per poterne assorbire ogni sfumatura, forse; o forse davvero basta l'impegno al confronto con chi sta lì, come ad esempio gli italo americani da lui incontrati a Philadelphia che gli hanno spiegato come si vive. O come si sopravvive quando la fortuna tanto sperata non è arrivata. Come sperassero nella riforma della sanità voluta da Obama, così che tutti potessero assicurarsi le cure necessarie.

E che dire della frase che fa da sottotesto al titolo, prima scritta in francese e poi in italiano: “Dans un monde ideal l'humanité n'existerait pas”. “Nel mondo ideale l'umanità non esiste”.

Perciò accontentiamoci di un mondo che non sia perfetto, ma che permetta a tutti di esistere.

© Miriam Ballerini

Editore: ilmiolibro self publishing

Collana: La community di ilmiolibro.it

Anno edizione: 2014

Brossura EAN: 9788891084453

libro : 8,89 €    

ebook : 4,49 €  

Per trovare ' A spasso per il mondo' di Gian Carlo Storti clicca qui 

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Recensione di “La Torta Rossa” 

L’anima invisibile di Carlo. Corpi nudi ed eccitati alla ricerca di sé stessi

Non so perché sono stata io a commentare questi racconti. L’autore  che con il suo protagonista,io narrante Carlo, ha in comune i riccioli biondi svaniti insieme all’infanzia-ha posto una fiducia disarmante nelle mie capacità di comprendere senza giudicare. Perché,poi, egli come il suo Carlo, si affida ancora all’arbitrio di  una donna?

Scrivere di storie che trattano la sessualità in modo così esplicito, non è compito facile .Non diventa piu’ facile  per una donna per il solo fatto di trovarsi di fronte ad una scrittura per certi versi molto “ femminile” nel suo modo di registrare reazioni e sensazioni fisiche. Corpi nudi ed eccitati in fila lungo decenni:ammetto di provare disagio di fronte a tale argomento. Una quindicina di anni fa, a questo punto, sarebbe saltato fuori una voce da collettivo femminile pronta a rimproverarmi per la mia arretratezza culturale. Oggi sono convinta che il mio pudore, ben distinto dall’ipocrisia del non dire, è una ricchezza. Il pudore non vuole né rimuovere né coprire ma solo proteggere l’intimità  consapevole che forse ci si è conquistati grazie anche all’abbattimento di logore recinzioni del “ non dicibile”.

L’autore, a detta di sua madre, meritava undici in fantasia ma i personaggi delle sue storie- tutte inventate  e tutte vere- si muovono sullo sfondo reale, benché appena abbozzato, delle vie e delle campagne di una cittadina delle pianura. In quanti, inconsapevolmente , ci siamo prestati come modelli e modelle? Non vorremmo forse tutti essere almeno co-protagonisti di qualche storia che sopravvive a noi grazie al potere della parola scritta? Guai, però, se chi ci ha osservati e immortalati ha colto le nostre debolezze, i nostri veri  o presunti errori. Ma saranno poi  proprio questi tratti ritrovati nei personaggi a farci tirare un sospiro di sollievo: quel tale non sono io, non posso essere io, io sono migliore, quantomeno diverso. A guardare bene,   nei confronti di Carlo non usiamo il beneficio di questo dubbio: lui, per noi, può essere solo così come dalle parole viene cristallizzato.

Un’amica

La dedica di Gian Carlo a Carlo Ho dedicato questi racconti all’ amico Carlo. Ci siamo confidati per anni . Con lui l’amicizia fu vera, intensa. L’evolversi della vita ci portò su sponde contrapposte. Da amici siamo diventati nemici e per anni uno ha fatto del male all’altro. Poi lui se né andato nelle tenebre ed oggi mi sento più solo. Gli anni che qui racconto sono stati splendidi. I pilastri del nostro vivere erano due. Il sesso e la politica entrambi come strumenti di liberazione di una storia buia che ci veniva raccontata dai nostri genitori e nonni. Anni caotici ma pieni di passione e felicità . I personaggi sono inventati ma veri. O meglio vere, solo in parte, le loro storie. Non mi interessa il vostro giudizio morale. Ho voluto raccontare ciò che negli anni '60-'90 accadeva con totale realismo e trasporto. Se sarò costretto a passare il resto dei miei giorni nel caldo inferno dantesco amen. Nessun problema.

Il libro lo trovi qui

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APPUNTI BREVI SU CREMONA n° 1 di Gian Carlo Storti© Miriam Ballerini

Da pochi giorni, questo breve saggio, è uscito su Il mio libro Kataweb dove è possibile acquistarlo a 13,00 €.                                                                                                                                                            Vi sono raccolte diverse informazioni storiche, alcune curiosità per chi fosse interessato, in primis alla storia di una città italiana, in secondo luogo, qualora lo leggesse un cremonese, per apprendere diverse sfaccettature che magari non conosce.                                                                    Ma cosa possiamo trovare in questa guida?

La leggenda di Zanen de la Bala, eroe cremonese - Cremona: gli archi del Palazzo Comunale - I podestà e i sindaci della città di Cremona dal 1859 a Gianluca Galimberti - Inaugurazione nuova statua di del Sommo Liutaio Antonio Stradivari - La Lapide del cremonese Leonida Bissolati ad Alberobello - Giacomo Pagliari il bersagliere cremonese che mori sulla breccia di Porta Pia il 20 settembre 1870 - I 21 Garibaldini Cremonesi che parteciparono alla spedizione dei Mille del 1860 Cremona. - Città d’arte e della musica.- Cinque percorsi per scoprirla.

Come potete vedere ce n'è per tutti i gusti: per fare delle gite interessanti e istruttive, per ripassare una storia conosciuta, per aggiungere nozioni che non si conoscevano.

Nella prefazione lo stesso Storti ci spiega il perché della passione per la sua città che è diventata un libro per tutti: “Appunti brevi su Cremona” è il frutto di materiale raccolto negli anni. Sia su richiesta da parte di alcuni insegnanti e amici in visita, sia perché la storia è sempre stata una mia passione. Negli anni questo materiale è stato utilizzato da degli insegnanti per alcune lezioni. Anche perché i libri ufficiali sulla storia cremonese sono voluminosi, costosi e, spesso, non facilmente reperibili. Spero che questa mia raccolta “agile” possa essere utile agli studenti che volessero fare delle ricerche, oppure ai visitatori della città. Non ho la presunzione di raccontare la storia di Cremona, ma di coglierne alcuni passaggi con leggerezza dando qualche spunto per poi, magari, approfondire.

 

Lo trovi qui 

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 Cremona 30 maggio 2021

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