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21 febbraio: XII Giornata Nazionale del Braille

Il Braille è un sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti, messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo.

| Scritto da Redazione
21 febbraio: XII Giornata Nazionale del Braille

Il 21 febbraio si celebra la XII Giornata Nazionale del Braille.

Istituita con legge dello Stato n. 126 del 3 Agosto 2007, la ricorrenza si prefigge di sensibilizzare il pubblico attraverso la stampa ed i media sull’importanza del codice di scrittura e lettura Braille, che ancora oggi, dopo più di 200 anni, rimane l’unico modo per chi è cieco assoluto di leggere e scrivere in modo diretto ed autonomo.

L’alfabeto, composto da una serie di combinazioni di puntini in rilievo, fu inventato da Louis Braille (1809-1852), organista cieco, che, avendo perso la vista in seguito ad un incidente nella bottega del padre sellaio all’età di 5 anni, ebbe l’intuizione di sfruttare l’idea di un codice tattile utilizzato dai militari durante le operazioni notturne, adattandolo per ricavarne ben 64 combinazioni in modo da riprodurre tutti i principali segni dell’alfabeto allora conosciuto, più altri simboli quali i numeri e le punteggiature.

In poco tempo, il codice Braille si diffuse in tutto il mondo e permise ai ciechi assoluti di frequentare le scuole, studiare e imparare una professione, strappandoli da una vita di mendicanti all’angolo delle strade e sui gradini delle chiese fino a consentire loro di vivere un’esistenza dignitosa e anche raggiungere traguardi prestigiosi.

A parte la professione di centralinista e fisioterapista, molti non vedenti sono diventati degli ottimi professori, scrittori e musicisti.

Peccato che oggi, paradossalmente, forse per pigrizia, il Braille venga poco insegnato nelle scuole, probabilmente perché è più comodo utilizzare una sintesi vocale che apprendere un alfabeto tattile.

Quel che è peggio è che sono proprio gli insegnanti di sostegno o addirittura gli assistenti sociali a sconsigliarne l’apprendimento, favorendo così una generazione di ciechi quasi analfabeti, che spesso non conosce l’esatta ortografia delle parole.

Per sostenere la diffusione del Braille, è stato costituito un club Italiano del Braille, che ha anche, tra i suoi vari compiti, quello di contribuire al finanziamento del museo dedicato a Louis Braille, situato in Francia a Coupvray, paese natale del geniale inventore dell’alfabeto tattile.

Ecco perché è così importante la Giornata Nazionale del Braille, che quest’anno, a livello nazionale, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI)celebra a Matera, città europea della cultura, con un importante convegno al quale sono invitati molti esperti e sostenitori del Braille.

Altra finalità della ricorrenza è quella di esortare le istituzioni, la stampa e i media ad organizzare eventi per porre l’attenzione sulle difficoltà che ciechi e ipovedenti si trovano a dover affrontare ogni giorno per accedere allo studio, alla cultura e all’informazione, a causa della scarsa accessibilità di testi scolastici, siti internet e programmi televisivi.

Qui a Cremona la Giornata Nazionale del Braille è stata celebrata la sera del 19 febbraio presso il teatro Filodrammatici con un concerto del gruppo femminile The Pink Voices e del maestro violoncellista Andrea Nocerino, che prevedeva dei brani eseguiti nella più completa oscurità, allo scopo non solo di destabilizzare il pubblico permettendogli di calarsi per qualche minuto nella situazione di chi non vede, ma soprattutto per far comprendere quanto, in una condizione che per tutti può apparire dolorosa e intollerabile, si possa apprezzare ancora di più la bellezza della musica.

A Cremona, lo scorso anno è stato inaugurato un parchetto dedicato a Louis Braille, all’angolo di via Giuseppina con via Commendatori di Malta, che presto verrà arricchito anche con una targa dove la dedica potrà essere letta dalle dita dei ciechi.

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