Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.12

A Milano l’albero in memoria del cittadino marocchino Driss Moussafir

Sarà piantato nella città di Milano l’albero in memoria del cittadino marocchino Driss Moussafir

| Scritto da Redazione
A Milano l’albero in memoria del cittadino marocchino Driss Moussafir
Il 27 luglio del 1993 si consumo’ la stage di Via Palestro nella quale morì anche un cittadino del Regno del Marocco. La scorsa estate ho provveduto ha presentare la domanda al Comune di Milano affinchè fosse dedicata una pianta in memoria di questo marocchino morto, in modo innocente, nella grave strage.
La richiesta è stata presentata al Municipio 1 del Comune di Milano che recentemente ha provveduto a rispondere in modo favorevole
Il Comune di Milano, attraverso l’Ufficio Verde, ha infatti comunicato di aver accosentinto affinchè nel “prossimo inverno (…)  che verrà messa a dimora all’interno dei Giardini Indro Montanelli entro il prossimo inverno.”

I Giardini “Indro Montanelli”  sono un parco di Milano, situato nella zona di Porta Venezia, a pochi metri dal lugo dove si consumò la strage del 27 Luglio 1993

Piantare un’albero ricopre un gesto fondamentale. L’albero è segno di vita Piantare un albero e dare da mangiare attraverso il suo frutto a un essere vivente è cosa assai importante per la tradizione islamica. “Chi ha piantato un albero – ed ha avuto la pazienza di curarlo e l’ha seguito fino a quando ha dato i suoi frutti, avrà per ogni persona che colga questi frutti una ricompensa (nell’aldila’)”. In un altro passaggio  si legge che “qualsiasi uomo che semina una pianta, L’Onnipotente  lo ricompenserà in maniera equivalente a ciò che questa pianta produrrà”. L’Islam incoraggia, inoltre, l’uomo a prendersi cura delle terre abbandonate, spingendolo a coltivarle e a farle fiorire”

Con questo atto ho inteso rendere omaggio ad un cittadino del Marocco, alla sua memoria ma allo stesso tempo l’albero è segno per me di della stessa vita umana. Essa ha radici nella terra, ma la sua tensione , attraverso i rami è verso l’infinito e verso l’unicità dell’Onnipotente.
Un gesto anche di amicizia reale con il Marocco e la sua Comunità. Una Nazione ed un popolo , profondamento legato alla terra , all’appretenza ma al contempo non chiuso in se stessa ma aperto, accogliente e tollerante. Il Marocco e il suo modo di vivere è un modello per un mondo dove l’odio e le divisioni sembrano invece prevalere. 

Che la Pace del modello marocchino sia di esempio e guida per i popoli del mondo.
Un sentito ringraziamento agli uffici comunali ed al Consigliere Matteo Forte per aver creduto nella bontà della mia iniziativa  e per la fiducia concessami nel sostenermi moralmente in questa idea.
In un momento particolare per il mondo, dove la società sembra costruire dei muri, questo gesto non solo contribuisce ad abbattarli ma a erigere dei ponti 
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