Fondazione Elisabetta Germani presenta XXXI GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER 21 settembre 2024
Il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI)
A settembre ricorre la XXXI Giornata Mondiale dell’Alzheimer. La Fondazione è punto di riferimento sul territorio per famiglie e istituzioni per l'Alzheimer e altre forma di demenza.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha organizzato un importante ciclo di eventi, per sensibilizzare stakeholder e cittadinanza e diffondere informazioni, scoperte, modalità di risposta alla malattia. A fianco dei malati, contro lo stigma e a favore dell'inclusione.
Le date degli eventi sono 16/19/20 settembre 2024
Sarà organizzato un Convegno sulla Demenza, un evento di bio-etica e uno speciale open day alla Fondazione con inaugurazione del nuovo Cafè Alzheimer.
XXXI^ GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER: 21 settembre 2024 ALZHEIMER: ANCORA TANTO SI PUO’ FARE.
Enrico Marsella (Presidente Fondazione Germani)
In occasione della XXXI^ Giornata Mondiale dell'Alzheimer, istituita dalla OMS nel 1994, Fondazione E. Germani organizza diverse iniziative e momenti di confronto con l’obiettivo di coinvolgere i soggetti operanti nel settore, gli stakeholders, ma anche la cittadinanza ed i caregiver, per sensibilizzare e diffondere informazioni, scoperte, modalità di risposta alla malattia di Alzheimer e delle altre forme di demenze. Un modo anche per essere al fianco delle persone malate e dei loro familiari anche nella battaglia contro lo stigma e per l'inclusione, in generale dell’accettazione sociale delle condizioni di fragilità e vulnerabilità dell’uomo.
Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer ed il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), per promuovere iniziative dedicate alla sensibilizzazione e alla diffusione di informazioni sulla malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza.
Anche quest’anno Fondazione E. Germani ha in programma un ciclo di eventi dedicati al tema dal titolo: “ALZHEIMER: ANCORA TANTO SI PUO’ FARE”
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L’ intervento di ISABELLA SALIMBENI, GERIATRA E DIRETTORE SANITARIO DI FONDAZIONE
Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer ed il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), per promuovere iniziative dedicate alla sensibilizzazione e alla diffusione di informazioni sulla malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza.
Anche quest’anno Fondazione E. Germani ha in programma un ciclo di eventi dedicati al tema dal titolo: “ALZHEIMER: ANCORA TANTO SI PUO’ FARE”
Gli eventi avranno inizio la mattina del 16 settembre, con un convegno, accreditato ECM e rivolto a professionisti sanitari e socio-sanitari coinvolti nella diagnosi e assistenza delle persone con demenza, che si terrà presso la Cascina Colombarone di Cingia de’ Botti e che avrà titolo “Demenza: mettiamo in campo la prevenzione”. Il Convegno è dedicato al tema della prevenzione e della diagnosi precoce del decadimento cognitivo. Come afferma la dott.ssa ISABELLA SALIMBENI, GERIATRA E DIRETTORE SANITARIO DI FONDAZIONE “la letteratura scientifica identifica vari fattori di rischio modificabili: istruzione inadeguata, ipertensione, deficit uditivo, fumo, obesità, depressione, inattività fisica, diabete, scarso contatto sociale, lesioni cerebrali traumatiche, abuso di alcol, inquinamento atmosferico. E’ prioritario, a fronte dell’assenza ad oggi di terapie risolutive, agire su questi fattori, evitando o ritardando la comparsa dei sintomi con un margine di successo fino al 40% dei casi, con strategie di prevenzione che quindi vanno da uno stile di vita salutare, alla correzione del deficit uditivi, alla cura della depressione alla stimolazione cognitiva e alla socializzazione. Altrettanto fondamentale risulta essere la diagnosi precoce della demenza, che presenta notevoli vantaggi: sostegno nel modificare lo stile di vita, possibilità di pianificare il proprio futuro, migliore comprensione e cura di sintomi e comportamenti”. Durante il convegno si susseguiranno Specialisti di indiscussa competenza ed autorità nel campo di interesse, con la moderazione della dott.ssa Isabella Salimbeni.
Dopo il benvenuto dell’Associazione VolontariAmo e i saluti delle Autorità, il Prof. Marco Trabucchi (già professore ordinario di Neuropsicofarmacologia nell'Università di Roma “Tor Vergata”, specialista in psichiatria) aprirà i lavori con una Lectio Magistralis, a cui seguirà la dott.ssa Francesca Caso (Neurologa dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano) con un intervento dal titolo “Uso dei biomarcatori nella diagnosi precoce”.
Al prof Fulvio Lauretani (Geriatra e Professore presso UOC Clinica Geriatrica A.O. Università di Parma) spetterà esporre la relazione dal titolo “Sarcopenia come fattore di rischio”, a cui seguirà la dott.ssa Simonetta Morganti (Geriatra e Dirigente Medico di Fondazione Germani) che esporrà relativamente a “Sindrome Metabolica e Neurodegenerazione”. La dott.ssa Elena Lucchi, neuropsicologa, Consulente di Fondazione E. Germani, ci illustrerà “La relazione tra isolamento, solitudine e demenza”.
A conclusione del Convegno, il dott. Salvatore Speciale (Geriatra e Direttore SC Fragilità e NAT Dipartimento PIPSS ATS VALPADANA) ci offrirà una panoramica de “I programmi di prevenzione alla luce del PTDA-R”.
Il 19 settembre presso la Fondazione E. Germani, dalle 15 alle 17, vi sarà un evento di carattere socio-culturale aperto ad operatori, caregiver, cittadini in cui due grandi esperti di bio-etica, il prof. Fabrizio Turoldo (Professore Ordinario di Filosofia morale, Università Ca’ Foscari Venezia) e Mons. Massimo Angelelli (Direttore dell’Ufficio Naz. Per la Pastorale della Salute della CEI), guideranno i partecipanti in riflessioni ed approfondimenti sul tema del “Prendersi cura della fragilità in equilibrio tra desideri e possibilità”.
Il giorno successivo, 20 settembre, dalle ore 15 alle ore 17, “Fondazione E. Germani si presenta: Open Day”, sarà possibile per la cittadinanza visitare gli spazi comuni della struttura, accompagnati nel percorso da alcuni Residenti ed Operatori, soffermandosi ai vari stand disponibili: stand di presentazione delle attività educative ed assistenziali, delle attività di riabilitazione (residenziale ed ambulatoriale), stand di presentazione dei servizi domiciliari. Presso lo stand di presentazione dei Poliambulatori, recentemente inaugurati, ci sarà l’opzione di sottoporsi a screening gratuito della misurazione dei parametri vitali, della glicemia e del colesterolo. Allo stand di presentazione delle attività di Terapia Occupazionale sarà disponibile un professionista per l’esecuzione di screening della memoria gratuito per le persone over 65 anni.
Sarà inoltre possibile gustare una bevanda o consumare uno spuntino allo stand del Bar-Lume, gestito dai residenti della RSD.
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Scaratti dr. Ivan Direttore Generale Fondazione “Elisabetta Germani”
Scaratti: In occasione della XXXI^ Giornata Mondiale dell'Alzheimer, istituita dalla OMS nel 1994, Fondazione E. Germani organizza diverse iniziative e momenti di confronto con l’obiettivo di coinvolgere i soggetti operanti nel settore, gli stakeholders, ma anche la cittadinanza ed i caregiver, per sensibilizzare e diffondere informazioni, scoperte, modalità di risposta alla malattia di Alzheimer e delle altre forme di demenze. Un modo anche per essere al fianco delle persone malate e dei loro familiari anche nella battaglia contro lo stigma e per l'inclusione, in generale dell’accettazione sociale delle condizioni di fragilità e vulnerabilità dell’uomo. Lo facciamo perché siamo un punto di riferimento per le famiglie e istituzioni del territorio per queste patologie. Soprattutto per l’Alzheimer e le altre forme di demenza Fondazione è specializzata e propone alle famiglie tutta una serie di servizi di filiera che partono dalla visita geriatrica, ai servizi al domicilio, al diurno – nucleo solvenza e nucleo specializzato accreditato. Inoltre perché abbiamo l’intenzione di arricchire la filiera di risposta con un ulteriore servizio, più di carattere sociale, che sarà il Cafè Alzheimer.
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