AccaddeOggi 12 NOVEMBRE 1989: LA SVOLTA DELLA BOLOGNINA di Occhetto |Loris Marchesini
Bolognina , il 12 novembre 1989, Achille Occhetto, segretario del PCI di ritorno dall'Inghilterra, indicò la strada del cambiamento, non solo del nome del partito. A pochi giorni dalla caduta del muro di Berlino.
Da allora tante cose sono cambiate nella politica della sinistra e del centrosinistra, ma non abbastanza. E allora la svolta giusta era stata presa con dei ritardi. Poi seguirono tappe troppo lente. Per me, in quei giorni, doveva già nascere il Partito Democratico. Cambiamento non solo del nome, ma mettendo insieme già allora tutte le componenti politiche e culturali che condividevano valori e idee di una società libera, democratica, solidale, più giusta.
«Non si deve continuare su vecchie strade, ma inventarne di nuove per unificare le forze del progresso». Con queste parole il 12 novembre del 1989 Achille Occhetto dette il via alla “svolta della Bolognina”, che portò alla fine dell’esperienza politica del Partito Comunista Italiano e all’avvio di una nuova fase con la nascita del Partito Democratico della Sinistra. Ricordo, nei due anni circa di discussioni e di congressi che portarono al PdS (ero allora segretario comunale del PCI, poi PdS, di Anzola), soprattutto l'intervento al primo congresso, accorato e commovente, di "Bezi", il compagno Trentini. Gridava la sua ferita politica e piangeva.
Il 12 novembre del 1989 era una domenica e a Bologna, nello storico quartiere della Bolognina, si tenevano le celebrazioni per il quarantacinquesimo anniversario della battaglia di Porta Lame, evento della Resistenza italiana svoltosi proprio a Bologna
