Né la tragica pandemia, né la guerra in Ucraina dopo l’invasione della Russia, né la guerra in Medio Oriente dopo l’attacco terroristico di Hamas a Israele, né la pesante situazione economica che mette molte famiglie in difficoltà, né la solitudine di tante persone, né le difficoltà delle giovani generazioni, né la crisi sociale e morale che sta diffondendo una sensazione di incertezza e di sfiducia nel futuro, né qualsiasi altra situazione possa capitare al mondo ci potrà privare del Santo Natale. Forse sarà celebrato in modo diverso ma anche quest’anno il Santo Natale arriverà. Oggi più che mai il mondo ha bisogno di dialogo e di pace, pace nelle piccole e grandi città, pace nelle famiglie, pace in ogni persona. Nessuno deve essere lasciato da solo. Questo è il momento della condivisione di intenti, della responsabilità e della coesione sociale, come è avvenuto in altri momenti difficili della storia del nostro Paese.
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