Domenica, 28 aprile 2024 - ore 01.56

Call center Più diritti e regole certe per i contratti di collaborazione

Firmato un accordo tra Nidil Cgil, Felsa Cisl e Aio, l'associazione delle aziende che operano in recupero crediti e marketing. L'intesa, che riguarda duemila atipici, "disciplina le figure del settore e migliora le condizioni di lavoro". I dettagli

| Scritto da Redazione
Call center Più diritti e regole certe per i contratti di collaborazione

Regole certe per i contratti di collaborazione e allargamento dei diritti individuali e collettivi. E' il contenuto dell'accordo firmato oggi (22 giugno) tra Nidil Cgil, Felsa Cisl e Aio, l'associazione che riunisce aziende dei call center che operano nel recupero crediti e nell'attività di marketing, in particolare per società del settore energia e servizi finanziari. “In un momento in cui le disposizioni legislative non migliorano i diritti dei lavoratori - commentano i sindacati -, l'accordo tra Felsa Cisl, Nidil Cgil e Aio stabilisce regole certe per la gestione dei contratti di collaborazione e introduce nuove e importanti tutele per i collaboratori”. Dopo mesi di trattativa arriva ad una svolta la contrattazione che riguarda circa 2mila lavoratori atipici che fanno capo all’Aio. Nidil e Felsa spiegano come il testo definisca “un rilevante miglioramento delle condizioni di lavoro dei collaboratori, disciplinando le figure professionali del settore”.

COMPENSI CHIARI E PIU’ DIRITTI

La disciplina dei compensi pattuita nella piattaforma votata con favore dalla stragrande maggioranza dei lavoratori – consultati attraverso assemblee in queste settimane - prevede una progressione che in 14 mesi  porterà il compenso, al V, IV e III livello e a seconda delle attività svolte - del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario garantendo comunque, ad ogni lavoratore, sia per i lavoratori contrattualizzati che per quelli che dovessero venire assunti successivamente all'intesa  i trattamenti di miglior favore eventualmente in atto alla data di entrata in vigore dell'accordo. Diritti individuali e collettivi vengono sanciti dall’accordo, alcuni dei quali ripristinati dopo la loro eliminazione con la recente riforma del mercato di lavoro: sono riconosciuti, infatti, la proroga del contratto in caso di maternità e la conservazione del posto in caso di malattia o infortunio, insieme al diritto ad un riposo psico-fisico adeguato. Tutele economiche aggiuntive alle indennità riconosciute dall'Inps, oltre ad estendere ai collaboratori il congedo di paternità, matrimoniale o per unioni civili sono alcuni dei punti-cardine dell’intesa.

CONTRATTAZIONE AZIENDALE

Assume rilevanza, spiegano ancora i sindacati, la contrattazione di secondo livello rispetto ai temi legati alla parte variabile del compenso e all’eventuale definizione delle modalità e delle condizioni per il ricorso al telelavoro. Fondamentale, in questa chiave, la previsione della verifica in sede aziendale dell'organizzazione del lavoro, propedeutica alla trasformazione delle collaborazioni in contratti di natura dipendente laddove fossero individuati rapporti di lavoro non allineati ai contenuti dell'accordo e alle disposizioni di legge. Al fine di consentire e agevolare ai collaboratori l'esercizio dei diritti sindacali, è stato stabilito un monte orario annuo per la partecipazione retribuita alle assemblee ed è stata prevista la figura del rappresentante sindacale aziendale (o di settore).

“Si tratta di un percorso - concludono -che ha visto la firma di un'ipotesi sottoscritta nel mese di aprile, sottoposta al voto dei lavoratori che l'hanno approvata in larga maggioranza, attraverso le assemblee organizzate dai sindacati".

Fonte: Rassegna Sindacale

1242 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online