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Campus POLIMI Cremona HOMO FABER: ARTEFATTI TRA FILOSOFIA E INGEGNERIA

Il seminario si è svolto sia in presenza sia online

| Scritto da Redazione
Campus  POLIMI Cremona HOMO FABER: ARTEFATTI TRA FILOSOFIA E INGEGNERIA Campus  POLIMI Cremona HOMO FABER: ARTEFATTI TRA FILOSOFIA E INGEGNERIA Campus  POLIMI Cremona HOMO FABER: ARTEFATTI TRA FILOSOFIA E INGEGNERIA

Ha suscitato grande interesse il seminario di formazione permanente: “HOMO FABER: ARTEFATTI TRA FILOSOFIA E INGEGNERIA, CONTAMINAZIONI E INTERFERENZE” che si è svolto il 31 maggio 2022 dalle ore 14:30 alle ore 16:30 presso il Campus di Cremona del Politecnico di Milano.

Il seminario è stato seguito da un centinaio di partecipanti alcuni dei quali hanno seguito in presenza mentre altri hanno preferito la modalità online.



L’obiettivo dell’incontro è stato dare una caratterizzazione delle scienze ingegneristiche e verificare le opportunità offerte da uno studio delle relazioni fra espressioni linguistiche e il mondo cui si riferiscono o che dovrebbero descrivere ed esplorare le “logiche” sottostanti l’uso di termini “problematici”.



L’ingegneria tradizionalmente intesa e i suoi metodi sembrano quanto di più distante esista dalla riflessione filosofica e dalle sue metodologie di indagine, soprattutto in una cultura, quella italiana, che ha identificato l’ingegneria con la costruzione e la filosofia con la storia della filosofia. In realtà da un lato l’ingegneria comprende un sistema di scienze e attività molto ampio, articolato e diversificato, accomunate comunque dall’idea di un progetto o di un disegno (le scienze per lo studio e/o la realizzazione degli artefatti, siano essi ponti, case, muri, macchine, impianti, città, società, programmi, sistemi intelligenti, sistemi complessi, sistemi ambientali, materiali, forme di vita), dall’altro la filosofia o una parte delle filosofie mira a caratterizzare e chiarificare le logiche soggiacenti all’uso di particolari relazioni fra espressioni linguistiche e il mondo cui si riferiscono o che dovrebbero descrivere, relazioni ritenute neutrali e inoffensive magari soltanto perché supportate dall’uso quotidiano (approccio chiamato “atteggiamento logico-semantico”). Il concetto di engineering e reverse engineering è stato analizzato con esempi reali per dimostrare come si possa passare da un progetto all’artefatto e viceversa dall’artefatto al progetto.



In questa luce differente, il seminario ha evidenziato che adottare un approccio filosofico all’interno delle scienze ingegneristiche può rivelarsi estremamente utile e chiarificatore. A questo proposito è stato approfondito il rapporto tra filosofia e semantica: l’approccio filosofico è un approccio semantico alle cose all’interno delle singole discipline.

Il relatore è stato Gianluca Magnani. Laureato in Filosofia presso l’Università Statale di Milano con una tesi sulla metamatematica dell’algebra in Abraham Robinson, ha conseguito un diploma di M.S. in Logic and Computation presso CMU University di Pittsburgh sotto la guida di H.A. Simon e un diploma di Master in Loss Adjustment presso il consorzio CINEAS del Politecnico di Milano. Da sempre interessato alle problematiche filosofiche connesse alle semantiche dei linguaggi naturali ed artificiali ed in generale al problema dell’”intenzionalità” e del “significato”, a partire dal 1996 svolge attività di libero professionista nel settore assicurativo in ambito peritale/estimativo operando per conto di numerose compagnie assicuratrici e riuscendo a mettere a frutto le proprie competenze semantico/linguistiche in un campo tradizionalmente ingegneristico.

Per rimanere sempre aggiornati sugli eventi organizzati dal Polo di Cremona del Politecnico di Milano è possibile consultare il sito https://www.polo-cremona.polimi.it/

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