Di fronte ad una platea di dirigenti sindacali lombardi il suo intervento conclusivo non poteva, oltre che sui temi del convegno, non soffermarsi sul giudizio che la Cgil Nazionale dà alla proposta di Legge di stabilità del Governo Renzi, ancora in via di presentazione alle Camere.
Camusso parte proprio da qui sottolineando per l’appunto che ad oggi, a distanza di circa dieci giorni dal Consiglio dei Ministri che l’ha approvata non sia ancora stata depositata in parlamento. Il giudizio completo è quindi sospeso , “la sensazione generale – dice la segretaria Cgil-è che nella proposta di legge di stabilità 2015 prevalgano gli aspetti negativi su quelli positivi”.
In sintesi ecco i punti di negatività che Susanna Camusso ha individuato
Mezzogiorno e Pensioni . Questi punti importanti mancano del tutto. Per il Mezzogiorno, che è priorità del paese, non vi è nulla, ma proprio nulla. In questo modo Renzi delude gli annunci fatti questa estate. Per le Pensioni non vi è accenno ad una riforma della legge Fornero che ha prolungato i tempi di uscita da lavoro e che con il Jobs Act sono stati diminuiti e tempi di erogazione degli ammortizzatori. Il rischio, in questa condizione è che salti il sistema pensionistico attuale che si basa sulla solidarietà con un meccanismo a ripartizione . Su questi temi , mezzogiorno e pensioni, quindi la nostra iniziativa sarà pressante e proporremo a Cisl-Uil forti momenti di mobilitazione. Insomma non è una manovra espansiva: mancano idee per lo sviluppo
Le ingiustizie contenute sono tante, troppe, Camusso ne sottolinea alcune
Le norme sul contante. Non vi è solo l’aumento del limite nell’uso del contante da 1000 a 3000 euro , ma non vi è più l’obbligo di pagare gli affitti tramite banca ( si ritorna al contante e quindi alla legittimazione del nero). Infine i trasporti merce possono essere pagati in contante. Insomma queste tre misure rappresentano un forte indebolimento della lotta all’evasione fiscale.
Norme sui pensionati e dipendenti pubblici. Le norme contenute sui pensionati e sul rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici hanno in comune il sistema dell’autofinanziamento. Gli aumenti contrattuali ci saranno se si taglierà l’occupazione e l’aumento della tax area per i pensionati sarà finanziata dal blocco delle rivalutazione delle pensioni. Due provvedimenti inaccettabili.
Smantellamento del Sistema Sanitario. Il taglio al fondo sanitario nazionale è più alto di quello che si possa immaginare. Questo significa che i 9 milioni di italiani che non accedono più al sistema pubblico aumenteranno. L’operazione punta a modificare il sistema sanità da universalistico ad un sistema mutualistico che proprio la riforna della sanità del 1978 aveva smantellato
Taglio alle autonomie locali e scuola. Sono contenute norme che ancora prevedono i tagli alle autonomie locali e che sottendono ad una impostazione che punta alla riduzione del sistema scuola.
Taglio di 100 milioni di euro ai servizi erogati dai patronati sindacali e dai Caf. Il problema non è quello che viene ridotto il finanziamento ai sindacati. Ma che questa riduzione dei finanziamenti ( che consentivano la erogazione gratuita di alcuni servizi ai cittadini ed agli iscritti) provocherà che una serie di servizi universali non saranno più garantiti ai lavoratori, ai pensionati ai cittadini che dovranno pagare delle prestazioni per accedere a tali servizi che prima erano gratuiti.
Camusso ha poi chiuso il suo intervento sui problemi relativi al rinnovo dei contratti di lavoro nel settore privato criticando l’atteggiamento della Confindustria che vuole imporre un modello di sistema contrattuale che di fatto ‘svuoterebbe i contratti nazionali’. L’obiettivo del sindacato deve essere quindi quello di puntare ai rinnovi contrattuali tutelando il potere d’acquisto dei salari in una fase di deflazione e di valorizzare la professionalità dei lavoratori salvando il salario di produttività.
Infine ha lasciato aperta la possibilità di concordare con Cisl e Uil forti iniziative di mobilitazione dei lavoratori, pensionati e disoccupati durante la discussione in parlamento della legge di stabilità 2015.
Riprese di Gian Carlo Storti
Nel pomeriggio Susanna Camusso ha inaugurato la nuova sede Cgil di Casalmaggiore