CNA Proroga delle revisioni auto: 25mila addetti del settore a rischio e gravi ripercussioni sulla sicurezza stradale
Luciano Castellin, a capo dei centri di revisione lombardi di CNA: “Governo e Motorizzazione riferiscano e intervengano sullo stato dell’arte delle revisioni dei veicoli. Possibili richieste di risarcimento danni”
L’Italia è l’unico Paese che non ha rinunciato alla possibilità di proroga delle revisioni, con grave danno per la sicurezza stradale e per la tenuta economica della filiera. A pesare sull’attività dei centri di revisione, c’è lo slittamento al 31 ottobre 2020 della revisione dei veicoli da sottoporre a verifica entro il 31 luglio. A questa proroga, introdotta dal Cura Italia, potrebbe ora aggiungersi quella prevista dal Regolamento UE che consente agli Stati membri di prorogare di sette mesi la revisione dei veicoli. Un rischio da scongiurare, secondo la Cna, che ha infatti chiesto ai ministri competenti di non applicare il Regolamento.
“E’ fonte di grave imbarazzo tra gli operatori che l’Italia sia il solo Paese a non avvalersi della possibilità di non applicare il regolamento europeo. Oltre a ciò, occorre assolutamente rimettere in moto da subito le revisioni dei veicoli”, invoca Luciano Castellin, Presidente dell’Unione Servizi alla Comunità di CNA Lombardia.
In allegato il comunicato stampa.
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