Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 19.27

Covid, fine dello stato di emergenza: ecco cosa cambia dal 1° aprile

Oggi è l'ultimo giorno dello Stato di emergenza e il giorno seguente inizieranno a cadere le principali restrizioni. A cominciare dal Green pass per mangiare all'aperto in bar e ristoranti

| Scritto da Redazione
Covid, fine dello stato di emergenza: ecco cosa cambia dal 1° aprile

Oggi è l'ultimo giorno in cui vige lo Stato di emergenza per il Covid, varato per la prima volta nel gennaio del 2020, quando si cominciava a parlare dell'epidemia in Cina. Dopo due anni non ci sarà più nessuna proroga e diverse restrizioni inizieranno a cadere. La volontà del Governo è di arrivare a un'estate in cui ci saranno probabilmente pochissime regole da seguire. Il primo beneficio per bar e ristoranti è che d'ora in avanti si potrà mangiare all'aperto senza mostrare il Green pass. Per mangiare al chiuso servirà invece esibire soltanto quello base, e quindi basterà anche avere un tampone negativo. La mascherina, invece, almeno fino alla fine di aprile si dovrà continuare a indossare anche al chiuso. Ma non è la sola novità: scompariranno, infatti, il sistema delle Regioni a colori, il Comitato tecnico scientifico (che ha affiancato il Governo nelle decisioni sanitarie) e la struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo (sostituita da una task force del ministero della Salute per continuare a gestire le vaccinazioni). D'altronde la pandemia non si è ancora conclusa; i casi di contagio sono, infatt, aumentati, ma per fortuna la situazione negli ospedali e soprattutto nelle terapie intensive, sembra sotto controllo.

 

Covid: dal 1° aprile si allenta l'uso del Green Pass

Dal 1° aprile non servirà più avere il Green pass rafforzato (cioè quello che si ottiene tramite la terza vaccinazione o la guarigione) per: andare al lavoro (al momento è obbligatorio per gli over 50), accedere alle attività all'aperto, entrare in bar e ristoranti (anche al chiuso), usare mezzi pubblici locali e nazionali. In tutti questi luoghi, quindi, basterà avere il Green pass base. Questo si ottiene anche con un tampone negativo (in questo caso vale 48 ore con il rapido e 72 con il molecolare). La certificazione verde, poi, non verrà più chiesta del tutto in negozi, uffici pubblici, banche e poste. Per chi è rimasto contagiato, per uscire dall'isolamento, se si è vaccinati, si dovranno comunque attendere 7 giorni. Viceversa, se non si è vaccinati o se l'ultima dose risale a più di quattro mesi prima, bisognerà invece attendere non meno di dieci giorni.

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Dal 1° maggio stop a tutte le principali restrizioni

Dall'inizio di maggio, poi, cambierà tutto. Finiranno tutte le principali restrizioni finora approvate. Salvo ulteriori ripensamenti e proroghe, non si dovranno quindi più mettere le mascherine al chiuso e verrà superato il Green Pass, sia nella forma base e sia in quelle rafforzata. La certificazione verde dovrà essere esposta solo negli ospedali e per far visita ai parenti anziani nelle Rsa. Resterà poi in vigore fino al 15 giugno l'obbligo vaccinale per gli over 50 e tutte le categorie professionali incluse (tranne il personale sanitario, per cui sarà prorogato fino a fine anno). Per gli ultracinquantenni non vaccinati scatta una multa automatica da 100 euro dall'Agenzia delle Entrate. L'invio delle sanzioni, però, è in ritardo e le multe dovrebbero arrivare in estate inoltrata.

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