Fino al 12 giugno Crema avrà le farmacie di turno a singhiozzo: come accaduto anche in settimana (e per diverse volte nei mesi scorsi) il servizio non era presente e chi ha avuto necessità, ha dovuto recarsi nei paesi limitrofi. Una situazione paradossale per una città di oltre 30 mila abitanti.Dal 12 giugno l'Ats ha stilato un calendario, che però alcuni farmacisti (specialmente i dipendenti) si sono visti piovere dall'alto, con conseguenti disagi sul fronte dei turni, dei giorni di riposo e delle ferie. Dopo un periodo, dicono a denti stretti, molto pesante fra tamponi e il nuovo sistema di gestione delle ricette.Crema Aperta, lista che sostiene la candidatura di Fabio Bergamaschi, avanza la sua proposta. "Senza inventare nulla - dice Luca Bettini candidato di Crema Aperta - si potrebbe fare come a Lodi dove in ospedale è in funzione una farmacia h24. Perché non a Crema, magari in collaborazione con le farmacie comunali? So per certo che alcuni cremaschi nelle settimane scorse, sono stati costretti a fare chilometri di notte per raggiungere la farmacia di turno, come testimoniato anche dagli organi di informazione. Una situazione insostenibile per Crema prima imposta dall'Ats e poi revocata dalla stessa con un calendario che però non ha tenuto conto della situazione delle farmacie in città, che sono otto, più le due comunali".
Crema Aperta, che nella sanità ha uno dei suoi cavalli di battaglia lancia la proposta, ovviamente responsabile che occorre una concertazione fra le parti (Ats, ospedale Maggiore e farmacie comunali), ma consapevole pure che una farmacia aperta 24 ore al giorno all'interno della struttura ospedaliera, potrebbe anche servire a tenere lontane quelle nubi che si addensano sul futuro del nosocomio cittadino.e i dipendenti) si sono visti piovere dall'alto, con conseguenti
Crema Aperta Una farmacia H24
Una farmacia aperta 24 ore al giorno all'interno della struttura ospedaliera, potrebbe anche servire a tenere lontane quelle nubi che si addensano sul futuro del nosocomio cittadino
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