Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.35

Cremona COMMEMORATO AL CIVICO CIMITERO IL ‘GIORNO DEL RICORDO’

La cerimonia si è aperta con la lettura della poesia _Esuli_ scritta da Lina Galli (Parenzo, 1899 – Trieste, 24 giugno 1993)

| Scritto da Redazione
Cremona COMMEMORATO AL CIVICO CIMITERO IL ‘GIORNO DEL RICORDO’ Cremona COMMEMORATO AL CIVICO CIMITERO IL ‘GIORNO DEL RICORDO’ Cremona COMMEMORATO AL CIVICO CIMITERO IL ‘GIORNO DEL RICORDO’ Cremona COMMEMORATO AL CIVICO CIMITERO IL ‘GIORNO DEL RICORDO’

Cremona COMMEMORATO AL CIVICO CIMITERO IL ‘GIORNO DEL RICORDO’

Cerimonia commemorativa questa mattina, al Civico Cimitero, in occasione del “Giorno del Ricordo”, la ricorrenza istituita nel 2004 dal Parlamento per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

La cerimonia si è aperta con la lettura della poesia _Esuli_ scritta da Lina Galli (Parenzo, 1899 – Trieste, 24 giugno 1993), a seguire il Presidente del Consiglio Comunale PAOLO CARLETTI, la Vice Prefetto Vicario ROBERTA VERRUSIO e LAURA CALCI CHIOZZI, Presidente del  Comitato di Cremona dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, mentreil trombettiere del Complesso Bandistico “Città di Cremona” ha suonato “Il Silenzio”, hanno reso omaggio al monumento ai Caduti Giuliano Dalmati di tutte le guerre dove era già stata posta una corona d'alloro.

Erano presenti autorità civili e militari cittadine e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e partigiane.

A nome dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha fatto un breve ma toccante intervento Laura Calci Chiozzi ricordando i giorni dell’esodo e l’arrivo in Italia. Ha preso poi la parola il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti che, traendo spunto dalle parole di Laura Calci Chiozzi, ha detto, tra l’altro, come in questo periodo particolarmente difficile a causa della pandemia tutti abbiano provato e ancora provino il senso dell’abbandono, soprattutto per la perdita di persone care.

Ricordando che la nostra città ha una grande storia di accoglienza, il Presidente Carletti ha infine sottolineato che gli esuli si sono sentiti da subito cremonesi e lo sono poi diventati a tutti gli effetti.

La cerimonia si è conclusa con la lettura della _Preghiera dell’esule_ di Vincenzo Barca.

721 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online