Cremona Il razzismo non è un'opinione: è un reato Condividi il documento
Abbiamo deciso di segnalare e denunciare fatti e comportamenti illegali alle istituzioni: Questura, Polizia Postale, Prefettura, Comune di Cremona
Siamo contrari al blitz dell'approvazione del decreto sicurezza, alla Camera, senza uno straccio di dibattito parlamentare Noi non ci stiamo più e diciamo un netto: BASTA!!
Proprio nei giorni in cui si parla di violenza alle donne, tema antichisssimo, i cui responsabili non hanno differenze di nazionalità e si sta consumando il blitz dell'approvazione del decreto sicurezza, alla Camera, senza uno straccio di dibattito parlamentare, costruito per fare apparire come unici responsabili delle nostre paure e problemi gli immigrati, la strategia dei fiancheggiatori dei partiti al governo e negli enti locali, è sempre quella: estrapolare un fatto di cronaca in cui il protagonista autore di un reato è uno straniero e annunciare l'imminente “liberazione” del nostro paese dai pericoli dell'immigrazione con un'azione di “pulizia”.
Non serve a molto ricordare che nove casi su dieci di violenza sono commessi da italiani ( ultima, l'atroce fine di Violeta, rumena, bruciata viva dal compagno), che lo spaccio di droga non è stato certo inventato dagli stranieri, che le mafie nostrane reggono le fila di tutti i traffici criminali, e non hanno certo bisogno del permesso di soggiorno per commettere reati.
Noi non ci stiamo più e diciamo un netto: BASTA!!
Non si può impunemente affermare che gli immigrati sono tutti stupratori, spacciatori, clandestini, che i richiedenti asilo o titolari di protezione, a loro volta vittime di violenze e torture, sono potenziali criminali, e chi li accoglie è complice di traffici illegali, diffamando pubblicamente associazioni e fondazioni benemerite.
E' in corso una costante campagna denigratoria, fatta anche di blitz di gruppi neo-fascisti ( così si autodefiniscono “orgogliosamente”), come Forza Nuova, che usano metodi, quelli si illegali, di affissione striscioni razzisti in luoghi privati, nottetempo, di presidi e azioni non autorizzate, di uso violento dei social media, tutto per far passare in modo martellante l'idea di un'Italia invasa da pericolosi criminali: gli stranieri e sostenere la legittimità della pulizia etnica e dell'apartheid.
La violenza verbale non ci appartiene, come non ci appartiene la xenofobia, anche se sappiamo che viene usata a fini elettorali. E poiché stiamo attenti a non sottovalutare i pericoli di un ritorno graduale a periodi bui e di una restrizione delle libertà democratiche, abbiamo deciso di segnalare e denunciare fatti e comportamenti illegali alle istituzioni: Questura, Polizia Postale, Prefettura, Comune di Cremona, invitando alla vigilanza/monitoraggio di tali comportamenti e riservandoci una segnalazione alla Procura nel caso di continuità delle azioni discriminatorie.
La buona notizia è che ormai la propaganda razzista e discriminatoria è fuori legge, oltre che con la legge Mancino ( che qualcuno voleva abrogare), con il recente Dlgs 21/2018, entrato in vigore il 4 aprile, che inserisce nel codice penale l'art. 604 bis, detto “dei delitti contro l'uguaglianza”, e mira a sanzionare severamente “la propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa” e le organizzazioni che effettuano e promuovono con varie strategie atti, propaganda e incitazione a comportamenti razzisti, discriminatori e diffamatori contro immigrati.
Non vogliamo assistere a un'escalation di violenza, così come ci preoccupa la montante serie di attacchi contro immigrati, registrata quest'anno in tutta Italia e anche troppo sottovalutata, risultato della propaganda xenofoba.
Il nostro documento di denuncia e richiesta di vigilanza, inviato alle istituzioni, è stato condiviso da numerosi cittadini che si dicono “indignati” e soggetti del privato sociale ( che ringraziamo) convinti che l'Italia non deve diventare una specie di Far West, con ronde e privati “giustizieri”, che le leggi esistono e non sono un'opinione, ma sono la base del vivere civile e patrimonio di tutti.
Ringraziamo per le prime condivisioni del documento alle istituzioni:
Il Movimento Federalista Europeo di Cremona
Marco Pezzoni
Daniela Polenghi
Carla Bellani
Monia Castelli
Vanna Bianchini e volontari del Gruppo Art. 32
Ave Savi
Gabriella Bona
Olivia Barbieri
Raimonda Lobina
---------------------
Per successive condivisioni:
e-mail: immigrati.cittadini2@gmail.com
---------
Rosanna Ciaceri e Alfredo Gardani
Associazione Immigrati Cittadini
La redazione di welfare cremona aderisce
In allegato la denuncia alle istituzioni e il Dl del 22 marzo 2018