Cremona La morte di Marco Balzarini in Arvedi evidenzia ' limiti in materia di sicurezza' (di G.C.Storti)
Quattro morti sul lavoro in 8 giorni. La tragedia continua La morte di Marco Balzarini, in Arvedi, porta a 4 i decessi sul lavoro in 8 giorni. Massimo Ruffini, 23 anni, è morto venerdì, travolto da una balla di fieno a Langhirano; Marco Bedani, 53 anni, è morto lunedì, schiacciato da una bobina in un’azienda trentina; l’altro ieri, a Viadana, Cesare Morini, 66 anni, è rimasto schiacciato da un macchinario.
Spesso quando ci sono morti sul lavoro si tende ad individuare la causa sulla casualità, sul destino. L’Italia è uno dei paese che ha una legge antinfortunistica più avanzata. Ma questo non basta se non è applicata.
Non conosco, se non da articoli giornalistici, la dinamica dei fatti , di tutti e quattro gli eventi.
Sulla morte di Marco Balzarini però vi è una denuncia esplicita del sindacato Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e delle Rsu Acciaieria Arvedi che chiaramente scrive che “ per l’ennesima volta sono stati evidenziati i limiti in materia di sicurezza, ribadendoli anche davanti al Presidente’.
Il che vuol dire che non è fatalità, destino ma che dietro questi grave incidente vi sono ‘ limiti in materia di sicurezza’ che , a quanto pare non sono stati affrontati nella giusta misura.
Certo si aprirà un’inchiesta che dirà la parola fine ma fra qualche anno. Resta il fatto che la denuncia del sindacato-unitariamente- apre uno spaccato nuovo e che cioè, purtroppo , anche in una della più grandi acciaierie dell’Europa e del mondo vi sono ‘limiti in materia di sicurezza’.
Saranno ovviamente i sindacati gli interlocutori dei manager di Arvedi . Forse arriveranno allo sciopero, forse no. Ma importante è che la cittadinanza sia vicina alla loro iniziativa affinchè i rischi di morte sul lavoro si annullino.
Cremona 20 aprile 2019