Cremona Nel cortile della Cgil è partita la raccolta delle firme per dire NO autonomia differenziata
Erano presenti molti esponenti de coordinamento, ovvero : CGIL, UIL, ARCI, ANPI, ACLI, AUSER, Associazione 25 aprile, Comitato Democrazia Costituzionale, Stati Generali Clima, Ambiente e Salute, Pax Christi, Comunità Laudato Si, Libera contro le Mafie, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Europa Verde, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle, PSI, Italia Viva, Possibile.
E’ stata Elena Curci , segretaria generale della Cgil di Cremona ad illustrare le motivazioni del perché un vasto schieramento di forze politiche es associazioni ha aderito all’iniziativa nazionale di promuovere la raccolta firme per chiedere l’abrogazione totale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.
Ha continuato Elena Curci: “A Cremona si è costituito il Coordinamento provinciale che rappresenta una declinazione locale del comitato nazionale "Una firma per l’Italia", il cui obiettivo è raccogliere almeno 500.000 firme a livello nazionale entro la fine di settembre per avviare il percorso referendario. Tutte le organizzazioni presenti hanno rimarcato l'importanza del referendum e la necessità di unire le forze democratiche del Paese in questa sfida cruciale, una battaglia comune ed unitaria che inizierà con la raccolta firme e proseguirà con la campagna elettorale una volta avviato il percorso referendario. Il coordinamento cremonese concorda nel ritenere l’autonomia differenziata un vero e proprio progetto delle diseguaglianze che dividerà il Paese e aumenterà i divari sociali, compromettendo i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. L'autonomia è una vera e propria controriforma che non colpirà solo il Sud, ma l'intero Paese, comprese le “ricche” ed “eccellenti” regioni del Nord, privandolo di opportunità di crescita sociale, occupazionale ed economica. I rischi sono molti e toccano specialmente le fasce più deboli: ne risentirà l’istruzione pubblica, il welfare universalistico sarà ridimensionato, il sistema sanitario subirà ulteriori danni, la prevenzione degli incidenti sul lavoro sarà indebolita e i contratti collettivi nazionali di lavoro saranno messi in discussione, frammenterà le politiche di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi e renderà più difficile anche il fare impresa. A farne le spese saranno, quindi, soprattutto le fasce popolari e le aree più vulnerabili dell’intero Paese, con gravi ripercussioni sulla coesione sociale e sul tessuto produttivo nazionale”.
A seguire l’intervento di quasi tutti i rappresentanti delle varie associazioni e partiti.
Si sono ritrovati allo stesso tavolo Vittore Soldo, segretario provinciale del PD, Paola Tacchini del M5S, Paolo Losco di Sinistra Italiana, Francesca Berardi di Rifondazione Comunista, Giancarlo Corada Presidente Anpi Provinciale e molti altri.
Tutti hanno sottolineato che questa è una iniziativa tesa, nel tempo , a costruire una alternativa alla destra del Governo Meloni che con questa legge e con quella del premierato sta portando l’Italia ai margini della Costituzione Repubblicana Antifascista e nata dalla Resistenza.
Raccolte le 500 mila firme , l’anno prossimo ci sarà i referendum. Sarà una battaglia difficile in quanto esso sarà valido non solo se vincono i Si all’abrogazione della legge ma se andranno a votare il 50% + uno degli aventi diritto.
Ma come ha sottolineato un intervento ‘ la battaglia è persa in partenza se non si fa, e noi la faremo con grande impegno.
A breve sarà definito il calendario per la raccolta firme e delle iniziative informative e incontri con i cittadini della provincia, rafforzando l'idea di una lotta comune e spiegando le ragioni dell’importanza di questa iniziativa che, nella pratica, interessa tutte e tutti.
Verranno forniti tutti i dettagli per consentire la firma anche sulla piattaforma online.
Red/welCR/gcst
Cr 25 luglio 2025
Le prime due iniziative sono quelle promosse dalle ACLI di Cremona.