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Cremona Segalini (Bissolati ): ecco perché chiederemo i danni a Tamoil

L’inquinamento delle aree su cui ha sede la canottieri continua in quanto la Tamoil ha costruito la barriera idraulica anziché le paratie. Ma perché l’amministrazione non insedia la Commissione deliberata dal consiglio comunale?

| Scritto da Redazione
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Cremona Segalini(Presidente Bissolati): ecco perché chiederemo i danni a Tamoil (telfonata)

L’inquinamento delle aree su cui ha sede la canottieri continua in quanto la Tamoil ha costruito la barriera idraulica anziché le paratie. Ma perché l’amministrazione non insedia la Commissione deliberata dal consiglio comunale?

Il Consiglio Direttivo della Canottieri ha deliberato  di far causa alla Tamoil «a difesa del diritto di proprietà e  per il risarcimento dei danni, dando esecuzione al deliberato assembleare».

 In questi anni  il problema era emerso a più riprese . L’inquinamento ambientale è noto, sono stati fatti alcuni percorsi parziali di risanamento che non fanno risolto quasi nulla.

La decisione  di far causa è a seguito del processo penale con la sentenza definitiva di condanna a 3 anni per disastro ambientale colposo del manager Enrico  Gilberti che aveva accertato l’inquinamento.

In questa interessante telefonata Maurillio Segalini evidenzia con precisone le motivazioni che stanno portando la società canottieri Bissolati a chiedere i danni a Tamoil.

Dichiara Segalini : “Innanzitutto l’azione di trascinare in Tribunale la Tamoil è possibile grazie all’iniziativa del cittadino Gino Ruggeri  ( riconosciuto Cittadino Benemerito di Cremona) che ha permesso al comune di recuperare un miliardo e di vedere condannata la stessa Tamoil  ‘per disastro ambientale’. A seguito di questa condanna il Consiglio Comunale ha deliberato la costituzione di una commissione che però non è stata mai istituita con lo scopo di affrontare il problema. Purtroppo l’inquinamento sulle nostre aree continua. Il motivo è semplice. Alla società inquinante è stato lasciata la possibilità di costruire la barriera idraulica anziché le paratie  e questo come è noto non ferma i travasi di idrocarburi che in alcuni periodi dell’anno , in falda, raggiungono l’altezza di 70 cm. E’ da notare che il costo delle barriere idrauliche è appena 1/5 delle paratie”

“Infine -conclude il Presidente della Bissolati- notiamo un comportamento del comune ambiguo. A volta si mostra solidale con noi . In altre occasioni lascia alla società Tamoil ampio spazio, come è avvenuto nell’ultimo Osservatorio-convocato dopo un anno e mezzo- ha visto la società condannata ancora relatrice della seduta”

Insomma la vicenda  dell’inquinamento è ancora tutta aperta.

Red/welcr/gcst

18 marzo 2021

Ascolta la telefonata 

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