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Dalla diagnosi alla cura: quale destino dopo l’autorizzazione per il farmaco BIOTECH IN ONCOLOGIA

Ricerca, Innovazione e Competitività Martedì, 28 giugno 2016 ore 08.30 - 14.00 Camera dei Deputati Palazzo di via del Seminario - Sala del Refettorio Via del Seminario, 76 - 00186 Roma

| Scritto da Redazione
Dalla diagnosi alla cura: quale destino dopo l’autorizzazione per il farmaco BIOTECH IN ONCOLOGIA

Scopo ed obiettivi Negli ultimi anni, grazie alle straordinarie scoperte scientifiche, la somministrazione di farmaci biologici ha permesso a numerosi pazienti di registrare un netto miglioramento del loro stile di vita per via dell’effetto mirato che questi farmaci hanno sulle specifiche patologie. Nella lunga lista di medicinali biotech, ad oggi, possiamo annoverare farmaci antitumorali, anticoagulanti o per la cura di alcune malattie autoimmuni e, secondo recenti rapporti, in Italia sarebbero 145 i medicinali biotech disponibili e oltre 300 i progetti di ricerca e sviluppo in aree terapeutiche quali l’oncologia, la neurologia e l’infettivologia.

Benché l’oncologia sia uno dei settori in cui la disponibilità di farmaci innovativi ha contribuito e contribuisce maggiormente ad aumentare il tasso di sopravvivenza del malato, il mondo biotech investe sempre di più nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti capaci di aggredire terribili malattie neurodegenerative, un tempo incurabili, quali, ad esempio, la Sclerosi Multipla, il morbo di Parkinson o l’Alzheimer. In altre parole, un universo di nuovi farmaci che, oltre a ridare speranza a quei pazienti affetti da gravi patologie, si dimostrerebbero una vera e propria fonte di risparmio per il nostro SSN.

Basti pensare che questi farmaci, per malattie come l’Artrite Reumatoide il cui elevato costo sociale dettato dall’intensità sintomatica della patologia, la diagnosi precoce e la somministrazione di farmaci biotecnologici, permetterebbero di evitare ricoveri, interventi chirurgici, cicli di terapia riabilitativa e ridurrebbero l’insorgenza di malattie invalidanti o croniche.

Alla luce dei recenti “tagli anti-speco” del Ministro Lorenzin, l’Associazione Culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori- Sviluppo e Tutela dei Diritti” Onlus vuole porre l’accento sul ruolo della prevenzione e della diagnosi precoce. Spesso scoprire la malattia prima che avanzi troppo, equivale a cambiarne radicalmente il corso anzi, dati alla mano, consentirebbe una sempre maggiore percentuale di sopravvivenza dei pazienti.

Quindi, se l'impatto economico dell'innovazione sta portando fuori controllo la spesa farmaceutica, inevitabilmente si aprono una serie di questioni che richiedono un’attenta riflessione di tutti gli attori del sistema.

A partire dalle lungaggini burocratiche cui assistiamo oggi nell’iter di approvazione e messa in commercio di un farmaco, che compromettono seriamente le speranze dei pazienti malati di tumore, per i quali i tetti di spesa irrealistici, budget e payback, in cui l’unico bagliore di speranza è costituito dal Fondo, comunque ancora limitato, per farmaci innovativi istituito per il 2015 e 2016.

La sfida è ripensare e realizzare una nuova governance capace di garantire universalismo e continuità delle cure, accesso tempestivo alle nuove terapie, sostenibilità dei costi e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale. L’Associazione vuole aprire un dibattito per stimolare gli attori del panorama salute a riflettere sulle criticità rispetto a questo tema e formulare proposte di riforma del sistema che garantiscano il rapido ingresso dei farmaci di nuova generazione sul mercato, a vantaggio del paziente.

Organizza Associazione Culturale Nazionale ONLUS "Giuseppe Dossetti: i Valori - Sviluppo e Tutela dei Diritti" Segretario Nazionale Claudio Giustozzi

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