Ddl Zan, retromarcia della Chiesa ? | GCStorti
Parolin “La legge è vaga ma non vogliamo bloccarla. Siamo amici dello Stato”
In un articolo di Giovanni Pisano ( del 24 giugno) pubblicato su il Rifomista viene data l’interpretazione che sul Ddl Zan sarebbe in atto una retromarcia del Vaticano.
Infatti il giornalista , citando una intervista del Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin scrive : “ Vorrei precisare che non è stato in alcun modo chiesto di bloccare la legge. Siamo contro qualsiasi atteggiamento o gesto di intolleranza o di odio verso le persone a motivo del loro orientamento sessuale, come pure della loro appartenenza etnica o del loro credo. La nostra preoccupazione riguarda i problemi interpretativi che potrebbero derivare nel caso fosse adottato un testo con contenuti vaghi e incerti, che finirebbe per spostare al momento giudiziario la definizione di ciò che è reato e ciò che non lo è”, dice ancora.
Del resto Mario Draghi ha affermato ieri in parlamento “ Il nostro è uno Stato laico e non confessionale questo vuol dire che il Parlamento è libero di legiferare e discutere» avendo per altro tutti gli anticorpi per farlo «nel rispetto della Costituzione e degli accordi internazionali».
Poi ci sono quelli che mettono i puntini sulle “I” dicendo che la legge è scritta male e che andrebbe ‘ aggiustata’.
Che vuol dire però aggiustata?
Considerazioni finali.
Non so che vuol dire aggiustata. Secondo i riti della Prima Repubblica vorrebbe dire che è necessario aprire un tavolo di confronto con il Vaticano… per accogliere alcune delle loro osservazioni.
Non so e non me ne importa più di tanto.
Credo però che il Senato della approvare questa legge che già ha avuto il voto della Camera.
Vedremo
Red/welcr/gcst
Cremona 24 giugno 2021