Economia, Misiani (PD): I dati di Bankitalia fotografano la politica iniqua del governo, siamo in un vicolo cieco
"La crescita del debito pubblico è inarrestabile e il governo non sta facendo nulla per invertire questa tendenza. I dati di Bankitalia ci dicono che il debito delle amministrazioni pubbliche in un anno è aumentato di ben 99 miliardi, fino a toccare a fine giugno i 2948 miliardi.
Questa dinamica, più accelerata rispetto all’anno passato (il debito era cresciuto di “soli” 77 miliardi tra giugno 2022 e giugno 2023), ha portato il rapporto tra debito e PIL a interrompere quasi del tutto la sua discesa.
È un quadro oggettivamente preoccupante, che regge a fatica solo grazie al buon andamento delle entrate, legato essenzialmente alla crescita delle ritenute IRPEF alla fonte.
Le analisi propagandistiche degli esponenti della maggioranza, che chiamano in causa la riforma fiscale del governo, sono però del tutto campate in aria: sono le tasse in più pagate da dipendenti e pensionati - per effetto dei rinnovi contrattuali e del fiscal drag non recuperato - che permettono al bilancio dello Stato di stare in piedi.
Le statistiche della banca centrale evidenziano che sui conti pubblici il governo Meloni naviga a vista, senza una strategia degna di questo nome. La destra da una parte carica sempre di più la tenuta del Paese sulle spalle dei contribuenti fedeli, senza nemmeno degnarsi di ringraziarli. Dall’altra, continua a condonare o addirittura a legittimare l’evasione fiscale con strumenti come il concordato preventivo biennale. È una politica iniqua e di cortissimo respiro, che sta mettendo l’Italia in un vicolo cieco". Lo scrive in una nota Antonio Misiani, Responsabile Economia, finanze, imprese e infrastrutture nella segreteria Pd.
Roma, 16 agosto 2024