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Federalismo Municipale. Una vittoria della Lega?

| Scritto da Redazione
Federalismo Municipale. Una vittoria della Lega?

Federalismo Municipale. Una vittoria della Lega? Di Gian Carlo Storti
Il Federalismo Municipale nasce senza il consenso necessario. In parlamento infatti le opposizioni hanno votato contro. Siamo in una situazione a dir poco  strana.
La stragrande maggioranza delle  forze politiche  parlamentari e non  sostengono che la  “La nuova Repubblica non potrà che essere federale. Per essere unita ( Pizzetti del PD).
Continua il parlamentare cremonese “Nel mentre la Lega chiedeva secessione, il Centrosinistra ha attuato la riforma del Titolo V della Costituzione, avviando il processo federalista. L’attuale legge delega 42/2009 è generata e deriva da quella riforma. Non siamo mai stati per la devolution, oltretutto bocciata dai cittadini italiani nell’apposito referendum. Siamo stati e siamo federalisti, per intima convinzione e oltre ogni ragionevole dubbio.
Molto più dei suoi alleati di governo, giunti al federalismo non per convinzione ma per clonazione necessitata.”

Questo detto il Governo ha chiesto, per far approvare il decreto il voto di fiducia, dopo che il Presidente Napolitano , aveva rimandato il provvedimento alle camere.
Insomma la Lega Lombarda ha portato  a casa il suo obiettivo che può spendere al nord nelle prossime elezioni amministrative.

E’ sempre Pizzetti, nel suo intervento alle camera che ci da a chiave di lettura dello schieramento di centro-sinistra : “ Il federalismo come pilastro, prologo se vuole, dell’unità nazionale.
È proprio in quel confronto che si è evidenziata la grande confusione. Avete saltellato con soave disinvoltura da una fonte di prelievo ad un’altra. A testimonianza di come la fretta sia cattiva consigliera. Rendendo incerta la prospettiva.  Incerta sulle fonti di gettito. Incerta sulle vie perequative. Incerta sul concorso locale alla lotta all’evasione fiscale. Incerta sul rispetto del principio d’invarianza della pressione fiscale, come rilevato dalla Corte dei Conti.
In realtà le istituende Imposta Municipale e Tassa sul turismo, oltre che contraddire i principi federalisti, produrranno un aumento del prelievo sulle imprese produttive e commerciali. Ovviamente sui cittadini. Il che rischia d’ingenerare fenomeni di massa di ripudio del federalismo. Lo slogan “no al federalismo delle tasse” dei manifestini affissi in numerosissimi alberghi, rappresenta una testimonianza anticipatrice..
Incerta anche perché state costruendo un federalismo provvisorio. Acefalo. Privo di cornice istituzionale federale. Indefinito nelle funzioni fondamentali delle Autonomie. La carta delle Autonomie è un pressappoco.”

Insomma in questo quadro di mancata riforma fiscale nazionale e di un assetto istituzionale diverso ( Il Senato delle Regioni, il superamento delle Province trasformandole in Associazioni di Comuni, vale a dire enti di secondo livello ecc.) questo provvedimento rischia di divenire un corposo aumento della pressione fiscale.

Altro che riduzione delle tasse dunque.
La stessa Maura Ruggeri, capogruppo del PD in consiglio comunale di Cremona, afferma: “Dopo molte attese finalmente si intravedono i primi frutti del federalismo fiscale in salsa cremonese: gli amministratori della maggioranza destro-leghista locale hanno aspettato a presentare il bilancio, giusto per avere la certezza di poter aumentare l'addizionale IRPEF, tra le più basse in Italia per scelta delle amministrazioni di Centro-sinistra, portandola dallo 0,15 allo 0,35.Questo è il modo di far quadrare i bilanci della giunta Perri! “


Questo dunque è quanto.

Oggi il federalismo è una manifesto elettorale che sbandiera la Lega Lombarda, domani un forte aumento delle tasse per i cittadini dei territori.
Con un elemento pericolo in più: aumenteranno le disuguaglianze dei cittadini , infatti le tasse locali saranno molto differenti da territorio a territorio.

Infine una riflessione sul Sud.
Se il processo federalista lo si imposta come una modalità per  “ mettere in riga la  terronia” , come si sente dire nei bar, esso avrà maggiori difficoltà a realizzarsi. Gli scontri e le tensioni anziché diminuire aumenteranno e lo stato “ federale” diventerà sempre più debole. Ma forse è questo che vuole la Lega Lombarda.
Dovremo lavorare parecchio affinché invece si affermi una idea nuova del nostro stato proprio nel 150° della sua fondazione.

Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it

cr 13.04.2011

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