Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 02.16

Franco Bordo (Sinistra Italiana): Contratto Stato-Poste, palesi violazioni

Il Deputato: «Disservizi continui, evidentemente Poste Italiane non sta mantenendo gli impegni presi»

| Scritto da Redazione
Franco Bordo (Sinistra Italiana): Contratto Stato-Poste, palesi violazioni

«Il quotidiano locale La Provincia del 6 gennaio ha pubblicato un articolo in cui denunciava quanto la posta cremonese fosse sepolta dentro cassoni in attesa di essere recapitata: tra i centri di smistamento e meccanizzazione di Linate e Peschiera Borromeo, risultano in giacenza cinquemila tonnellate di posta, tra le quali sarebbe presente anche la posta destinata ai Comuni della provincia di Cremona e di Cremona città»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al riguardo.

«Tale disservizio si è acutizzato e con la riorganizzazione messa in atto da parte di Poste Italiane, che prevede anche la consegna della posta a giorni alterni, corrispondenza che finisce per accumularsi nei centri di smistamento; segnalazioni di disagio provengono da Comuni, Associazioni, imprese e cittadini. Insomma, una situazione insostenibile per tutti: nella sola provincia di Cremona, delle 132 reti di recapito, ne sono rimaste soltanto 100, insufficienti a distribuire la posta. Tale situazione si sta estendendo su tutte le province lombarde colpite dalla riorganizzazione», aggiunge il parlamentare.

«Il 15 dicembre 2015, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha sottoscritto con Poste Italiane il Contratto di Programma 2015-2019 che regola l’erogazione del servizio universale postale da parte di Poste. È del tutto evidente che le situazioni sopra descritte non risultano in linea con quanto previsto dalle norme legislative in essere e dallo stesso Contratto di Programma. Quali iniziative intende intraprendere il Ministero affinché la posta in giacenza venga al più presto smistata e distribuita? Come intende muoversi per risolvere a monte il problema della distribuzione della posta a giorni alterni, che non solo lede il diritto dei cittadini e delle imprese a ricevere la posta in tempi rapidi, ma che si sta dimostrando un fallimento anche dal punto di vista organizzativo? E infine: il Governo non ritiene che tale situazione stia producendo una violazione dell’accordo stesso, stipulato tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane?», conclude Franco Bordo.

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