Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.27

I 35 punti programma candidato Presidente Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino

Le nostre idee per cambiare la Lombardia elezioni del 12-13 febbraio 2023

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I 35 punti programma candidato Presidente  Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino I 35 punti programma candidato Presidente  Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino I 35 punti programma candidato Presidente  Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino I 35 punti programma candidato Presidente  Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino

I 35 punti programma candidato Presidente  Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino

Le nostre idee per cambiare la Lombardia elezioni del 12-13 febbraio 2023

Dopo 28 anni di governo della destra, la Lombardia è la regione più inquinata d’Europa.

Noi vogliamo portare tanta aria fresca e nuova, mettendo al centro le persone e i diritti, favorendo lo sviluppo, realizzando politiche nel nome della cultura della sostenibilità.

I cinque capitoli

 PER UNA REGIONE CHE SI PRENDE CURA DELLE PERSONE

PER UNA REGIONE DI TUTTE E TUTTI

PER UNA REGIONE CHE CORRE, VERSO IL FUTURO

PER UNA REGIONE LABORATORIO D’EUROPA

PER UNA REGIONE DA ABITARE, VICINA ALLE PERSONE

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 PER UNA REGIONE CHE SI PRENDE CURA DELLE PERSONE

 Dopo tre decenni di governo della destra, in Lombardia essere curati in tempi certi è diventato un privilegio.

28 lunghi anni che ci hanno consegnato una sanità diseguale e precaria, dove il diritto alla rapidità della cura dipende dalla possibilità di pagare e l’eccellenza è legata unicamente alla professionalità e alle competenze del personale medico sanitario.

Con noi la sanità tornerà nell'interesse pubblico: rimetteremo al centro la medicina territoriale (con vere case di comunità, medici e pediatri di base) e i diritti dei pazienti. Non ci sarà più spazio per la politica che occupa i posti di potere dimenticandosi completamente criteri di competenza e merito, cambieremo le procedure per selezionare i dirigenti delle grandi strutture ospedaliere.

 La salute è una questione di tempo

Il tempo è cruciale: il tempo in cui si riesce ad ottenere una diagnosi, per poi accedere alle cure necessarie, il tempo in cui si accede ai controlli per evitare l’avanzamento delle complicanze nella cronicità.

Istituzione di un piano straordinario di riduzione delle liste di attesa del 50%  per tutte le prestazioni sanitarie, non solo per quelle di urgenza ma anche per quelle programmabili e differibili.

Arruolamento di nuovi specialisti, sviluppo dell’agenda unica pubblico/privato convenzionato per le prenotazioni e  pluralità di canali di prenotazione per facilitare l’accesso ai cittadini (call center, web, farmacie territoriali, sportelli).

Istituzione del Garante della Salute: una figura indipendente, dotato di un osservatorio, che promuova e difenda i diritti dei malati al fine di migliorare le politiche e le pratiche sanitarie del servizio sanitario regionale.

 Obiettivo 50. Prima la salute delle persone

Con obiettivo 50 spostamento progressivo delle risorse dal privato al pubblico arrivando, entro i prossimi 5 anni, ad avere un sistema molto più efficiente e meno discriminante. Pur riconoscendo le punte di eccellenza della sanità lombarda nella sua componente privata, deve essere l’ente pubblico ad effettuare la programmazione sanitaria in base alle esigenze di salute dei cittadini.

Il 50% del budget oggi destinato al privato sarà utilizzato per negoziare con questi attori e definire annualmente quali e quante prestazioni sanitarie servono al sistema regionale per dare le adeguate risposte di salute ai cittadini lombardi. L’avvio di qualunque nuova attività di tipo sanitario e sociosanitario deve essere preventivamente autorizzato dalla Regione, sulla base di una programmazione regionale e territoriale che tenga conto dell’offerta già esistente dei servizi sia pubblici sia privati convenzionati, al fine di evitare inutili duplicazioni e conseguenti inefficienze del servizio sanitario.

 Valorizzazione delle professioni sanitarie e della sanità territoriale

È necessario valorizzare il ruolo del Medico di Medicina Generale, degli infermieri, delle tante professioni del mondo sanitario e sociosanitario.

Questo vorrà dire: sostegno ed incentivi alla medicina di gruppo, anche tramite un incentivo economico per assunzione di personale infermieristico e amministrativo per l’assolvimento dei carichi burocratici.  Il medico dovrà essere “sburocratizzato” ed aiutato a curare le persone.

Negli ambiti carenti da più di sei mesi e dove non insiste una Casa di Comunità ci sarà la messa a disposizione di locali di proprietà pubblica o un contributo per canone locazione.

Sviluppo di un piano pluriennale per garantire un equilibrato ricambio generazionale di specialisti medici e medici di famiglia.

Valorizzazione del ruolo degli infermieri e delle diverse professionalità sanitarie nell’ambito della presa in carico territoriale dei pazienti cronici.

Reale valorizzazione del Coordinamento Regionale delle professioni sanitarie e sociali.

 Abolizione ticket farmaci

Introduzione dell’esenzione dal pagamento del ticket sui farmaci per tutti i cittadini lombardi con un reddito familiare lordo annuo inferiore a 100mila euro.

 I Consultori familiari e la piena applicazione della legge 194

Potenziamento della rete dei consultori familiari, che sono veri presidi socio-sanitari territoriali e che per troppo a lungo sono stati sottofinanziati e abbandonati. Devono riprendere il loro ruolo di punti di riferimento sia in ambito sanitario (contraccezione e consulenza preconcezionale, diagnosi precoce dei tumori femminili, gravidanza e nascita, allattamento, IVG) che psicologico (mediazione familiare, sostegno psicologico individuale o di coppia, sostegno alla genitorialità, spazio giovani).

Piena applicazione della legge 194/78 in tutti gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate, introducendo meccanismi di premialità per le strutture che applicano a pieno la legge. Tutte le strutture pubbliche e le private accreditate per le prestazioni di diagnosi prenatale devono fornire un’assistenza globale anche inerente all’interruzione della gravidanza oltre i primi novanta giorni, eventualmente assicurando l'invio a strutture che dispongano dei requisiti per poterla effettuare. Campagne di informazione e sensibilizzazione per prevenire le maternità indesiderate.

 Lo psicologo di base

Introduzione della psicologia delle cure primarie.  Inserimento di almeno un professionista psicologo all’interno delle Case di Comunità e dei Distretti, per strutturare un’offerta psicologica tempestiva e vicina alla cittadinanza e al territorio. Lo “Psicologo di base” avrà funzioni di prevenzione, diagnosi ed intervento precoce sulle forme di disagio psicologico all’esordio o di minore gravità. Orienterà e accompagnerà ai Servizi specialistici di secondo livello, ai Servizi sociosanitari e sociali. Assumerà interventi di consulenza, valutazione e supporto psicologico in quelle condizioni di sofferenza psicologica che non richiedono interventi specialistici o prese in carico multidisciplinari di lungo periodo.

PER UNA REGIONE DI TUTTE E TUTTI

In Lombardia i diritti hanno lasciato posto ai privilegi. In 30 anni la destra si è occupata moltissimo di gestire il potere e il consenso e pochissimo della vita delle persone: la Regione si è dimenticata che il compito della politica non è assistere impassibile mentre le condizioni di nascita determinano il futuro delle persone.

Noi vogliamo che la Lombardia diventi un punto di riferimento internazionale per la lotta alle diseguaglianze e per la capacità di generare politiche pubbliche inclusive.

 Una svolta sulla disabilità. L’Agenzia della Vita Indipendente

Serve una politica lombarda per le persone con disabilità che fino ad ora è mancata. Ciò parte dell’incremento delle risorse, del confronto con i cittadini con disabilità e le famiglie, dal rapporto con il terzo settore e gli enti locali.

Istituzione dell'agenzia della Vita Indipendente e riconoscimento dell’assistente personale per permettere alle persone con disabilità di avere una vita lavorativa e pienamente inserita nella società.

Abolizione delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici, attraverso un grande Piano regionale di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, realizzato anche per supportare e sostenere i Comuni.

Interventi per accompagnare e sostenere le famiglie e le persone con disabilità, sin dalle prime diagnosi, curando con particolare attenzione i passaggi dalla prima alla seconda infanzia e dall’adolescenza alla maggiore età.

Istituzione di un fondo speciale per progetti innovativi per le bambine e i bambini con disabilità allocando in esso innanzitutto dieci milioni di euro “tolti” dalle spese di rappresentanza del Presidente di Regione Lombardia e della Giunta (uno spreco inaccettabile!).

 Fondo per la non autosufficienza

Costituzione di un fondo regionale integrativo per il sostegno delle persone non autosufficienti, per supportare le famiglie nel sostenere le spese per il lavoro di cura degli assistenti familiari regolarizzati.

Investimenti infrastrutturali per individuare soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative che permettano di conseguire e mantenere la massima autonomia.

Promozione di servizi accessori legati alla domiciliarità che assicurino la continuità dell’assistenza, secondo un modello di presa in carico socio-sanitario coordinato con l’assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale e della telemedicina.

Promozione di condomini solidali per anziani, servizi di assistenza familiare (tate e badanti) di condominio.

Mai più discriminazioni

Regione Lombardia deve promuovere i diritti della persona, le pari opportunità e la parità di trattamento, sviluppando azioni volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazione.

Promozione della parità effettiva dei diritti e delle opportunità per tutti e tutte e il contrasto a tutte condotte discriminatorie.

Istituzione di un Osservatorio Regionale che sostenga l’attuazione di un Piano Antidiscriminazioni regionale per prevenire e contrastare i fenomeni discriminatori, diffondere una cultura della parità, del rispetto, dell’inclusione sociale e della valorizzazione delle differenze.

 Pari opportunità

Istituzione di un Servizio per la promozione di pari opportunità che provveda alla programmazione, progettazione e gestione delle iniziative per la promozione delle politiche di parità.

Iniziative a sostegno dell’imprenditoria femminile.

Monitoraggio e vigilanza in materia di parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo per le società a controllo pubblico.

Con noi, ovviamente, la Rappresentanza sarà paritaria: 50% delle donne sia in Giunta che nei ruoli politici apicali dell’Amministrazione, 50% nelle nomine apicali negli enti e nelle Società controllate o partecipate dalla Regione.

PER UNA REGIONE CHE CORRE, VERSO IL FUTURO

La Lombardia ha bisogno di politiche di crescita ambiziose e lungimiranti per rafforzare la sua posizione nella competizione globale. La nostra visione per lo sviluppo si fonda sulle transizioni gemelle, quella ecologica e quella digitale, accanto a una maggiore integrazione con il mondo della formazione e della ricerca, per creare innovazione e lavoro di qualità. In un’epoca di profonde e rapide trasformazioni, crediamo che la Regione debba svolgere un essenziale ruolo di accompagnamento del sistema lombardo per migliorarne competitività e benessere.

Vogliamo una Lombardia con infrastrutture moderne e collegamenti più efficienti per non condannare nessun territorio all'isolamento e risolvere i problemi di congestionamento: nella Regione più inquinata d'Europa, per correre davvero serve una rivoluzione della mobilità, che punti alla sostenibilità e a servizi che garantiscano il rispetto dei "tempi" di vita delle persone.

Noi vogliamo una Regione che cresca investendo sui nostri territori e sulle competenze, sull’imprenditorialità innovativa e sulle imprese che garantiscono processi e filiere sostenibili. 

Per diventare grandi serve liberare talenti, accompagnare ogni cittadino a esprimere il meglio delle proprie potenzialità, alleggerire le persone dalle proprie condizioni di fragilità.

Per noi le politiche macroeconomiche di crescita, quelle di welfare e per generare lavoro buono sono parte di un unico sistema che guardi al futuro.

E perché la Lombardia torni ad essere orgogliosa di sé stessa deve imparare anche a investire sui nostri ragazzi e le nostre ragazze.

Un sistema ferroviario europeo

La Lombardia si merita un sistema di mobilità adeguato ed efficiente, sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

Cambio radicale di passo sulla gestione del servizio ferroviario regionale, “ribaltare” la gestione di Trenord e valorizzare l’apporto delle lavoratrici e dei lavoratori. Ammodernamento del materiale rotabile, una migliore qualitàÌ€ del servizio e un controllo dei costi.

Potenziamento delle linee cadenzate, la loro estensione ai collegamenti con i principali capoluoghi di provincia della fascia pedemontana e l’introduzione di collegamenti espressi (innanzitutto tra Milano e Varese e Milano e Bergamo). Abbonamenti integrati e tariffe differenziate per lavoratori, disoccupati, anziani e famiglie numerose con piena applicazione del principio di progressività e gratuità del TPL per under 25 e coloro che si spostano per accedere alle cure sanitarie.

 Innovazione e Start up

Accelerare la digitalizzazione, connettività e fibra in tutta la regione e costituzione di un coordinamento unico per università, centri di ricerca, ed imprese, con l’obiettivo di preparare le aziende lombarde alle discontinuità tecnologiche in corso, oltre alla creazione di uno sportello unico digitale per la semplificazione amministrativa. Promuovere l’innovazione: aumento degli investimenti pubblici e privati in R&S, portando la spesa dall’attuale 1,3% al 3% del PIL, insieme a una nuova stagione di investimenti pubblici e privati, favorendo il trasferimento dalle università alle PMI. Favorire le Startup innovative: abbattimento totale dell’IRAP per i primi 3 anni di attività e costituzione di un fondo regionale di co-investimento che raddoppi gli investimenti effettuati da investitori privati.

 Buon lavoro

Sull’esempio dell’Emilia Romagna realizzazione, con le parti sociali e gli enti locali, un grande Patto per il lavoro e il clima.

Si metterà al centro il lavoro dei giovani spezzando l’abuso nell’utilizzo degli stage.

Potenziare l’apprendistato, rendendolo progressivo, rafforzando la decontribuzione nazionale prevista dalla legge di stabilità e diminuendo la burocrazia necessaria per l’attivazione. Incrementare le decontribuzioni statali per le assunzioni a tempo indeterminato, specie se legate a progetti di innovazione e trasformazione digitale. Vigilare per impedire l’abuso dei finti tirocini e aumentare la retribuzione minima per gli stage ad almeno 800€ al mese.

Potenziare le tutele e le opportunità a favore di freelance e partite IVA, a partire dall’accesso dei professionisti alla formazione continua.

Nei bandi pubblici istituzione di un salario minimo a tutela del lavoro.

Istituzione di un Osservatorio sui Salari in Lombardia, sostenendo il salario minimo e contrastando la disparità salariale tra generi.

Vogliamo rafforzare il legame tra lavoro e impresa con un grande investimento sulla formazione professionale per rispondere a una domanda sempre più elevata di nuove competenze e di figure specializzate.

 Il Piano del Lavoro Verde

Far fronte alla crisi climatica è prima di tutto un’opportunità per rendere migliore la qualità della nostra vita e tutelare l’ambiente e i territori che abitiamo.

Piano straordinario di riqualificazione energetica delle case popolari, con l’obiettivo di riqualificare 4000 abitazioni all’anno, che porterà a un risparmio nelle utenze, anche a supporto dei cittadini in condizioni di povertà energetica. Implementazione di un piano strategico, attraverso una grande opera di concertazione realizzata con il mondo delle imprese, le università e le parti sociali, per la creazione di 300 mila posti di lavoro verde, accessibile e di qualità, mettendo al tavolo categorie produttive, rappresentanze del lavoro, società civile e il mondo della scuola, della formazione e della ricerca, coinvolgendo in forma permanente le università, sostenendo piani di ricerca. Accompagnamento del sistema produttivo lombardo in un'alleanza che miri a ricomporre le risorse, pubbliche e private, per sostenere le innovazioni necessarie.

 Lotta all’inquinamento: un piano per la pianura padana

L’inquinamento impatta sulla salute delle persone e dei nostri territori, producendo costi che i lombardi pagano inconsapevolmente: la salute e la qualità della vita dei cittadini lombardi deve essere rimessa al primo posto.

Strategia integrata per contrastare l’inquinamento atmosferico (riscaldamenti, trasporti, agricoltura) e creazione di una coalizione per l’aria che coinvolga tutte le regioni della pianura padana per sostenere le imprese attraverso progetti di ricerca e con l’obiettivo strategico di migliorare la qualità dell’aria e ridurre la produzione di emissioni nocive da attività industriali ed agricole. Aumento della densità dei punti di monitoraggio della qualità ambientale nelle sue principali matrici (aria, acqua, suolo) ed ampliamento dei marcatori inquinanti da monitorare periodicamente. Percorsi di innovazione nella gestione dei rifiuti (mezzi a basso impatto, criteri qualitativi per le gare dei servizi di raccolta) perché alla Regione spetta il compito di programmare e incentivare azioni volte alla chiusura del ciclo per riutilizzare quanta più materia possibile.

 Terra Lombardia

La difesa dei beni comuni, le problematiche connesse al dissesto idrogeologico, il Piano acqua, tutto questo deve passare anche da un confronto serrato con il mondo agricolo.

Ricerca, sostenibilità e giovani sono le tre parole chiave per sostenere le imprese agricole dei nostri territori.

Al fine di rafforzare il sistema agroalimentare lombardo, fatto di eccellenze e prodotti ad elevato valore aggiunto a livello economico e nutrizionale, semplificazione burocratica, con particolare attenzione alla velocizzazione dei pagamenti della nuova Politica Agricola Comune che entrerà in vigore nel 2023, garantendo meccanismi di sostegno al reddito e promuovendo sinergie sempre più strette tra ricerca, impresa e politica per favorire l’innovazione.

Promozione di progetti per il benessere animale e confronto con gli allevatori su questa grande necessità.

 Reddito regionale di formazione

La Lombardia è investita da una serie di sfide che generano nuove condizioni di insicurezza e vulnerabilità economica e sociale.

Introduzione di una misura regionale di sostegno al reddito da spendere in formazione in grado di colmare le lacune di copertura della misura nazionale, garantendo un sostegno alle fasce più disagiate.

E’ un passo necessario per l’accompagnamento più efficace dei soggetti deboli in percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di orientamento personalizzati.

 Per una Lombardia della nuova generazione

L’accesso alla cultura, la possibilità di muoversi liberamente e di vivere in autonomia sono fondamentali per la qualità di vita dei giovani e necessari allo sviluppo del nostro territorio.

Istituzione per gli under 25 di un Bonus Cultura per l’accesso alle opportunità culturali della Regione, l’introduzione della gratuità del Trasporto Pubblico Locale per gli under 25 e di un contributo economico per l'affitto per studenti e lavoratori under 35, realizzazione di un progetto per l’housing sociale di nuova generazione e la destinazione di una parte dei 15mila alloggi ALER oggi vuoti a giovani e giovani coppie.

 Diritto allo studio per tutte e tutti

La Lombardia deve diventare una terra di opportunità per tutti, non solo per pochi.

Riforma del sistema “Dote Scuola”, aumentando il contributo per le famiglie che hanno una situazione economica più fragile.

Raddoppio (arrivando a 25 milioni di euro) dei finanziamenti regionali dedicati al diritto allo studio universitario, promuovendo l’aggregazione di risorse private per la copertura di borse di studio e creando un ente unico per il Diritto allo Studio.

Costituzione di un Fondo di Garanzia regionale finalizzato a sostenere l’erogazione di prestiti d’onore per tutti gli studenti delle universitàÌ€ lombarde.

 Mai più Neet lasciati soli

In Lombardia oltre 400mila ragazzi e ragazze non studiano, non sono impegnati in percorsi di formazione e hanno rinunciato a cercare occupazione. Dobbiamo fare di più, molto di più, per il nostro futuro.

Implementazione di un sistema di monitoraggio delle situazioni critiche nella scuola secondaria di primo grado, di un sistema di orientamento e la costruzione di un catalogo permanente di brevi corsi di qualificazione professionale per i NEET maggiorenni collegato all’apprendistato ex art.43, rafforzamento dei servizi di educativa di strada integrata e investimento in programmi di mentoring.

 Il sostegno a tutte le mamme e a tutti i papà

La Regione che abbiamo in mente ha al centro le bambine e i bambini e il sostegno alla genitorialità, alle famiglie, alle mamme ai papà.

Copertura al 50% dei servizi per l’Infanzia 0-3 anni.

Presenza di nidi in almeno il 75% dei Comuni e rimodulazione degli orari degli asili nido affinché siano flessibili, senza alcuna maggiorazione della retta per i prossimi cinque anni.

Innovazione della rete di servizi per le famiglie, a partire dai primi mesi di gravidanza.

Gratuità dei pannolini fino al terzo mese di vita dei bimbi e delle bimbe per le famiglie in condizioni di maggiore fragilità economica.

Realizzazione di progetti sperimentali (pacco dono per nuovi nati, consulenza famigliare  etc.).

 Una fiscalità regionale più giusta

Bisogna restituire a Regione Lombardia gli spazi per una reale politica di bilancio.

Gestione rigorosa delle risorse pubbliche, riducendo drasticamente evasione fiscale, sprechi e inefficienze.

Introduzione di meccanismi di maggiore progressività ed incentivi ai comportamenti più sostenibili. In particolare, revisione della struttura delle aliquote dell’addizionale regionale in modo da ridurre il carico fiscale sui redditi bassi e medio-bassi. Un grande piano di contrasto all’evasione fiscale, in stretto rapporto con l’Agenzia delle Entrate, e la richiesta alle istituzioni nazionali di adottare, già nel 2023, la tassazione minima delle multinazionali prevista dalla recente direttiva europea, con contestuale riconoscimento del 50% del gettito alla Regione dove operano le sussidiarie dei gruppi multinazionali.

 PER UNA REGIONE LABORATORIO D’EUROPA

 Nel corso della storia, la Lombardia è diventata grande anche grazie alla posizione geografica e alla vocazione di apertura al Mondo. La destra che sfidiamo alle elezioni, invece, gioca al sovranismo senza rendersi conto del danno economico, culturale e relazionale che ogni giorno genera.

Noi vogliamo una Lombardia che sia protagonista in Italia e nel Mondo, ponte tra Europa continentale ed Europa Mediterranea, al centro degli scambi e della crescita di tutto il nostro continente. Capace di utilizzare in modo efficace e rapido le risorse europee, a partire dal PNRR.

La nostra regione sarà un modello di innovazione, crescita, sostenibilità e inclusione.

 La Lombardia è una regione d’Europa

La Lombardia merita un governo capace di dialogare con l’Europa e il mondo per portare benefici ai cittadini lombardi nella loro vita quotidiana.

Creazione di un assessorato dedicato al PNRR, alle politiche europee e ai finanziamenti per garantire una maggiore presenza della Giunta Regionale in Europa, promuovendo un programma Erasmus+ delle regioni, per rafforzare con l’internazionalizzazione i settori trainanti delle economie locali.

 Cultura

Cultura vuol dire inclusione, partecipazione, valorizzazione dei territori, formazione e istruzione, progettualità contro la dispersione scolastica e a favore dei giovani, progettualità per la crescita della comunità, valorizzazione della contemporaneità.

Trasformazione della Lombardia in un uno straordinario laboratorio di innovazione culturale, in grado di sprigionare tutto il potenziale di arte e cultura in termini di lavoro e sviluppo. Investendo su luoghi di cultura come le biblioteche di quartiere e dei piccoli comuni, rendendole anche centri di aggregazione e di servizi di prossimità, e in progetti di riqualificazione di aree dismesse da trasformare in centri culturali, oltre a favorire lo sviluppo di centri di formazione artistica e artigianale di eccellenza e la promozione di imprese creative e culturali. Promuovendo la rimodulazione dei sistemi di finanziamento alle istituzioni culturali in modo da incentivare la collaborazione e la raccolta fondi da altri attori pubblici, privati, del territorio, valorizzando i lavoratori dello spettacolo, particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia.

Ricorso ai fondi di Europa Creativa per lanciare una nuova stagione del cinema e della produzione di serie tv in Lombardia.

 Sport

Lo sport è salute, inclusione sociale, benessere: per noi sport e cultura del movimento sono uno strumento fondamentale per promuovere politiche attive che migliorino la vita delle persone.

Favorire la ridefinizione dei contratti di gestione degli impianti sportivi e natatori, stipulati in epoca pre-covid e ora di fatto insostenibili per gli operatori, e contemporaneamente, lanciare un piano straordinario di ristrutturazione e recupero delle strutture sportive, con particolare attenzione all’accessibilità e la fruibilità degli impianti da parte delle persone con disabilità.

 Giochi Olimpici e Paralimpici

I Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 saranno il palcoscenico più importante e la Lombardia non può permettersi una brutta figura mondiale per gli ingiustificabili ritardi sulla realizzazione delle opere.

Utilizzo ottimale dei fondi con un orizzonte di lungo periodo per migliorare la vita delle persone. Costruzione di una società ad hoc per la gestione del grande evento che rimarrà sul territorio per l’attrazione e la gestione di eventi futuri, oltre ad un programma specifico riservato all’industria turistica invernale e ai suoi lavoratori, con incentivi per l’adeguamento energetico degli impianti di risalita e di innevamento artificiale.

 Turismo integrato

Il turismo è uno strumento di sviluppo, di mediazione culturale e di proiezione nel mondo, capace di generare posti di lavoro e indotto per il territorio, grazie alla forza delle sue eccellenze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche.

Incentivazione della collaborazione e offerta integrata dei siti lombardi di grande attrazione internazionale con le destinazioni meno conosciute attraverso campagne congiunte e attività di promozione all’estero, compresa l’apertura di uffici di promozione turistica in Nord America e Asia. Sviluppo di un sistema di accoglienza integrato dei visitatori nelle stazioni di tutti i capoluoghi di provincia e nelle principali destinazioni turistiche del territorio. Sviluppo di brand di valore internazionale che contribuiscano a rendere distinguibili le offerte attrattive delle zone delle diverse zone della Lombardia, sfruttando l’opportunità rappresentata dalle prossime olimpiadi invernali.

 PER UNA REGIONE DELLE PERSONE, DA ABITARE

Vogliamo dare concretezza, valore e centralità a parole che la Destra ha completamente svuotato di significato.

Territorio, Comuni, Autonomia per noi sono concetti necessari per migliorare la vita delle persone. Una Regione alleata dei Comuni e dei Sindaci, vicina alle Persone ovunque vivano. Così, con sinergie concrete, si rafforza la sicurezza e si garantiscono i diritti fondamentali delle persone. Come quello alla casa e ai trasporti efficienti, sicuri e puntuali.

 Autonomia

Per troppo tempo il centrodestra ha sbandierato il concetto di autonomia senza riempirlo di significato e azioni che potessero migliorare la vita dei cittadini. Noi vogliamo finalmente rendere concreti due principi, quello della sussidiarietà, in cui funzione di governo e gestione amministrativa siano assegnate all’istituzione più vicina al cittadino, e il principio di riservare alla regione una funzione legislativa che indichi criteri e obiettivi.

Completamento della fase di negoziazione con il Governo rispetto alla definizione degli ambiti di maggiore autonomia (ambiente, salute, autonomie locali, lavoro, istruzione tecnica e universitaria, ricerca scientifica per l’innovazione).

 Una Regione più vicina ai Comuni e ai cittadini

Posizionamento della Regione in un ruolo di regia e supporto agli enti locali, cercando di avvicinare, anche attraverso la digitalizzazione, tutti i servizi al luogo di vita dei cittadini.  Servizi e competenze a favore delle strutture tecniche dei Piccoli Comuni. Incentivi alla gestione associata dei servizi di interesse generale e processi di pianificazione semplificati e supporto in particolare per quanto riguarda la partecipazione ai bandi. 

Per ogni provincia realizzazione di un patto d’area con enti locali e forze sociali sugli obiettivi di sviluppo

 Coprogettazione e valorizzazione terzo settore

La Regione deve riconoscere e promuovere il ruolo del Terzo Settore Lombardo come soggetto decisivo nella identificazione dei bisogni sociali, nella programmazione delle politiche e nella implementazione delle innovazioni in ambito sociale e non solo e non come mero attuatore di decisioni assunte in assenza di un confronto autentico con i policy maker regionali.

Definizione di un protocollo che impegni l’intera giunta a un confronto con i rappresentanti del Terzo Settore nelle fasi antecedenti la approvazione di delibere e atti di indirizzo strategici, nello spirito di una reale attuazione della coprogrammazione.

È necessario supportare gli enti locali proponendo strumenti legislativi e regolamentari più chiari per sviluppare percorsi di coprogettazione e di accreditamento in ambito sociale a livello territoriale per dare piena attuazione alle recenti innovazioni legislative e pieno riconoscimento al ruolo del terzo settore, così ben definito dalla Corte Costituzionale.

 Partecipazione

Incentivi alla partecipazione dei cittadini e delle espressioni della società civile organizzata alla formulazione delle scelte strategiche e legislative che riguardano la nostra Regione.

Sostegno ai processi di partecipazione e alle espressioni della cittadinanza attiva. Istituire e finanziare, sin dal primo anno di mandato, un ufficio che possa seguire con adeguate risorse e professionalità i processi di ascolto e partecipazione legati alle principali iniziative della Regione e del Consiglio Regionale e stimolare un percorso costante di partecipazione sul territorio, sul modello di quanto fatto da Regione Toscana con la Legge Regionale sulla Partecipazione.

Casa, cara casa.

Superare lo scandalo di 15.000 appartamenti vuoti. Le case popolari devono essere messe rapidamente a servizio di chi ne ha bisogno, definendo anche grazie all’apporto delle organizzazioni degli inquilini modalità e priorità.

Piano straordinario di ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e edilizia residenziale sociale, con attenzione particolare all’aspetto dell’efficienza energetica. Considerare l’accesso alla casa pubblica come un primo passo verso un percorso più ampio e duraturo di emancipazione sociale con l’abbinamento ad altri servizi di welfare come servizi educativi, formazione professionale e assistenza sanitaria. Semplificazione delle tipologie di contratto e maggiore progressivitàÌ€ dei canoni. Ampliamento dell’edilizia residenziale sociale. Promozione del canone concordato attraverso fondi regionali che offrano garanzie pubbliche, sgravi fiscali, accordi territoriali ed agenzie per la casa.

Revisione della legge sulla rigenerazione urbana e il consumo di suolo, orientando investimenti e progetti per ampliare il numero di abitazioni disponibile in housing social o a prezzi calmierati.

 Montagne

Più del 40% della Lombardia è montagna, con le sue specificità e bisogni.

Promozione di una strategia regionale affinchè queste zone siano un territorio sempre più vissuto, più curato e più sicuro.

Costituzione di un assessorato in grado di disegnare una vera strategia di sviluppo integrato della montagna lombarda, che includa la gestione del territorio e delle aree protette, la forestazione, i canoni idrici, il turismo, l’agricoltura e la sanità di montagna, con il rilancio di ospedali di montagna e strutture sanitarie tecnologicamente integrate.

 La mafia esiste

Trasparenza, partecipazione, lotta alla corruzione, contrasto agli interessi mafiosi saranno al centro del nostro impegno nei prossimi 5 anni. La Lombardia non è immune a fenomeni mafiosi e di corruzione. La legalità si accompagna alla trasparenza.

Gestione trasparente degli appalti e delle nomine, rafforzamento delle attività della Commissione Speciale Antimafia, adozione di un testo unico sulla legalità che raggruppi vari provvedimenti legislativi che normano l’attività di prevenzione e contrasto alle mafie e alla corruzione in specifici comparti e potenziamento del monitoraggio sull’attività dei rappresentanti degli interessi collettivi con la creazione di una piattaforma che consenta di ricostruire i percorsi di elaborazione delle decisioni, tracciando in maniera trasparente le raccomandazioni ed i pareri prodotti dai portatori di interesse collettivi e l’evoluzione delle posizioni di consiglieri regionali e componenti della Giunta.

 Lombardia Sicura

Le politiche di sicurezza urbana incidono nei fatti sui livelli di qualità della vita delle persone che vivono in città

Istituzione di un servizio regionale di supporto progettuale alle politiche locali di sicurezza urbana integrata, potenziando i fondi per l’attuazione di progetti locali, promuovendo iniziative di riqualificazione e valorizzazione degli spazi pubblici e favorendo il ruolo di prossimità della polizia locale anche attraverso l’estensione del servizio sia in termini orari (terzo e quarto turno) sia nei rapporti di collaborazione con altre agenzie sociali e educative.

Istituzione di un osservatorio regionale sulla sicurezza urbana che, in collaborazione con Università ed enti di ricerca, realizzi ricerche orientate alle politiche su fenomeni legati alla sicurezza urbana e promuova strumenti di diagnosi locale dell’insicurezza per dare agli enti locali strumenti conoscitivi utili all’elaborazione di interventi efficaci.

Stanziamento di risorse specifiche per la tutela delle vittime di reati in particolare attraverso l’attività di consultori, ambulatori, centri antiviolenza e case rifugio.

 Viaggiare sicuri

Investimento in azioni di prevenzione e contrasto della criminalità e incremento della sicurezza nelle stazioni E SUI TRENI, combattendo il loro totale abbandono attraverso presidi di personale o ripensando gli spazi lasciati deserti per dar loro nuova vita. Aumento della videosorveglianza e del presidio da parte delle forze dell’ordine.

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