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I VIOLINI DI VIVALDI Venezia – Cremona, la via della musica Un progetto di restauro e valorizzazione

L'Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà” di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona, polo d'eccellenza riconosciuto a livello internazionale nel settore degli strumenti ad arco, promuove “I violini di Vivaldi. Venezia-Cremona, la via della musica

| Scritto da Redazione
I VIOLINI DI VIVALDI Venezia – Cremona, la via della musica Un progetto di restauro e valorizzazione

I VIOLINI DI VIVALDI Venezia – Cremona, la via della musica Un progetto di restauro e valorizzazione

 L'Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà” di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona, polo d'eccellenza riconosciuto a livello internazionale nel settore degli strumenti ad arco, promuove “I violini di Vivaldi. Venezia-Cremona, la via della musica”, un articolato progetto con la finalità di studiare, conservare, restaurare e valorizzare gli antichi strumenti della propria preziosa collezione, la cui storia si interseca in modo diretto con la parabola artistica di Antonio Vivaldi, il più celebre tra i maestri attivi nell’insegnamento della musica alle fanciulle ospiti dell’Ospedale della Pietà, fondato nel 1346. Ne hanno parlato oggi al Teatro La Fenice, salutati dal Soprintendente Fortunato Ortombina, Maria Laura Faccini, Presidente dell’Istituto “Santa Maria della Pietà” e Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Presidente del Museo del Violino.  Al termine dell’incontro il Maestro Alberto Martini ha suonato il preziosissimo violino Antonio Stradivari Lam-ex Scotland University 1734.

La collezione dell'Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà”, è riconosciuta come rarissimo complesso di strumenti “barocchi”, provenienti da un’unica e antica Cappella Musicale e non sottoposti a manipolazione per l’esecuzione moderna. Quasi tutti gli strumenti hanno cessato l’uso continuo intorno alla fine del XVIII secolo, quando il violino non aveva ancora compiuto l’intero percorso evolutivo, quindi la maggior parte si presenta ancora allo stato originale. La raccolta dell’Istituto della Pietà costituisce, dunque, una grande fonte di informazioni sugli strumenti ad arco della fine del XVIII secolo, da cui gli studiosi possono trarre preziose indicazioni e conoscenze.

 L’Ospedale della Pietà, antica Istituzione rivolta all’assistenza dell’infanzia abbandonata era, allora, anche un conservatorio di musica nel quale le giovani orfane talentuose venivano avviate al canto ed allo studio dei vari strumenti musicali. Vivaldi vi operò a partire dal 1703, come Maestro di Violino e successivamente come Maestro di Concerti, occupandosi dell’insegnamento alle Figlie di Choro e quindi anche della scelta e dell’acquisto degli strumenti musicali. Tra il 1703 e il 1740, periodo nel quale Antonio Vivaldi vi fu attivo, l’Ospedale acquistò più di cinquanta strumenti, molti dei quali fanno parte della collezione, tra cui spiccano alcuni pezzi di altissimo pregio storico, realizzati da celebri liutai, come i due violoncelli di Matteo Goffriller e i due violini attribuiti a Andrea e Pietro Guarneri.

 Già alla fine del XVI secolo l’Ospedale della Pietà era conosciuto come luogo di musica e le Figlie di Choro erano apprezzate coriste. Abbandonate da neonate nella scafetta, luogo deputato ad accogliere i piccoli assistiti nell’Ospedale della Pietà, le Putte del Choro venivano selezionate per il loro talento musicale ed istruite nella musica e nel canto da celebri maestri come Francesco Gasparini e Antonio Vivaldi. Proprio pensando alle caratteristiche tecniche delle proprie allieve, Vivaldi sceglieva personalmente i violini per le Figlie di Coro come Zanetta, Marcolina e Susanna.  Le Putte del Choro erano figure avvolte da un’aura di mistero, poiché durante i concerti si esibivano celate alla vista degli spettatori. Molte di loro diventarono famose ed acclamate interpreti, impressionando con la loro bravura cronisti e i viaggiatori stranieri che ne elogiavano i virtuosismi. “Quello dei quattro ospedali dove vado più spesso e dove mi diverto di più – scriveva il letterato e viaggiatore Charles De Brosses nel 1739 - è l’ospedale della Pietà, questo è anche il primo per la perfezione dell’orchestra. Che rigore nell’esecuzione!”.

 Il progetto verrà presentato pubblicamente stasera, giovedì 12 settembre, alle ore 20.30 nella Chiesa della Pietà a Venezia da Maria Laura Faccini, Presidente dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà” e da Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Presidente del Museo del Violino “Antonio Stradivari”. Seguirà un concerto de I Virtuosi Italiani, Maestro di Concerto al violino, secondo l’usanza barocca, Alberto Martini che suonerà il prezioso violino Antonio Stradivari Lam-ex Scotland University 1734. In programma musiche di Arcangelo Corelli, Tomaso Albinoni, Antonio Vivaldi, Giuseppe Tartini.

 Il progetto "I Violini di Vivaldi" è promosso da Istituto per l'Infanzia "Santa Maria della Pietà" Venezia e Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari Cremona ed è realizzato in collaborazione con Istituito di Istruzione Superiore Antonio Stradivari Cremona, Cultural District of Violin Making Cremona, Fondazione Cariplo, Michelangelo Foundation e Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte.

Venezia, 12 settembre 2019

Il Maestro Alberto Martini suona il violino Antonio Stradivari Lam-ex Scotland University 1734

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