Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 18.12

Il ‘Bittanti’ di Cremona al 15enne Ginevra e agli adolescenti di Picenengo

Si è svolta la cerimonia di consegna del 37° Premio di Bontà intitolato alla memoria di Lidia Bittanti

| Scritto da Redazione
Il ‘Bittanti’ di Cremona al 15enne Ginevra e agli adolescenti di Picenengo




In una Sala dei Quadri di Palazzo Comunale gremita, si è svolta la consegna del Premio di Bontà intitolato alla memoria di Lidia Bittanti, istituto nel 1978. Il riconoscimento è stato quest’anno assegnato a un gruppo di adolescenti della parrocchia di Picenengo (piccolo quartiere di Cremona) e ad Alessandro Ginevra, quindicenne residente a Cremona.

I destinatari del premio sono stati individuati dall’apposita commissione, riunitasi il 4 novembre scorso, presieduta dal Sindaco Gianluca Galimberti, e composta dall’Assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale Rosita Viola, dalla signora Marilena Antonioli e Claudio Bodini in qualità di rappresentanti delle famiglie Bittanti-Antonioli, promotrici del premio, da Barbara Azzali, delegata da Francesca Bianchessi, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, e da don Mario Barbieri, designato dalla Curia di Cremona. In quell’occasione sono state esaminate le otto segnalazioni pervenute. Al termine di una valutazione attenta e scrupolosa, è stato deciso di assegnare un premio di 1000 € ad Alessandro Ginevra, 15 anni, residente a Cremona, segnalato da Giuseppe Garioni, responsabile dell’Associazione Cadash Viscontea onlus, e un premio, sempre di 1000 €, a un gruppo di adolescenti segnalato dal parroco di Picenengo don Bruno Bignami, in quanto ritenute le più meritevoli.

La Commissione ha inoltre deciso, per i prossimi due anni, di prevedere un convegno sul tema della bontà e, in occasione del 50° anniversario della scomparsa della signora Lidia Bittanti, avvenuta il 18 novembre 1966, una pubblicazione sul Premio di Bontà, una sorta di Albo d’Onore di tutti i premiati e, a memoria del premio, le pagine più significative di questa iniziativa, giunta ormai alla 37ª edizione.

Nel salutare i numerosi ospiti presenti, il Sindaco ha sottolineato che la bontà sia fatta di gesti semplici e silenziosi che avvengono nella normalità dell’esistenza quotidiana, trasformandosi poi in una scelta di vita, in una strada, perché si impara a essere e a comportarsi in un determinato modo. Una strada faticosa, in quanto la bontà la si impara attraverso le relazioni con gli altri: questo non sempre è facile. Accettare una simile fatica significa anche cambiare mentalità, così da accogliere la diversità. «Ci state raccontando una società nuova», ha aggiunto infine il Sindaco, rivolgendosi ai molti giovani seduti nella Sala dei Quadri, «una società in grado di accogliere, perché la bontà che avviene nel silenzio rappresenta un’ancora di salvezza, di giustizia e di speranza. Voi ci insegnate un futuro migliore, bello, e ve ne siamo tutti debitori». Lidia Bittanti, morta a Cremona il 18 novembre 1966, a soli 60 anni, sposata ma senza figli, alla guida di una piccola industria, aveva espresso il desiderio che, alla sua morte, venissero riconosciuti atti di bontà compiuti da ragazzi minori residenti in città e in uno dei Comuni della provincia di Cremona. La famiglia, tenendo conto delle sue volontà, ha istituito questo premio, attraverso un’importante donazione al Comune, per celebrarne la memoria.

Il premio ad Alessandro Ginevra, 15 anni, residente a Cremona, segnalato da segnalato da Giuseppe Garioni, responsabile dell’Associazione Cadash Viscontea onlus, è stato assegnato con la seguente motivazione: «Perché vive con naturalezza e semplicità esperienze di profonda solidarietà in famiglia, nel mondo dello sport e del volontariato sociale». Alessandro è un ragazzo volenteroso con una peculiare attenzione al prossimo, nonostante la sua giovane età. Quinto di sei fratelli, la sua è una famiglia da sempre aperta verso l’accoglienza: fa parte infatti dell’Associazione Il Girasole, che si occupa dell’affido di bambini e ragazzi. Alessandro partecipa attivamente allo sforzo della famiglia, impegnando parte del proprio tempo libero per restare con due bambini gemelli di 9 anni, di nazionalità cinese, affidati ai Ginevra. Questo non gli impedisce di applicarsi, con brillanti risultati, negli studi e nell’attività sportiva: pratica infatti il calcio nell’Associazione Dilettantistica Torrazzo Victor, dove è capitano della squadra degli allievi, distinguendosi per la sensibilità e l’attenzione per i propri compagni di squadra. Quando è libero dagli impegni scolastici, Alessandro svolge piccoli lavori di pulizia e giardinaggio negli impianti sportivi comunali dove gioca la Torrazzo Victor, oppure si prodiga per famiglie in difficoltà andando a fare la spesa o sbrigando altre incombenze. Soprattutto nel periodo estivo, come volontario dell’Associazione Cadash, accompagna gli anziani non autosufficienti che frequentano il Centro diurno Barbieri di Via XI Febbraio, il Centro diurno Ozanam di Via Milazzo e i Centri diurni di Cremona Solidale. Da segnalare, infine, che, lo scorso mese di luglio, Alessandro ha svolto un periodo di attività al SERMIG (Servizio Missionario Giovani) di Torino.

Il premio al gruppo di adolescenti della parrocchia di Picenengo protagonisti del progetto denominato Lab-Oratorio, ritirato da Alberto Brero in rappresentanza di tutti i suoi amici, è stato assegnato con questa motivazione: «Il gruppo di ragazzi sperimenta l’esperienza della solidarietà come momento collettivo e condiviso, al servizio di situazioni di fragilità presenti nel loro quartiere, favorendo integrazione sociale e crescita». Dieci adolescenti dell’oratorio di Picenengo (Alberto Brero, Lucia Trabucchi, Linda Guarneri, Elena Rizzi, Rania Haile, Francesco Boschiazzo, Riccardo Mattarozzi, Luna Bernardelli, Filippo Anselmi, Letizia Guarneri), di età compresa tra i 15 e i 19 anni, per il secondo anno consecutivo hanno attivato l’iniziativa denominata Lab-Oratorio. Si tratta di un doposcuola che si prefigge l’intento di coinvolgere i bambini del quartiere cercando di lavorare sull’integrazione. Alcuni di loro provengono infatti da famiglie di profughi che risiedono nell’edificio delle ex scuole di Picenengo seguite anche dagli assistenti del Servizi Sociali del Comune. Gli adolescenti, accompagnati dal loro catechista, Matteo Lanzanova, hanno coinvolto alcuni adulti che potessero fare da riferimento e hanno aperto l’oratorio il lunedì, il giovedì e il venerdì, dalle 16:30 alle 18:30, per l’attività di doposcuola e per organizzare attività e giochi. L’iniziativa si è andata consolidando nel tempo e i bambini attualmente seguiti sono 13 (italiani, ghanesi, indiani, kosovari, rumeni e nigeriani).



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