Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 12.48

IL POTERE E L’ESERCIZIO DEL POTERE| M.Superti

| Scritto da Redazione
IL POTERE E L’ESERCIZIO  DEL POTERE| M.Superti

Quando un personaggio qualsiasi si avvicina al potere o viene eletto con i sistemi vari,più  o meno democratici, spesso non si domanda come potrà esercitare il potere.
O  meglio , spesso è così  preso dalla frenesia autoritaria che dedica tutta la sua attenzione alla “presa del  potere”.
E’ evidente che prima o poi sorgerà il problema del mantenimento del  vantaggio acquisito,senza tener conto che il potere è un servizio per il comune benessere,almeno.
Ed è in questa fase che  di solito, sulla scena, si affacciano personaggi dal curriculum ambiguo e a volte dal carattere schizofrenico e spregiudicato.
L’esempio più  evidente e sperimentato ci viene dalla presa del potere del nazismo e del fascismo.
Il dittatore fa ricorso alle sua vecchie  conoscenze e se le pone accanto per la tutela della sua incolumità, spesso in autonomia.
Ma una cosa è la protezione della persona e altra cosa è la protezione di un capo di Stato o di Governo nello svolgimento delle sue funzioni.
Lo ha sperimentato sulla sua pelle  lo stesso Hitler .
Infatti  dopo la messa in opera di protezioni ristrette, per “simpatia”  o appartenenza, ha quasi subito dovuto ricorrere alle polizie di stato ( o presunte tali).
Per la cronaca nel frattempo erano nate polizie locali o localizzate in diverse città  della Germania : ogni neonata con la presunzione di essere la  migliore e la  più adatta alla bisogna per essere definita “ufficiale”.
Tutte facevano capo ai   personaggi emergenti  : solo per ricordare erano  le SS (quadri ufficiali dell’esercito tedesco e guardia “personale” di Hitler), le  SA (i reparti di assalto e gruppi di volontari agli ordini di Hitler)e la Gestapo( la polizia di stato,  ente addetto al controllo fiscale.
Ma tutti o quasi dimenticano Bruno Gesche(pronuncia: ghesce) , guardia del corpo  personale di Hitler.
Il personaggio Gesche si dimostra da sempre violento e dedito all’alcool.
Il suo comportamento gli provoca spesso guai e contrasti con i suoi “superiori” nell’ambito delle SS : Himmler  lo denuncia ogni volta che succedono guai.
Infatti il personaggio si ubriaca spesso e gli capita anche di puntare la pistola verso un suo “commilitone” , solo  per “chiarire” qualche malinteso.
Solo così Hitler capisce che deve provvedere in merito.
Lo manda a combattere al fronte: ma gli fa un favore perché nel frattempo sfugge a qualche attentato posto in opera dalla ”resistenza” ( che è sempre attiva e vigile anche in Germania in tutti i settori civili e religiosi).
Ma, e non si capisce bene il perché , dopo poco, Hitler lo riammette alla sua presenza come guardia del corpo.
Le simpatie e i ricordi di gioventù sono duri a morire fra “ i duri”.
Ma forse ci sono anche motivi di opportunità : se Gesche veniva catturato  in battaglia era una ottima fonte di informazioni, e tanto bastava.
Tutte queste considerazioni, affidate alla poche righe di presentazione, vorrebbero richiamare  tuttavia anche l’attenzione su quanto succede ai giorni nostri.
I personaggi cambiano,cambiano le condizioni ambientali , ma non cambiano i comportamenti o  la psicologia dei personaggi.
Le condizioni ambientali attuali non richiedono tanto la guardia “personale”armata, peraltro sempre presente,  quanto  il ricorso al sostegno di personaggi dal passato non troppo limpido ,magari con qualche processo in corso.
Se poi i personaggi vengono eletti in parlamento, tanto meglio: ci si muove meglio in compagnia.
E veniamo alle conclusioni.
Credo che il detto sia un poco fuori luogo, ma se è stato declamato più volte il “ dimmi con chi vai e ti dirò chi sei “  noi possiamo immaginare due possibilità :   chi si è preso il potere  o si è dimenticato  del “pericolo”  o si ritiene immune dal contagio.
Potrebbe sembrare che gli effetti della messa “in campo” di certi personaggi non abbiamo così tanta importanza sul vivere civile e sulla società.
Ma non è così.
Nella platea umana c’è sempre chi percepisce il vantaggio di essere nella cerchia del potente :  così può succedere che si possa sfuggire a  molti dei controlli che una società normale si deve dare per apparire tale.
E infatti succede : le protezioni del sistema  democratico sono tante e tutte le possibilità di sfuggire ai controlli vengono esperite.
Ma ,quando “tutto quanto detto succede”, significa che non siamo in una società normale:  la società è malata.

Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI   
CREMONA 

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