Vorrei condividere alcuni pensieri circa la marcia della Pace. La pace è la chiave per costruire il futuro e vivere degnamente il presente. E’una verità chiara a chiunque voglia costruire il mondo. Non perseguire, quotidianamente e costantemente questo obiettivo significa consumare il futuro e far sfiorire il presente. La pace è un fenomeno necessariamente collettivo e sociale e la marcia Perugia-Assisi è questo: un meraviglioso inno dei cittadini italiani alla costruzione di un futuro che deve cominciare oggi.
Il nostro Paese, e specialmente la classe politica, deve fattivamente riconoscere la costruzione della pace quale volano per la costruzione dell’Italia, dell’Europa. Traducendo tutto ciò in azioni concrete e nette a partire dal ridurre subito le spese militari del Paese che, per il 2016, valgono circa 18 miliardi di euro (con un aumento rispetto all’anno scorso). Quanto si può fare con questa cifra? Il governo deve intervenire per via diplomatica, in maniera decisa e forte per fermare il disastro che le guerre
attive ora nel mondo, favorite da una colpevole sperequazione economica, stanno causando. Solo così l’Italia riprenderebbe un ruolo centrale e di prestigio: non certo propagandando un basso costo dei lavoratori qualificati. Voglio esprimere tutto il
mio appoggio a questa bellissima e fondamentale manifestazione (...).
Franco Bordo (deputato di Sinistra Italiana, Crema)
