“Un incremento che riguarda quasi tutte le aree, composto da piccoli tasselli, da integrazioni di singoli servizi, da interventi specifici legati al territorio. Un tratto importante e significativo che dice del lavoro quotidiano, minuzioso e coerente svolto nei nostri servizi”. Così la presidente uscente della Cooperativa sociale Itaca, Orietta Antonini, commenta il risultato positivo dell’esercizio 2015, legato ad una progressiva fidelizzazione dei rapporti con i committenti e con il territorio, all’estensione di servizi già esistenti e ad affidamenti di micro progettazioni quali punti fermi dell’aumento dei ricavi registrato nel corso del 2015. Occupazione in crescita del 3%, presenza femminile che supera l’83%, i lavoratori che scelgono di essere soci sono il 75%, oltre 1500 i lavoratori impegnati mediamente, 1200 i soci con contratto di lavoro a tempo indeterminato, sono solo alcuni dei numeri con i quali Itaca si è presentata all’Assemblea generale ordinaria dei delegati, che lo scorso 25 maggio al Centro Balducci di Zugliano (Ud) – dopo la conclusione del ciclo delle Assemblee separate territoriali – ha approvato all’unanimità il bilancio 2015.
L’incremento si attesta all’1,5% con un utile di circa 570 mila euro, per un bilancio in positivo che vede il valore della produzione oltre i 39,4 milioni di euro. Risultato che consente di rafforzare il patrimonio sociale della Cooperativa Itaca (costituito anche da circa 1200 socie e soci con contratto di lavoro a tempo indeterminato) e di procedere anche per quest’anno con l’erogazione del ristorno sotto forma di aumento gratuito del capitale sociale. Risultati più che apprezzabili per la Cooperativa Itaca, impegnata nell’erogazione di servizi a circa 10 mila persone beneficiarie in tutto il Friuli Venezia Giulia, il Veneto orientale nelle province di Treviso, Venezia e Belluno, e nella provincia autonoma di Bolzano in Trentino Alto Adige. Specie se si considera il panorama esterno, caratterizzato ancora da difficoltà socio economiche, politiche e occupazionali. Gli indicatori di crescita per Itaca ci sono e, proprio in virtù del contesto, sono più che ragguardevoli il consolidamento dell’attività e il miglioramento rilevato.
I lavoratori mediamente occupati sono stati 1565 (con un incremento del 3% rispetto allo scorso esercizio) di cui il 75% rappresentato da socie e soci. Di questi, 1166 è la media dei soci lavoratori nel 2015. Migliora anche la marginalità, soprattutto in considerazione del fatto che l’esercizio 2015 non è stato interessato dall’aumento del costo del lavoro derivante dal rinnovo del CCNL (la cui ultima tranche è stata applicata nel 2014).
I numeri, aggiornati al 31 dicembre 2015, risultano ancora una volta positivi. La buona riuscita complessiva dell’esercizio è dovuta soprattutto al contenimento dei costi fissi, quindi ad una positiva ricerca delle economie di scala che ha toccato la tecnostruttura, senza andare a scapito delle risorse direttamente impiegate nei servizi.
Le aree produttive restano sostanzialmente stabili, riguardo all’acquisizione dei rami d’azienda della Cooperativa Cobitec (da ottobre 2015) e alla fusione per incorporazione della Cooperativa Thauma (dal 1° gennaio ) si evidenzia che l’intervento di Itaca è stato finalizzato nel primo caso soprattutto alla salvaguardia dei posti di lavoro, e nel secondo anche per un ulteriore presidio del territorio nel vicino Veneto.
La mutualità rivolta ai soci resta nell’ordine dei 500 mila euro e resta sempre in primo piano, non soltanto in termini di inquadramenti migliorativi. Tra gli interventi quantificabili, oltre all’integrazione al 100% della maternità, ad erogazioni di servizi e voucher, la conciliazione è un punto focale e nasce proprio per venire incontro alla necessità di conciliare le esigenze delle famiglie.