Il Comune ha avviato oggi il procedimento di conclusione dell’avviso pubblico riguardante l’assegnazione di aree destinate alla realizzazione di nuovi luoghi di culto - approvato con determina dirigenziale lo scorso 29 dicembre 2014 - dandone comunicazione alle associazioni partecipanti ammesse: Casa della Cultura Musulmana, Centro Cristiano Evangelico, Istituto Culturale Islamico, Centro Islamico di Milano e Lombardia, Bangladesh Cultural and Welfare Association e Associazione Islamica di Milano.
L’Amministrazione ha loro comunicato che le aree di via Marignano, di via Sant’Elia e la palazzina di via Esterle non possono essere assegnate in via definitiva, poiché - per effetto della legge approvata da Regione Lombardia n. 2/2015, così come modificata da recente sentenza della Corte Costituzionale - sono divenute inidonee alla realizzazione di luoghi di culto
Tutti i soggetti interessati hanno possibilità di prendere visione degli atti, con i limiti previsti dalla legge sul diritto di accesso, presso la Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute, e di presentare memorie scritte e/o documenti ritenuti utili entro e non oltre il giorno 27 luglio 2016.
“Tramite il bando sui luoghi di culto - spiega la vicesindaco con delega ai Rapporti con le Comunità religiose, Anna Scavuzzo - il Comune di Milano avrebbe voluto garantire in tempi brevi una risposta alle esigenze delle diverse comunità religiose di disporre di spazi adeguati per la preghiera e l’incontro. Purtroppo la Regione Lombardia ci impone un percorso più complicato, richiedendo la stesura di un Piano per le attrezzature religiose che andrà ad integrare il PGT. Rassicuro le comunità religiose: questo non cambia in alcun modo la nostra volontà politica, da domani saremo al lavoro per promuovere la stesura del documento e per proseguire il dialogo già avviato, con l’obiettivo di rendere Milano una città ancora più accogliente per i fedeli di tutte le confessioni”.