Tra le tante sorprese contenute nel variopinto D.L. mille proroghe ce
né una davvero incredibile. E' all'articolo 18 del DL approvato il 27
gennaio scorso “riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi” che
prevede che alla tabella A del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n.
504, i numeri 4 e 14 vengano soppressi. In particolare, il punto 4
prevedeva uno sconto dell'accisa sul gasolio, pari al 70% per impiego
nei trasporti ferroviari di passeggeri e merci. In pratica era prevista
una riduzione dell'accisa che ora viene cancellata. I vecchi
beneficiari
(aziende ferroviarie e dell'intermodalità) di questo sconto sull'accisa
sono proprio i trasporti più sostenibili cioè quelli collettivi di
passeggeri e merci su ferrovia. Mentre da una parte si fa un gran
parlare di sviluppo del trasporto ferroviario e il Ministro Enrico
Giovannini fa grandi annunci “ il 2030 la quota di traffico merci su
ferrovia e intermodale passerà dal 12% al 26%” dall'altra si
cancellano i già inadeguati incentivi. Anzichè partire gradualmente ma
dalll'autotrasporto merci che continua a godere dello sconto già
esistente si è preferito non toccare la lobby dell'autotrasporto. Già
il settore ferroviario ha costi fissi maggiori (rete e materiale
rotabile e una maggiore rigidità gestionale non riuscendo ad essere
competitivo con il trasporto via Tir. Che invece può aggirare norme
come l'eccesso di velocità, il sovraccarico e le ore di guida degli
autisti a bordo di veicoli molto inquinanti anche per carenze
manutentive. Insomma il settore che crea maggior inquinamento e
congestione del traffico stradale continua ad essere tutelato mentre
quello ferroviario viene disincentivato. A cosa serviranno i miliardi
spesi per il potenziamento ferroviario dal PNRR se le aziende di
trasporto merci ferroviario e intermodale saranno costrette a chiudere
per l'assenza di incentivi che gli impediranno anche di fare
investimenti su impianti e treni elettrici? Insomma il Governo anche in
questo settore sta facendo l'esatto contrario di quello che si dovrebbe
fare e si dice di voler fare.
LA RIDUZIONE DEI SUSSIDI FAVORISCE L'AUTOTRASPORTO E PENALIZZA LE FERROVIE
EUROPA VERDE (EVI-BONELLI-BALOTTA)

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