"La notizia della volontà di Poste Italiane di chiudere l'Ufficio di Ombriano, che serve quotidianamente un bacino di oltre 6 mila abitanti, è gravissima. Ci ha indignato nei mesi scorsi e ci lascia a dir poco attoniti perché Poste Italiane non può pensare che chiudere un presidio importante e strategico per una comunità sia cosi facile ed è impensabile che ciò accada senza prima un pronunciamento sulle concrete proposte alternative che abbiamo immediatamente offerto” Determinate e inequivocabili le parole usate dal Sindaco di Crema Stefania Bonaldi per commentare il permanere di Poste Italiane nella decisione di chiudere Ombriano.
“Abbiamo chiare le esigenze di razionalizzazione che Poste indica come propedeutiche alla chiusura, - continua il Sindaco - le abbiamo considerate e abbiamo trovato alcune soluzioni che permetterebbero, con una rimodulazione degli orari degli altri uffici in città, di mantenere aperta anche la filiale di Ombriano. Ne abbiamo data pronta comunicazione a Poste Italiane chiedendo una rapida valutazione e ci siamo messi a disposizione per un confronto diretto. Abbiamo da ultimo manifestato anche disponibilità a condividere il costo della locazione con 10 mila euro l’anno. Nessuna risposta. Poste Italiane si è limitata a ribadire l’intenzione di chiudere con lettera della vicina area territoriale di Cremona, ma noi vogliamo riposte da Roma. Questo silenzio è inaccettabile oltre che scorretto”
Il sindaco Stefania Bonaldi contesta così all’azienda non solo la sostanza, ma anche la forma e rende noto che alla Camera sta per essere discussa, in sede di question time, l’interrogazione dell’on. Franco Bordo al Governo proprio sulla filiale di Ombriano.
"Inaccettabile – ribadisce nuovamente il primo cittadino - che la direzione generale di Poste, a cui ci siamo rivolti direttamente, non ci risponda nel merito delle concrete proposte che le abbiamo sottoposto e che tengono anche conto delle loro necessità di contenimento costi e riduzioni generali".
Nella diffida il sindaco segnala che: “mai, sino ad ora, l’amministrazione di Crema ha avuto modo di accedere ad un effettivo tavolo di confronto con Poste Italiane SpA in merito alla prevista soppressione dello sportello. Ora attendiamo il question time dell’on. Bordo alla Camera il prossimo giovedì e solleciteremo nuovamente la direzione generale di Poste”.