LEAL: DOPO L’AGGRESSIONE AL RUNNER UN FUGATTI FUORI CONTROLLO E A CACCIA DI VOTI DIVENTA STERMINATOR. L’OPPOSIZIONE TACE.
Abbiamo seguito la conferenza stampa che il Presidente della Provincia di Trento ha tenuto ieri 7 aprile. Un uomo solo davanti al fallimento totale della gestione dei grandi carnivori che si è trovato a difendere la posizione sua e della Giunta davanti alla morte di un giovane di 26 anni ucciso da un orso.
Con la consueta protervia che da sempre contraddistingue le sue campagne elettorali ha imbracciato il fucile seduta stante e, a caccia di voti di cittadini spaventati, ha emesso sentenza di morte per gli orsi MJ5, JJ4, M62, più eventuale altro colpevole dell’aggressione. Ha promesso inoltre di dimezzare la popolazione locale ursina che attualmente supera i cento individui. Ha precisato che le modalità di cattura non sono un suo problema così come non sarà un problema se in fase di cattura morirà l’orso “sbagliato”.
Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL, commenta: “Una squallida campagna elettorale a cadavere caldo della povera vittima e sulla pelle degli orsi e nessuna autocritica sulla modalità di gestione dell’orso. Il fatto più grave è che al momento l’opposizione tace. Un silenzio assordante che dimostra come la mala politica abbia preso il sopravvento in Trentino mentre le vittime umane e animali sono sotto gli occhi di tutti”.
LEAL Lega Antivivisezionista
Ufficio Stampa e Comunicazione ufficiostampa@leal.it