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Lodi - Domani sera Stagione di Prosa: Qualcosa rimane

20/02/2016 21:00 - 23:00 Teatro alle Vigne - Via Cavour, 66

| Scritto da Redazione
Lodi - Domani sera Stagione di Prosa: Qualcosa rimane

Qualcosa rimane è una commedia drammatica di Donald Margulies (Premio Pulitzer 2000). Tratta il tema dello scontro generazionale tra una scrittrice di grande talento e fama (Ruth Steiner interpretata da Monica Guerritore), che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all'insegnamento a pochi giovani allievi dotati e una giovane scrittrice (Lisa Morrison interpretata da Alice Spisa), affamata di tutto. La donna ha un vissuto misterioso, che è allo stesso tempo dolore e nascita del suo diventare 'scrittrice' e che rivelerà alla sua allieva/amica solo a seguito dell'intimità che si verrà a creare tra loro: la complessa relazione affettiva, quando era una giovanissima aspirante scrittrice, con Delmore Schwartz, poeta, filosofo, scrittore, mentore tra l'altro di Lou Reed all'Università di Syracuse e protagonista del Dono di Humboldt di Saul Bellow e l'esperienza nel mondo rivoluzionario della Beat Generation (Ginsberg, Kerouac, William Borroughs...). La giovanissima Lisa percepisce la potenza di quel mondo, fatto di esperienze, ma la fretta, dominus della gioventù, le fa sembrare impossibile arrivare a tanta ricchezza creativa. Lei che ha tempo non vuole sprecarlo: vuole scrivere, vuole produrre, vuole pubblicare anche a costo di tradire... Sono i tempi e le dinamiche che viviamo: il tempo fa si che le esperienze (quali che siano) sviluppino in noi via via radici salde e profonde. Ciò che emerge nel mondo di fuori è nutrito, alimentato da quel tessuto radicolare, che essendo però invisibile, non ha valore per chi invece vive la sua giovane età non prendendo in considerazione le fessure (squarci della coscienza) interiori (anche del pensiero). L'immaginario, l'opera creativa o di pensiero, oggi, è così facilmente replicabile attraverso la tecnica (riproduzione), che non necessità di esperienza diretta, può essere orecchiata e fatta propria. Ed ecco allora che la giovane Lisa è intelligente al punto da riconoscere il talento della sua 'maestra', determinata al punto di volere imparare da lei la tecnica della scrittura, sensibile al punto da percepire la pienezza della donna, ma impaziente o avida (o disillusa?) al punto da non volere aspettare che la vita lavori su di lei creando radici nel suo cuore... E ruba così 'la vita dell'altra'...tradimento della relazione maestro-allievo, copia e incolla tipica del nostro tempo fatto di repliche o semplicemente morte a ciò che sta morendo per dare vita a ciò che sta cominciando a vivere e non importa se ciò che comporta è il tradimento? Tradire in fondo pesca il suo senso da tradurre , andare da un'altra parte. Questi sono i temi, tanti e fluidi, così come la vita insegna, che scruto con la mia regia, la mia visione del testo che come spesso mi accade travalicherà il testo scritto, per andare a cercare...capire...Per me il teatro è innanzitutto il "cosa"...e poi c'è il "come"...Lou Reed, Patti Smith, Leonard Cohen, allievi di quegli artisti saranno in scena con le loro stupende ballate. Ho fortemente voluto Alice Spisa, giovanissima vincitrice del premio Ubu 2013, per interpretare il complesso ruolo della giovane Lisa Morrison e a confrontarsi con me nel ruolo di Ruth Steiner. Rivedo in lei me ragazzina nei miei primi grandi ruoli e la grinta e il talento dei miei anni: sarà una dura lotta. Lunga. Che non si esaurisce in una sera in palcoscenico... Il teatro è anche questo. É faticoso ed emozionante. Al cielo si sale con le mani. Non ci sono ali (o aiutini, scorciatoie). Ci sono le mani... le nostre operose mani. Ci vediamo in palcoscenico. Monica Guerritore Perché vederlo…. Monica Guerritore è potente e centrata così come Alice Spisa sa essere complementare e autonoma rispetto alla grande attrice: le due mostrano una buona armonia, si sostengono l'un l'altra per conseguire il medesimo obiettivo: raccontare una storia che vuole mettere di fonte due donne, due volti antitetici di concepire l'etica della creatività. Nella scrittrice matura di Monica Guerritore c'è una sacralità dello scrivere e del creare, c'è la lentezza e la maturità dell'esperienza nata sul fuoco bruciante della passione amorosa. Nella giovane allieva di Alice Spisa c'è l'opportunismo, il vampirismo di un arrivismo senza limiti, immagine di una generazione di trentenni senza scrupoli. E se pure il taglio registico di Qualcosa rimane a tratti sembra eccessivamente manicheo e schematico l'esito è comunque uno spettacolo che si fa vedere e applaudire volentieri.

 

Fonte comune di Lodi

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