Sabato, 11 maggio 2024 - ore 04.38

M5S di Cremona- Mozione : Vuoto a rendere di Lucia Lanfredi

Ad aderire alla sperimentazione dovrà essere dunque l'esercente che dovrà pagare la cauzione iniziale ai produttori di acqua e birra, e rendere indietro al produttore (attraverso il distributore) l'imballaggio utilizzato dal cliente che consuma nella propria attività commerciale.

| Scritto da Redazione
M5S di Cremona- Mozione : Vuoto a rendere di Lucia Lanfredi

La consigliera Maria Lucia Lanfredi del M5S, ha presentato una mozione che riguarda una proposta di incentivazione del vuoto a rendere. Nel dispositivo si chiede a Sindaco e giunta di approvare, congiuntamente all’ esame ed approvazione dei documenti di programmazione economico-finanziaria del Comune, per il triennio 2018-2020, forme di incentivo economico, quali la riduzione della tassa sui rifiuti TARI, per gli esercenti , nonché per i produttori e distributori, che aderiranno alla sperimentazione riferita al “Regolamento recante la sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’ uso alimentare”, vedi http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/09/25/224/sg/pdf oppure altre forme di agevolazione.                                                                                                                                            Questo regolamento, firmato recentemente dal Ministro Galletti, prevede un sistema del vuoto a rendere , in via sperimentale per la durata di un anno, e su base volontaria del singolo esercente, previa una cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico, da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo, dunque riguarda il “consumo fuori casa” . A differenza di decenni fa, il consumo fuori casa (bar, alberghi o ristoranti) oggi ha un grosso fatturato ed è sempre in continuo aumento.

Ad aderire alla sperimentazione dovrà essere dunque l'esercente che dovrà pagare la cauzione iniziale ai produttori di acqua e birra, e rendere indietro al produttore (attraverso il distributore) l'imballaggio utilizzato dal cliente che consuma nella propria attività commerciale. Il cliente avrà la garanzia che, consumando dall'esercente che aderisce all’iniziativa, quell' imballaggio tornerà al produttore per essere riutilizzato. Gli esercizi commerciali aderenti al sistema “vuoto a rendere” saranno riconoscibili dal cliente attraverso un logo esposto, che lo stesso Ministero fornirà.

Sottolineamo l'importanza della parola “riutilizzo”. A differenza delle tanto citate e sognate macchinette nei supermercati, che sono finalizzate solamente al riciclo, qui si sta parlando di riutilizzo, gerarchicamente più importante e virtuoso del riciclo.

Sia ben chiaro, non ci stiamo inventando nulla e qualche produttore, come ad esempio la Peroni, già effettua questo tipo di vuoto a rendere, ma in quantità e modalità molto limitate. Questa sperimentazione punta a renderlo sistematico e poi estenderlo ad altre bevande. Per quanto riguarda il materiale dell'imballaggio, la legge non lo limita al vetro, ma essendo finalizzato al riutilizzo, attualmente solo il vetro è pronto a garantirlo.

Il vero difetto di questa nuova legge è che il Governo non si è degnato di riconoscere alcun incentivo per invogliare gli esercenti ad aderire. L'esercente, dovrebbe pagare dunque una cauzione, compilare dei moduli e trattenere i vuoti in attesa del distributore, senza nemmeno avere uno sconto TARI o di altro tipo. Anche i distributori, chiedono un piccolo aiuto, come per esempio agevolazioni su orari ZTL.

Si chiede pertanto al Consiglio Comunale di ovviare alle mancanze del Governo centrale, in un’ ottica di gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti riconoscendo per l’ adozione di tale pratica e per l’ adesione alla sperimentazione

Prof.ssa Maria Lucia Lanfredi ( Consigliere M5S a Cremona )

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