E' stato particolarmente emozionante arrivare a Casa Stradivari e visitare il luogo dove ha vissuto e lavorato Antonio Stradivari. Ed è stato speciale far tornare qui dopo tanti anni il leggendario Stradivari Kreutzer 1727. Quello di Casa Stradivari è un progetto visionario, connette passato e futuro. Credo sia molto importante il lavoro che porta avanti facendo incontrare musicisti e giovani liutai”, così Maxim Vengerov, tra i più amati violinisti al mondo, che in questi giorni è stato a Cremona, ospite del progetto di Residenza artistica di Casa Stradivari. Con lui il violino appartenuto a Rudolph Kreutzer, lo strumento con cui incanta il pubblico in tutto il mondo e che è tornato nella casa-atelier dove è iniziata la straordinaria storia del più grande liutaio di tutti i tempi.
Vengerov è stato accolto dal direttore artistico della Fondazione Casa Stradivari Fabrizio von Arx, dal presidente Antonio Gambardella e dal socio fondatore Vincent Bernasconi. Nella dimora restaurata e rilanciata negli ultimi mesi con un progetto artistico e formativo, ha incontrato i giovanissimi apprendisti liutai che stanno seguendo il corso di alta formazione organizzato dalla Fondazione e ha provato i violini da loro realizzati negli stessi spazi dove Stradivari aveva creato la sua prima bottega.
Nell’ambito del progetto di Residenza artistica, il Maestro è stato protagonista di due appuntamenti promossi dalla Fondazione Casa Stradivari presso l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del violino di Cremona. In mattinata si è svolta la masterclass rivolta ai tre vincitori del bando indetto dalla Fondazione: i giovani violinisti Luca Alberto Kaufman, Martina Cicciò e Letizia Gullino sono stati seguiti dal maestro Vengerov in una lezione della durata di tre ore, aperta al pubblico, a cui hanno aderito oltre 200 persone. Nel pomeriggio, invece, si è tenuta la tavola rotonda - moderata da Oreste Bossini- su “Le risonanze di Stradivari”, in cui Vengerov si è confrontato con Fausto Cacciatori, curatore delle Collezioni del Museo del violino, Robert Brewer Young, liutaio e professore di filosofia alla European Graduate School of Oxford University, So-Ock Kim, professore di violino alla Royal Academy of Music, Steven Smith, direttore di J&A Beare e Fabrizio von Arx.
“È un onore ospitare a Casa Stradivari il Maestro Vengerov. Il suo incontro con i nostri allievi liutai e con i giovani musicisti rappresenta pienamente lo spirito del nostro progetto e gli obiettivi che ci poniamo: creare un dialogo prezioso fra musicisti, artigiani, studenti che è di fondamentale importanza per un percorso di crescita artistica e professionale. Quel dialogo che lo stesso Stradivari cercava e alimentava. Proseguiamo in questo solco per dare il nostro contributo nella valorizzazione dell’arte della liuteria cremonese, Bene immateriale dell’Umanità, riconosciuto dall’Unesco”, ha dichiarato Fabrizio von Arx, direttore artist