Sabato, 27 luglio 2024 - ore 04.22

Milano. Famedio. La giunta dice SI al recupero della memoria delle donne

D’Alfonso: ”Un piccolo ma significativo gesto simbolico per dare il giusto riconoscimento al valore delle donne che hanno fatto grande la nostra città”

| Scritto da Redazione
Milano. Famedio. La giunta dice SI al recupero della memoria delle donne

Milano omaggia il lavoro delle donne che hanno fatto grande la città. E’ stata accolta dalla Giunta l’informativa presentata dall’Assessore ai Servizi Civici Franco D’Alfonso per dare il giusto riconoscimento alla memoria dalle grandi donne i cui nomi non figurano tra i milanesi tumulati o iscritti nel Pantheon della città al Cimitero Monumentale.

“Un’iniziativa volta al rispetto della storia della città e dei suoi protagonisti – ha spiegato l’assessore ai Servizi civici Franco D’Alfonso – poiché incide sui profili storico-identitari di Milano e costituisce uno sguardo in avanti in materia di scelte civili e rappresentazione dei valori condivisi. Se si pensa ai nomi di Maria Montessori, Alessandra Ravizza, Antonia Pozzi, Maria Maddalena Rossi, solo per fare qualche esempio, si coglie il senso di questa scelta”.

“All’interno del Famedio – conclude l’assessore D’Alfonso - assistiamo a un equilibrio tra nativi e adottivi milanesi che dimostra come Milano abbia tra i propri tratti distintivi l‘integrazione e l’ibridazione della città. Mancava però la parità di genere tra uomini e donne, pur in presenza di una storia sociale e civile in cui le illustri milanesi sono state straordinarie protagoniste per la città e il Paese”.

Sono 11 i nomi di grandi donne proposti dal Comitato Brand Milano, coordinato da Stefano Rolando, d’intesa con la Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Milano, Francesca Zajczyk. Potrebbero quindi essere iscritte al Famedio Angelica Balabanoff (politica che si battè a favore degli ultimi e degli oppressi di ogni nazione), Maria Grazia Cutuli (Giornalista e inviata), Clara Maffei ( protagonista del Risorgimento milanese) , Bianca Milesi (patriota, scrittrice e pittrice) , Maria Montessori (pedagogista), Anna Maria Mozzoni (attivista dei diritti civili e pioniera del femminismo in Italia), Antonia Pozzi (poetessa), Alessandra Ravizza (filantropa e anticipatrice dell’emancipazione femminile), Maria Maddalena Rossi (politica e paladina dei diritti delle donne), Costanza Trotti Arconti (patriota), Matilde Viscontin Dembowsky (patriota).

Degli attuali 71 emeriti tumulati al Famedio le donne sono solo 9, mentre tra i 430 nomi dei Grandi milanesi iscritti nel marmo, solo 43 sono femminili. 

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