Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 21.34

Pedoni e ciclisti: una questione di civile convivenza di Piercarlo Bertolotti Fiab Cremona

In bicicletta ormai ci si va tutto l’anno, ma con le belle giornate primaverili ci si sente particolarmente stimolati ad utilizzare quel mezzo che più di tutti rappresenta la libertà di movimento.

| Scritto da Redazione
Pedoni e ciclisti: una questione di civile convivenza di Piercarlo Bertolotti  Fiab Cremona Pedoni e ciclisti: una questione di civile convivenza di Piercarlo Bertolotti  Fiab Cremona

A piedi e in bici, due modi di muoversi nel rispetto dell’ambiente, due tradizioni radicate nella vita cremonese. Pedoni e ciclisti, entrambi utenti vulnerabili della strada, con una convivenza spesso forzata che a volte fa nascere insofferenze ed intolleranze. Basti pensare come già solo all’interno di queste due categorie siano compresi utenti con caratteristiche ed esigenze di mobilità molto diverse tra loro: anziani che si muovono quotidianamente in città, pedoni con cani al guinzaglio, genitori con figli sul seggiolino, bambini che imparano a muoversi sulle due ruote, ciclisti sportivi o tutte le persone che viaggiano a velocità sostenute, tra i 20 ed i 30 km orari per spostamenti legati al lavoro.

Benchè la “cultura della bicicletta” nella nostra città e nel nostro Paese non sia ancora molto affermata come invece avviene in molti altri, qualcosa si sta muovendo. Le Amministrazioni sono più sensibili ai temi ambientali e prestano maggiore attenzione a forme di moderazione del traffico e della velocità che permettono una migliore viabilità ed una maggiore vivibilità della città.

Nelle aree pedonali cittadine, secondo il Codice della Strada, la circolazione delle biciclette è sempre ammessa, salvo esplicito divieto e che dovrebbe essere adottato solo in casi eccezionali. Ciò significa che il progetto di un’area pedonale deve in genere tener conto di una componente non pienamente compatibile con la presenza pedonale. Questo è particolarmente evidente nel caso in cui l’area pedonale, come spesso avviene, sia attraversata da itinerari ciclabili importanti. Non serve realizzare corsie ciclabili, ma certamente occorre lasciare sempre spazi adeguati per dimensioni e geometrie al transito dei ciclisti, da individuare come corridoi preferenziali per la circolazione al fine di renderne più ordinati e meno conflittuali i comportamenti.

Le biciclette possono circolare nelle aree pedonali, ma, essendo ospiti, devono rispettare i pedoni e mantenere una velocità moderata che permetta di fermarsi in ogni momento, come ad esempio, nel caso di un attraversamento improvviso da parte di un bambino oppure scendere e condurre a mano la bicicletta in caso di intralcio o di pericolo per i pedoni quando ci sia forte affollamento.

Per una città ciclabile niente inutili divieti, ma la richiesta precisa all’Amministrazione di riprendere con vigore la campagna “Ciclisti e Pedoni: insieme si può” per ricordare a tutti le regole del Codice della Strada, facendosi sempre guidare dal buon senso e dal rispetto per i più deboli.

Indipendentemente dal mezzo che usiamo, infatti, siamo persone, e le persone possono scegliere consapevolmente come usare il proprio mezzo di trasporto, per una città più sicura anche per strada, una città fatta da e con le persone.

Piercarlo Bertolotti  Presidente Fiab Cremona

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