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Per chi suona la campanella: primo giorno di scuola all’agrinido Piccoli Frutti di Cremona

Gianna Balestra: “Massima attenzione alle disposizioni anti-covid”. Coldiretti: “Importante servizio rivolto alle famiglie”

| Scritto da Redazione
Per chi suona la campanella: primo giorno di scuola all’agrinido Piccoli Frutti di Cremona

Cremona, 1° settembre 2020 - In terra cremonese i primi ad affrontare il ritorno a scuola sono i più piccoli. Ad annunciarlo è Coldiretti Cremona: da stamattina, martedì 1 settembre, i ‘pulcini’ dell’agrinido Piccoli Frutti tornano alla loro “scuola in campagna”.

“Con emozione e con la massima attenzione, forti anche dell’esperienza fatta durante l’estate con la proposta del centro estivo in fattoria didattica, riapriamo l’agrinido. Iniziamo oggi solo con i bambini che hanno frequentato lo scorso anno e proseguono sul prossimo, sono otto in tutto. Poi, nei prossimi giorni, daremo avvio ai nuovi inserimenti. A scuola completa, ospiteremo nel complesso un massimo di venti bambini, da 1 a 3 anni”. A parlare è Gianna Balestra, titolare dell’agrinido Piccoli Frutti, che si trova in località Boschetto a Cremona.

Interrotte dal lockdown, ricominciano dunque per i bambini le giornate immersi nel verde della campagna cremonese, con i giochi e le attività all’aperto, la cura degli animali della fattoria, la raccolta dei frutti di stagione nell’orto, la scoperta dei colori e dei prodotti dell’agricoltura, nelle diverse stagioni. “La nostra filosofia educativa è quella di stare il più possibile all’aperto, a stretto contatto con la natura. A maggior ragione lo faremo adesso, così da garantire distanziamento e sicurezza. Anche il pranzo, finché la stagione lo consentirà, sarà all’aperto o sotto il portico –  spiega Gianna Balestra –. Tutte le attività si svolgeranno all’esterno, compresa l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi iscritti”.

Nel massimo rispetto delle disposizioni legate al contenimento dell’emergenza sanitaria, un solo genitore accompagnerà ogni bambino. Le attività si svolgeranno in piccoli gruppi (con un massimo di otto bambini per ciascun educatore), la cui composizione rimarrà costante nel tempo, mantenendo sempre gli stessi partecipanti e gli stessi educatori.

“Ci atterremo alle linee guida del Ministero, alla  raccomandazione di stare il più possibile all’aperto. Eviteremo di fare entrare i genitori all’interno della struttura: ogni giorno sia l’accoglienza che il congedo si terranno all’esterno o sotto il porticato. Gestiremo i bambini a piccoli gruppi. La sanificazione degli ambienti sarà costante e puntuale” sottolinea Gianna Balestra.

“Siamo contenti di poter riaprire e lo facciamo con tutte le cautele del caso – riprende Gianna –. C’è stata una comunicazione molto attenta rivolta alle famiglie per rassicurarle ed informarle rispetto ad ogni scelta e procedura. Posso testimoniare che anche i genitori sono felici di riportare i bambini all’agrinido e lo fanno con fiducia, confortati dal fatto che possiamo godere di grandi spazi all’aperto che ci consentono di rispettare al meglio  le indicazioni relative alle norme di contenimento del Covid. Nonostante le difficoltà legate al momento che stiamo affrontando, ci sentiamo sufficientemente sereni e tranquilli nell’affrontare questo inizio così speciale. E le famiglie in tal senso ci hanno confermato fiducia e serenità”.

“Sottolineiamo con soddisfazione l’avvio della “scuola in campagna” presso i nostri agrinidi. E’ un momento attesissimo, vissuto con entusiasmo dai piccoli iscritti. Ed è un servizio importante rivolto alle famiglie, alla società  – rimarca Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. L’agricoltura può offrire un aiuto prezioso, in questo momento così complesso e difficile. Ad esempio vale la pena di evidenziare che, con l’apertura delle scuole alle porte, sono oltre tremila le fattorie didattiche italiane che potrebbero mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anti contagio da coronavirus, con l’aggiunta anche di grandi spazi all’aria aperta per i momenti di intervallo dell’attività didattica”.

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