Primarie PD del 2019 Sempre in 7 Richetti si ritira e sostiene Martina. Entra in corsa una donna Maria Saladino
La notizia di oggi è l’annuncio del ritiro da parte di Matteo Richetti, tra i primi a candidarsi per la corsa alla segreteria. Appoggerà Maurizio Martina. Tra entrate e uscite, i candidati restano dunque sette: Nicola Zingaretti, Marco Minniti, Maurizio Martina, Francesco Boccia, Cesare Damiano, Dario Corallo e, appunto, Maria Saladino.
La data delle primarie del Partito democratico non è ancora ufficiale. La commissione per il congresso, riunita al Nazareno per mettere nero su bianco regole e tempi, è ancora al lavoro e dunque dovrà passare qualche ora. Al momento la scelta più probabile rimane quella del 3 marzo. Poi toccherà alla Direzione dem, allo stato ancora convocata per domani alle 15, ratificare la proposta della commissione, dandole il crisma dell’ufficialità.
Fa discutere l’ipotesi di un patto tra i candidati che sancisca che chi ottiene più voti alle primarie venga eletto segretario in Assemblea, anche senza il 50% nei gazebo
Si moltiplicano intanto le voci di un possibile “patto tra gentiluomini” tra i candidati, per eleggere segretario chi arriva primo ai gazebo, anche se non dovesse superare la soglia del 50%, scongiurando così lo scenario di accordi da prendersi in Assemblea.
Chie è Maria Saladino
E’ la prima candidata donna delle prossime primarie Pd. Lo rende noto lei stessa in un comunicato. Iscritta al Partito dal 2014 e già candidata alle ultime Elezioni Europee nel Collegio Italia Meridionale . Per Saladino, "occorre un forte e determinato messaggio al Partito Democratico. Il Pd deve vivere, anzi deve tornare ai valori fondanti, a quella grande intuizione politica che ha fatto nascere la grande casa comune, il laboratorio progressista, plurale per radici e ragioni, ulivista, progressista e a matrice socialista ed europea. Cioè, il partito paese", ma senza tradire "la grande eredità di Moro e di Pertini".