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Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 1° febbraio 2021

La seduta del Consiglio Comunale, come da disposizioni vigenti, si è tenuta con modalità da remoto.

| Scritto da Redazione
Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 1° febbraio 2021 Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 1° febbraio 2021 Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 1° febbraio 2021 Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 1° febbraio 2021

Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 1° febbraio 2021

La seduta del Consiglio Comunale, come da disposizioni vigenti, si è tenuta con modalità da remoto. In aula erano presenti solo il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti, il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo e, per la segreteria dell’Ufficio Consiglio, il responsabile Mariano Venturini e le addette Paola Dolara e Mara Biazzi. Sindaco, assessori e consiglieri comunali erano tutti collegati in videoconferenza.

Interrogazione a risposta orale presentata in data 31 dicembre 2020 dal capogruppo del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Luca Nolli sull’aggiornamento dei passaggi a livello cremonesi.

 Premesso che:

Dalle dichiarazioni del Sindaco degli ultimi giorni si evince che il completamento del raddoppio della tratta ferroviaria tra Mantova e Milano comporterà il "superamento" di diversi passaggi a livello nel territorio comunale.

A seguito dell'interrogazione del 10 novembre 2020 relativa allo stesso argomento a cui è stato risposto che al momento non si avevano informazioni in merito in quanto si attendevano decisioni da RFI e Regione Lombardia e che queste sarebbero arrivate dopo pochi giorni;

Non è stato possibile avere risposta in altra modalità se non riproponendo l'interrogazione.

 Tutto ciò premesso si interroga il Sindaco, la Giunta e l'assessore competente:

-Cosa si intende per "superamento dei passaggi a livello"? (chiusura o realizzazione sottopassi/sovrappassi);

-Quali e quanti passaggi a livello saranno semplicemente chiusi;

-E' stato analizzato l'impatto che l'eventuale chiusura di tali passaggi a livello comporterebbe al traffico delle aree coinvolte?

-E' stato analizzato l'impatto che l'eventuale chiusura del passaggio a livello tra via Cavatigozzi e via Casanova porterebbe al Piano d'emergenza di quel quartiere, considerando che si occluderebbe un importante via di fuga?

 

All’interrogazione ha risposto l’Assessore alla Mobilità Simona Pasquali: Sull’argomento mi sono confrontata direttamente con i responsabili di Rete Ferroviaria Italiana in modo da poter fornire risposte esaurienti. Se il riferimento richiesto è quello che in gergo ferroviario viene chiamato “soppressione PL”, allora si può intendere come chiusura definitiva del Passaggio a Livello a cui si associa, laddove necessario per la ricucitura della viabilità esistente, un’opera sostitutiva (tipicamente un sovrappasso o un sottopasso).

E’ prevista la chiusura di tutti i PL esistenti che insistono sulla tratta ferroviaria Codogno–Cremona–Mantova realizzando viabilità sostitutive mediante sovrappassi/sottopassi; si evidenzia anche che, in funzione delle condizioni viabilistiche al contorno, non tutti i PL soppressi potranno avere un’opera sostitutiva dedicata, ma il progetto complessivo valuta l’effettiva necessità e la conseguente migliore soluzione viabilistica per garantire e ristabilire la continuità preesistente.

Sono stati valutati, anche tramite il nostro progettista incaricato, l’impatto sulle viabilità in modo da minimizzare gli effetti delle chiusure dei PL garantendo la continuità viabilistica sugli itinerari che coinvolgono la nuova viabilità. Anche per la chiusura del PL al km 22+471 in corrispondenza di via Cavatigozzi e via Casanova è stata studiata ed è stata prevista un’apposita opera sostitutiva costituita da una viabilità in variante plano-altimetrica (NV12) con la realizzazione di un nuovo cavalcaferrovia fuori sede rispetto al PL esistente al km 22+267 in quanto i vincoli presenti non risultano compatibili con la realizzazione di uno in sede. In occasione degli incontri che verranno fissati da Regione Lombardia con tutti gli Enti interessati dal raddoppio ferroviario Codogno-Cremona-Piadena, potremmo analizzare congiuntamente, ed eventualmente ottimizzare, le risoluzioni delle interferenze ad oggi individuate in progetto. Per ora i Comuni del tratto mantovano hanno già effettuato gli incontri mentre i Comuni compresi tra Codogno  e Cremona avranno un confronto entro la metà di questo mese, mentre per il tratto di nostra competenza, pare probabile, un incontro nella seconda metà di febbraio, ma su questo non abbiamo ancora una conferma. Mi impegno comunque a tenere informati al riguardo.

Il consigliere Luca Nolli si è detto soddisfatto della risposta ottenuta.

Interrogazione presentata in data 4 gennaio 2021 dal capogruppo del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Luca Nolli sulla sicurezza della viabilità cremonese.

Il rinnovamento della viabilità di via Dante ha creato situazioni problematiche nella congiunzione tra la tratta ammodernata e la tratta non ammodernata. Nella fattispecie l'incrocio con via Platani. Questa situazione crea smarrimento a chi proviene da piazza della Libertà in quanto l'allineamento delle due corsie precedenti l'incrocio è sfalsato rispetto alle due corsie successive, la corsia di destra si trova allineata con la corsia di sinistra del tratto precedente mentre la corsia di sinistra si trova allineata alla terza corsia (separata) del tratto precedente.

L'aggiunta di segnaletica orizzontale ha, in parte, migliorato la situazione ma ha creato un ulteriore dubbio a chi percorre la terza corsia (antecedente l'incrocio) e separata dalle altre due che si vede confluire anch'essa nella corsia di sinistra (post incrocio) in una situazione di scarsa visibilità di chi proviene dalle altre corsie. Questo genera una situazione, a mio parere, pericolosa alla circolazione di quel tratto.

Un'altra situazione che andrebbe analizzata e che è stata oggetto di una precedente mozione da parte di altro consigliere è la situazione della rotatoria di via Castelleone - via Eridano. Questa rotatoria ha visto negli ultimi anni aumentare a dismisura il traffico anche per l'aumento considerevole dell'area commerciale prospiciente. Nelle ore di punta si formano code molto lunghe da tutte e quattro le strade che vi confluiscono. Chi proviene dalla città e da via Castelleone preferisce evitare l'incrocio con la rotonda in quanto, vista la velocità elevata di percorrenza della rotatoria, diventa di difficile attraversamento. Ne consegue che molti preferiscono fare via Sesto che ha visto aumentare a dismisura il traffico con notevoli disagi per i residenti. La prossima apertura di un'ulteriore area commerciale fra via Castelleone e via Eridano peggiorerà ulteriormente la situazione.

Altra situazione di rischio. La rotatoria di via Mantova (all'altezza della concessionaria Citroen) ha visto negli anni notevoli fuoristrada causati in parte dalla velocità elevata ma, coinvolgendo molto spesso mezzi pesanti, anche dalla conformazione di tale rotatoria che, per chi proviene da Mantova, si trova costretto a "stringere in uscita". La sottostante strada illuminata può trarre in inganno chi viene da Mantova e non conosce la strada facendo credere che la via d'uscita sia prima di quello che è effettivamente e imposti la curva in modo errato. Dopo ogni fuoristrada il guardrail è sempre stato riparato; dopo l'ultimo fuoristrada, ciò non è avvenuto ed è stato semplicemente rimosso. Tale curva, attualmente, è rimasta priva di protezioni.

Tutto ciò premesso si chiede al Sindaco, alla Giunta e all'Assessore competente:

-Quali sono le prospettive di sviluppo e progetti viabilistici per quanto riguarda l'incrocio semaforico tra via Dante e via Platani vista la situazione attuale?

-Quali sono i progetti, se esistono, per migliorare la viabilità alla rotatoria di via Castelleone e se l'amministrazione intende intervenire con misure preventive o repressive a far rallentare la velocità di percorrenza all'interno di tale rotatoria in modo da poterla percorrere in sicurezza?

-Quali sono le prospettive per il previsto sottopasso alla rotatoria di via Eridano predisposto nel 2006 e mai attuato?

-In relazione alla rotatoria di via Mantova, che prospettive ha quella rotatoria? E' previsto il ripristino del guardrail? Sono previste soluzioni migliorative (di segnaletica o progettuali)?

 

All’interrogazione ha risposto l’Assessore alla Mobilità Simona Pasquali: Con la recente riqualificazione viabilistica di via Dante si è provveduto alla messa in sicurezza delle seguenti intersezioni: via Stauffer con via Dante, mediante installazione di un impianto semaforico dedicato che consente ora l’immissione in sicurezza in via Dante e al parcheggio multipiano; semaforizzazione dell’intersezione di via Agli Scali per uscita in sicurezza del flusso veicolare proveniente dalla stazione ferroviaria; collegamento della via Vecchia Dogana con la via  Agli Scali a completamento di un asse viario fino ad ora  rimasto incompleto; l’introduzione di due nuovi attraversamenti ciclo pedonali semaforizzati in prossimità  del polo attrattore del supermercato Italmark e dei poliambulatori; messa in sicurezza del flusso ciclabile con la realizzazione di due piste monodirezionali affiancate al marciapiede; svolta continua a destra verso il cimitero.

Il progetto appena realizzato prevede come termine dell’intervento l’intersezione di via Dante con via del Vecchio Passeggio e via Platani, per questo l’asse stradale di via Dante con provenienza da piazza Libertà risulta leggermente disassato rispetto al nuovo asse viario.

Tale situazione è analoga all’inizio di via Dante dove le corsie veicolari, per chi proviene da piazza Libertà, risultano anch’esse disassate rispetto alle due corsie di inizio di via Dante. Recentemente sono state apportate modifiche alla segnaletica orizzontale dell’intersezione Dante/Platani/Vecchio Passeggio, in modo tale da indirizzare il flusso veicolare sulle nuove corsie.

Per il miglioramento della viabilità, l’Amministrazione comunale intende procedere al reperimento di adeguate risorse finanziarie per il completamento dell’asse viario nel tratto da piazza Libertà all’intersezione Platani/Vecchio Passeggio per la messa in sicurezza  dei flussi ciclabili e delle intersezioni presenti.

Nel frattempo la situazione verrà monitorata dal Settore Lavori Pubblici e Mobilità Urbana  anche in base ai dati di incidentalità forniti dal Settore Polizia Locale.

Per quanto concerne la rotatoria Castelleone/Eridano, nel corso degli anni vi è stata una trasformazione delle direttrici del traffico (chiusura del ponte sul Po al traffico pesante e della raffineria), che hanno modificato radicalmente i flussi di origini/destinazioni dei mezzi in transito. Ad oggi la direttrice portante è l’asse Milano-Mantova, mentre nel 2006 si era posta particolare attenzione all’asse Eridano/Mantova. Ne consegue che la realizzazione di un’opera così complessa e costosa prevista nel 2006 deve essere rivalutata e riprogettata in ragione di quelle sopravvenute esigenze, che in 15 anni hanno modificato radicalmente le dinamiche viabilistiche. Ovviamente è necessario individuare, una volta progettata l’opera, le fonti di finanziamento. Sono comunque continui i controlli effettuati sia dalla Polizia Locale che dalla Polizia Stradale. Si evidenzia che l’incidentalità è dovuta tendenzialmente per il mancato rispetto delle corsie di circolazione e la segnaletica.

Infine, per quanto riguarda la rotatoria Mantova-San Felice questa è stata progettata e realizzata dall’Amministrazione Provinciale secondo i criteri indicati dal Codice della strada e la velocità massima di percorribilità, è stata determinata in 50 Km/h, così come tutte le rotatorie di recente realizzazione. Per quanto riguarda la sostituzione del guard-rail, questa sarà attivata nei prossimi mesi.

Il consigliere Luca Nolli si è detto, in linea di massima, soddisfatto della risposta ottenuta.

Modifica del regolamento comunale del commercio su aree pubbliche.

L'applicazione del vigente testo regolamentare in questi anni ha messo in luce alcune criticità che è necessario correggere quali, ad esempio, l'importo di alcune sanzioni pecuniarie che non erano esplicitate, la nuova dislocazione di alcuni posteggi a turno a seguito di modifiche di natura viabilistica intervenute negli ultimi anni, la previsione della facoltà di istituire un deposito cauzionale a carico degli operatori a garanzia di eventuali danni alle aree e ai beni di proprietà comunale a salvaguardia del patrimonio comunale. Infine, a fronte dell'evoluzione del quadro normativo regionale e nazionale in tema di rinnovi delle concessioni di posteggio, la vigente disciplina comunale non risulta allineata e deve essere adeguata alla nuove previsioni, escludendo l'applicabilità del D.lgs 59/2010 che prevedeva selezioni pubbliche e introducendo il rinnovo per la durata di dodici anni secondo i criteri stabiliti a livello nazionale e regionale. Da qui la necessità di procedere alle modifiche già illustrate nella Commissione consiliare Sviluppo Economico del 26 gennaio scorso e prima condivise nell’ambito della Commissione consultiva per il commercio su aree pubbliche.

Dopo che il contenuto della delibera è stato brevemente illustrato dall’Assessore al Commercio Barbara Manfredini, il Consiglio Comunale con 19 voti a favore e 11 astensione ha approvato le modifiche al Regolamento del commercio su aree pubbliche. Il regolamento del commercio su aree pubbliche emendato entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo a quello di esecutività della deliberazione oggi approvata.

Mozione presentata in data 27 gennaio 2020 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Roberto Poli) sulla concessione di spazi pubblici.

 Premesso che:

si intensificano, anche sul nostro territorio, manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste, che provocano comprensibile indignazione nelle forze politiche e sociali e nei cittadini che difendono il carattere dichiaratamente antifascista della nostra Costituzione; vanno condannate tutte le organizzazioni e tutti i soggetti che professano idee razziste, xenofobe e che teorizzano pratiche violente o prevaricatrici, che offendono la dignità umana, indipendentemente dalla collocazione politica.

 Considerato che:

chi utilizza spazi pubblici non può essere portatore di valori e di idee che si collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell'ordinamento repubblicano, nonché dei principi fondamentali del rispetto della dignità umana.

 

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

-ad adeguare al più presto i regolamenti comunali e la relativa modulistica subordinando la concessione di suolo pubblico, sale di proprietà comunale e aree destinate ad occupazione temporanea a dichiarazione esplicita di rispetto dei valori costituzionali antifascisti e di rifiuto della violenza sanciti dall'ordinamento repubblicano;

-a concedere spazi o suolo pubblici solo a coloro i quali assicurino e garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, di non professare o praticare comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici, sessisti, violenti, nella piena osservanza della legge e dei regolamenti comunali;

-a continuare nel meritorio impegno di promozione di iniziative culturali nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, finalizzate a mantenere viva la memoria storica ed a confermare, soprattutto presso le nuove generazioni, l'inderogabile necessità del rispetto dei principi democratici e di pacifica convivenza.

Dopo l’illustrazione della mozione, si è aperto il dibattito con gli interventi dei consiglieri Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), Paola Ruggeri (Partito Democratico), Saverio Simi (Forza Italia) che ha presentato, anche a nome di Viva Cremona, il seguente emendamento alla mozione: inserire nelle premesse come primo punto Premesso che: il 24 gennaio 2015 il senso di sicurezza dei cittadini, fondamento del regolare svolgimento della convivenza civile, è stato oggetto di diretta offesa, considerato che in una vasta area urbana era insorta una situazione di “guerriglia” ad opera di esponenti di centri sociali aventi in uso, in parte ancora oggi, locali di proprietà comunale la cui vicinanza con zone residenziali ha da sempre creato problemi di convivenza per disturbo della quiete pubblica.

Rispetto alla premessa, per contestualizzare meglio le motivazioni a fondamento della mozione, si chiede ai firmatari di integrare la generica premessa “intensificarsi sul nostro territorio di manifestazioni promosse da organizzazioni neo-fasciste” specificando quali e quante manifestazioni di tale ispirazione si sarebbero svolte negli ultimi tempi a Cremona e da quali soggetti sarebbero state organizzate. Si chiede di emendare la mozione nel dispositivo nel seguente modo: dopo “Si impegna il Sindaco e la Giunta” togliere il primo e il secondo punto sostituendoli con la seguente frase: Ad adeguare al più presto i regolamenti comunali e la relativa modulistica subordinando la concessione di suolo pubblico, sale di proprietà comunale ed aree destinate ad occupazione temporanea a dichiarazione esplicita da parte del richiedente di rispetto di tutti i valori sanciti dalla Costituzione, dalle leggi e dai regolamenti comunali.

Sono seguiti gli interventi dei consiglieri Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Simona Sommi (Lega – Lega Lombarda), Stella Bellini (Partito Democratico), Luca Nolli (Movimento 5 Stelle), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona – Energia Civile), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Roberto Poli (Partito Democratico), che ha dichiarato di non accogliere l’emendamento proposto, Giuseppe Arena (Lega – Lombarda), che a sua volta ha proposto la presentazione di due ordini del giorno distinti (uno specifico contro episodi di stampo fascista, un altro contro ogni forma di discriminazione), Federico Fasani (Forza Italia), Franca Zucchetti (Partito Democratico), Maria Vittoria Creaso (Viva Cremona), Alessandro Zagni (Lega – Lega Lombarda). Il consigliere Carlo Malvezzi, alla luce del dibattito, ha proposto di trasformare l’emendamento in mozione da mettere ai voti. Il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti ha spiegato che, come da ordinanza emessa in occasione dell’inizio delle sedute consiliari che si tengono da remoto, non è possibile procedere in questo modo: emendamenti e altri documenti vanno presentati 24 ore prima della seduta consiliare. A nome della Giunta è intervenuto l’Assessore Rodolfo Bona che ha espresso un giudizio favorevole sul documento presentato dalla maggioranza.

 Terminato il dibattito, si è passati alla votazione della mozione in quanto l’emendamento non è stato accolto dal primo firmatario. La mozione è stata così approvata con 26 voti a favore e 7 astenuti.

  

Ordine del giorno presentato in data 25 gennaio 2021 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Roberto Poli) riguardante il Nuovo Piano Energetico-Ambientale.

 Premesso che:

-la nostra città sta perseguendo azioni importanti in termini di sostenibilità ambientale con azioni e scelte che si sono concretizzate nel corso del tempo e degli ultimi anni in particolare, nella consapevolezza che uno sviluppo compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e coerente con i bisogni per le generazioni future sia essenziale allo sviluppo complessivo della città e del territorio;

-è necessaria una visione di insieme che guardi ai prossimi anni immaginando un disegno organico di scelte ambientali, una visione che costruisca più azioni tra loro interconnesse basate su alcune principi guida innovativi e di futuro, l'economia circolare, l'innovazione nel ciclo vita dei materiali prodotti, la gerarchia dei rifiuti, la decarbonizzazione, la riduzione dei consumi energetici secondo logiche di efficientamento e di promozione di fonti di energia innovative;

-il modello di economia circolare propone il superamento del modello lineare, che prevede per ogni bene di consumo un ciclo di vita con un inizio e una fine, con un sistema più lungimirante che ha come parola chiave il riuso e che adotta modalità alternative per fermare lo spreco di materia, l'inquinamento da fonti fossili, promuovendo la produzione efficiente, il riciclo, le energie e fonti rinnovabili;

-per costruire un progetto ambientale di grande ambizione, con attenzione allo sviluppo sostenibile e alla salute dei cittadini, c'è bisogno di un'azione di partecipazione dei cittadini e allo stesso tempo un coinvolgimento di aziende pubbliche e private che sappiano fare innovazione, portare investimenti sostenibili, mettere tecnologie all'avanguardia al servizio del cambiamento, generare occupazione. In una logica di smart city istituzioni, aziende, realtà ambientali di un territorio si devono unire in un'alleanza virtuosa nella costruzione di progetti di sistema. Per questo il Comune, AEM, Linea Group Holding S.p.A. (gruppo A2A) e Padania Acque hanno avviato una proficua interlocuzione per contribuire alla costruzione nella città di Cremona di un modello europeo di economia circolare in applicazione alla scelta della "gerarchia dei rifiuti", di innovazione ambientale ed uso dell'energia secondo una visione olistica e integrata dello sviluppo della città e del territorio;

-l'Europa è il nostro orizzonte e il Green New Deal europeo dà indicazioni molto precise e innovative in termini di ambiente, secondo i principi prima enunciati e in particolare la decarbonizzazione e l'idea della gerarchia dei rifiuti. Negli ultimi anni" la Commissione Europea ha adottato un piano d'azione per contribuire ad accelerare la transizione dell'Europa verso un'economia circolare, stimolare la competitività a livello mondiale, promuovere una crescita economica sostenibile e creare nuovi posti di lavoro.

Considerato che:

-il Comune di Cremona, Linea Group Holding S.p.A. (gruppo A2A), AEM Cremona S.p.A. e Padania Acque S.p.A. hanno avviato un tavolo di concertazione territoriale (Steering Committee) volto a identificare le linee strategiche per la generazione a Cremona di un nuovo ciclo energetico ambientale, che integri e superi il precedente, in grado di corrispondere, da un lato, alle future necessità della comunità in termini di qualità della vita, uso razionale e sostenibile delle risorse, di competitività del sistema locale delle imprese e dall'altro di allineare il territorio, in termini di tecnologie e servizi, alle più moderne visioni europee in fatto di neutralità climatica, decarbonizzazione, economia circolare e transizione energetica;

-lo Steering Committee, realizzato dalle sopracitate realtà ha coinvolto circa 30 esponenti delle parti suddette suddivisi in 4 tavoli di lavoro operativi e ulteriori 15 riferimenti chiave delle stesse parti, che hanno lavorato da settembre a dicembre 2020 con il supporto di consulenti ed esperti esterni all'elaborazione della strategia integrata di gestione dei rifiuti e dell'energia del Comune di Cremona;

-il processo ha previsto l'elaborazione di diversi scenari di trasformazione e innovazione futuri con orizzonte temporale al 2030, suddivisi in due diversi gruppi in base alla loro fattibilità economica e ambientale. Il pacchetto complessivo degli investimenti supera i 100 milioni di euro di valore e consente di innovare profondamente l'attuale ciclo energetico ambientale di Cremona, secondo le logiche dell'economia circolare, della decarbonizzazione, della riduzione dell'inquinamento, dell'efficienza e della transizione energetica. Nel dettaglio, sono presenti l'ammodernamento della rete del teleriscaldamento, l'individuazione di sorgenti di calore anche con il riutilizzo di acque reflue, sia di uso civile che industriale, per sfruttarne il potenziale termico, l'introduzione del sistema di tariffazione puntuale della raccolta porta a porta e del contestuale impegno al raggiungimento dell'85% di raccolta differenziata, iniziative relative al comparto idrico, con una risposta significativa alla questione dei fanghi per evitare il loro spargimento sui campi, a quello energetico - attraverso un deciso orientamento al bioenergy - strutturazione di una vera e propria energy community per il territorio cittadino. Ulteriori investimenti saranno previsti nell'ambito del gruppo degli interventi definito "sperimentale" e che potrà essere realizzato col reperimento di fondi regionali, nazionali o della UE. Ciò consentirà l'introduzione a Cremona di tecnologie energetico/ambientali di frontiera quali; tra gli altri, la carbon capture, l'idrogeno, il teleraffrescamento, il recupero di cascami di calore;

-il Piano prevede di portare a fine vita il termovalorizzatore di Cremona, per la prima volta con una data certa e concordata da tutti, il 2029, senza prospettive di ulteriori potenziamenti, revamping o investimenti per opere di adattamento, ad esempio, per accogliere fanghi derivanti dalla depurazione delle acque, rispetto a quanto già autorizzato da Regione Lombardia. Tale obiettivo si costruisce fin da ora e il progetto scelto è talmente ricco e innovativo che la strada richiede i tempi opportuni, poiché si è deciso di non accompagnare solo il termo-utilizzatore a fine vita, ma di costruire parallelamente una visione ben più ampia e ricca con azioni concrete, economicamente sostenibili e innovative a vantaggio della città. Il sistema energetico-ambientale del 2030 sarà diverso dall'attuale e si baserà su altri presupposti, con un teleriscaldamento ripensato totalmente anche come servizio e alimentato da energie rinnovabili, raccolta differenziata che dovrà superare 1'85%. Insomma avremo un ciclo energetico ambientale tarato sul Green New Deal, cioè su una vera svolta ambientale. E nel frattempo il termo-utilizzatore continuerà a lavorare in totale sicurezza senza interventi strutturali di modifica;

-sono già stati avviati contatti con esponenti del Parlamento europeo al fine di proporre il nostro territorio come interlocutore attivo e credibile per la destinazione dei fondi europei e nazionali rivolti allo sviluppo di progetti di avanguardia per la decarbonizzazione e la produzione e l'utilizzo di energie rinnovabili.

-sono in atto rapporti con università, che proprio alla luce del piano saranno implementati, per fare di Cremona un polo di ricerca e sperimentazione sulle energie rinnovabili; il piano corrisponde a investimenti molto significativi e implica quindi azioni che aumentano le occasioni di lavoro. Questa grande progettualità al 2030 porta in prospettiva un incremento dell'offerta di occupazione con attenzione a capacità tecniche e scientifiche e in riferimento particolare a giovani.

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

 -a proseguire, attraverso la costituzione di una cabina di regia che vede insieme i diversi attori dello Steering Committee, in questo lavoro così innovativo e intenso di progetto ambientale;

-a costruire percorsi e occasioni di ricerca di fondi per sostenere i progetti, in particolare quelli del pacchetto sperimentale;

-a coinvolgere il Consiglio Comunale, anche attraverso le Commissioni che si occupano dei temi in questione, per consentire approfondimenti e analisi e accompagnare il percorso di sviluppo del progetto;

-a costruire percorsi partecipati per coinvolgere cittadini, associazioni, portatori di interessi, altre istituzioni del territorio nella presentazione, analisi, implementazione delle azioni all’interno del progetto e per far crescere una cultura ambientale complessiva, radicata, virtuosa e responsabile;

-a lavorare in particolare per coinvolgere imprese ed aziende del territorio con l'obiettivo di inserire nel progetto ulteriori competenze, capacità e opportunità, offrire possibilità di crescita e occupazione, costruire un sistema territoriale sempre più fondato su investimenti ambientali innovativi.

Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno, il consigliere Carlo Malvezzi (Forza Italia) ha letto la lettera, su questo argomento, inviata a tutti i consiglieri comunali, e già resa pubblica, nella quale si chiede il rinvio dell’ordine del giorno dopo un approfondimento di tutta la documentazione inerente il lavoro svolto dallo Steering Committee. Stessa posizione è stata espressa dalla consigliera Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona). Ha poi preso la parola il consigliere Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona – Energia Civile) sostenendo che tale discussione è già avvenuta nell’Ufficio di Presidenza. E’ seguito l’intervento del consigliere Luca Nolli (Movimento 5 Stelle) che ha ribadito la necessità di un passaggio preliminare in commissione consiliare, nel frattempo gli esponenti di Forza Italia, di Viva Cremona, della Lega e di Fratelli d’Italia hanno lasciato i lavori consiliari. La discussione sull’ordine del giorno è proseguita con gli interventi dei consiglieri Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Giovanni Gagliardi (Partito Democratico) e Roberto Poli (Partito Democratico). Per la Giunta è intervenuto il Sindaco Gianluca Galimberti che ha illustrato in modo articolato l’importanza del lavoro svolto e precisando che questo ordine del giorno apre un approfondimento molto ampio che è già in programma e si farà.  Infine, par alcune precisazioni, hanno preso la parola i consiglieri Francesco Ghelfi e Franca Zucchetti (Partito Democratico).  

 Alla fine l’ordine del giorno è stato approvato con 19 voti a favore e un’astensione (Luca Nolli, Movimento 5 Stelle).

 

 

 

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