Romanengo. Un assessore vota contro un odg a sostegno delle donne iraniane in lotta
Egregio direttore, ecco il testo che abbiamo presentato al Consiglio comunale: care sorelle iraniane, le immagini e le vicende che ci arrivano dal vostro Paese ci addolorano profondamente.
Vediamo calpestati i vostri diritti, la vostra libertà, la vostra dignità.
Il regime che vi opprime, misogino e repressivo, cerca di soffocare la voce delle donne affinché non arrivi al mondo. Ma le donne hanno forza e tenacia e non si fermano nella rivendicazione del diritto allo studio, al lavoro, alla realizzazione di sé in qualunque campo.
Noi amministratori chiediamo al nostro governo un’azione diplomatica di condanna ferma e decisa nei confronti di un regime che continua a reprimere nel sangue le pacifiche manifestazioni di protesta in atto nelle vostre città, nel nome di Masha Amini.
Facciamo, inoltre, appello alla comunità internazionale (Ue ed Onu) affinché prendano provvedimenti improrogabili per fermare arresti ed uccisioni di giovani iraniane ed iraniani. Carissime sorelle, non possiamo esservi vicine fisicamente, ma saremo la vostra voce, donne e uomini, e rivendicheremo per voi gli stessi diritti e le stesse libertà di cui godiamo nel nostro paese. Noi siamo al vostro fianco. L’ordine del giorno è stato approvato convintamente, oltre che dai consiglieri proponenti, anche dal sindaco e dal capogruppo di maggioranza.
Questo però non è bastato perché il punto passasse a l l’unanimità; infatti un assessore, senza motivare in alcune modo la sua scelta, ha votato contro.
Considerando la sensibilità dell’argomento diventa incomprensibile la posizione contraria dell’assessore al documento. Ma ha votato contro perché lo ha proposto la minoranza consiliare o perché simpatizza per i pasdaran iraniani? Bastian contrario o ideologico con quel sistema teocratico?
Gruppo consiliare La Rocca Romanengo
