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SANITA’ RIFONDAZIONE: INEFFICACI PROVVEDIMENTI PER DIMEZZARE LISTE DI ATTESA

Da due anni la Giunta Regionale lombarda emana provvedimenti inefficaci per snellire le liste di attesa

| Scritto da Redazione
SANITA’ RIFONDAZIONE: INEFFICACI  PROVVEDIMENTI PER DIMEZZARE LISTE DI ATTESA

SANITA’ RIFONDAZIONE: INEFFICACI I PROVVEDIMENTI REGIONALI PER DIMEZZARE LE LISTE DI ATTESA 

 Da due anni la Giunta Regionale lombarda emana provvedimenti per snellire le liste di attesa per visite ed esami uno degli indicatori più validi della qualità del Servizio Sanitario lombardo.

 La fama dell’eccellenza lombarda si è sbiadita, malgrado gli sforzi per cancellare il ricordo della tragedia del Covid e di come la Sanità lombarda ridotta a mercato della salute non abbia difeso i suoi cittadini dalla pandemia. (Tra febbraio e novembre 2020 in Italia ci sono stati 606.586 decessi per qualsiasi causa di morte di cui il 19%, 114.810. in Lombardia).

 Il modello lombardo privatistico è una delle cause di questi risultati tragici e va riallineato ai principi della Costituzione. Ma la Giunta prosegue imperterrita; i provvedimenti per dimezzare le liste di attesa sono pannicelli caldi e regali alla sanità privata.

 A luglio sono stati stanziati 24,5 milioni di euro che aggiunti ai precedenti assommano a 84, bandi per affidare ai privati gli esami eccedenti, aumento della possibilità di fare straordinari, apertura più lunga degli ambulatori. La stampa certifica la loro inefficacia, nella ATS di Como si sono addirittura registrati dei peggioramenti: da 188 a 285 giorni per una visita pneumologica e da 287 a 397 per una mammografia.

 La torsione privatistica di provvedimenti non strutturali provoca non solo inefficacia, ma danni. Abbiamo bisogno di assunzioni a tempo indeterminato nella sanità pubblica, di stipendi adeguati per medici, infermieri e tutto il personale, che lavora nel comparto pubblico di non esternalizzare alcun tipo di prestazione e di ridare il ruolo di comando, direzione e programmazione e centralità alla sanità pubblica.  Ogni altra scelta è dannosa e subalterna agli interessi delle multinazionali della sanità privata.

 La Costituzione dice che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività; invece, in Lombardia si può curare bene solo chi mette mano al portafoglio.

 Milano, 7 ottobre 2024

 Fabrizio Baggi, Segretario Regionale

 Giovanna Capelli, Responsabile regionale Sanità

 Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea - Lombardia

 Ufficio stampa

Partito della Rifondazione Comunista Lombardia

 

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