Con i lavoratori in sciopero della sanità privata| ROSATI e MAGNI (AVS)
ROSATI (AVS): «É mio dovere essere vicino ai lavoratori e alle lavoratrici della sanità privata e delle Rsa della Lombardia, che lottano per il rinnovo del contratto fermo da dodici anni».
MAGNI (AVS): «É doveroso sostenere le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici affinché vengano riconosciuti i loro diritti e la loro professionalità».
Il consigliere regionale Onorio Rosati e il senatore Tino Magni di Alleanza Verdi Sinistra oggi in piazza con i lavoratori della sanità privata in sciopero.
Nel presidio davanti a Palazzo Lombardia i due esponenti di AVS hanno partecipato alla manifestazione indetta da Cgil Cisl Uil a sostegno della lotta dei lavoratori che operano nelle strutture che applicano i contratti Aiop Aris della sanità privata e Aiop e Aris delle residenze sanitarie assistite.
L’iniziativa di Milano rientra nelle mobilitazioni per lo sciopero nazionale indetto dalle categorie della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, mobilitazioni che sono in corso in numerose altre città italiane: Ancona, Bologna, Firenze, Genova, Palermo, Abano Terme, Napoli, Trieste, Campobasso, Bari, Pescara, Torino, Roma, Trento, Cagliari e Catanzaro per citare le più importanti.
«Sempre più spesso ci domandiamo i motivi per cui nelle strutture sanitarie manchi il personale - sottolinea Rosati -. Il motivo è semplice: stipendi bassi, condizioni di lavoro sempre più pesanti e contratti che non si rinnovano; e le aziende lombarde del settore in questo si distinguono. In tutto ciò c’è anche la responsabilità della Regione, perché anche nelle strutture accreditate servirebbe un maggior controllo delle condizioni di lavoro. Da parte mia e da parte delle opposizioni in Consiglio c’è il pieno sostegno alle rivendicazioni del sindacato e dei lavoratori, che sono qui oggi a protestare davanti al Palazzo della Regione».
«Quando parliamo di sanità privata ospedaliera e nelle Rsa - aggiunge Tino Magni - ci riferiamo a un comparto che conta centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, che svolgono un servizio pubblico di primaria importanza e garantiscono un diritto costituzionale: quello alla salute. È doveroso sostenere le loro rivendicazioni per vedere pienamente riconosciute le loro professionalità e i loro diritti. L’indifferenza delle associazioni di categoria alle loro condizioni di lavoro e contrattuali è inaccettabile. Ma esiste anche l’indifferenza del governo ai problemi del mondo del lavoro: da un lato nega il salario minimo, dall’altro non rinnova i contratti scaduti da tempo».
Gruppo Consiliare Alleanza Verdi Sinistra - Regione Lombardia
Sen. Tino Magni - Alleanza Verdi Sinistra
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