Il Green pass sarà obbligatorio per i dipendenti statali, per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove è già richiesto e - forse - anche per gli autisti del trasporto pubblico locale e per i passeggeri.
L'ultimo nodo sull'estensione del certificato verde - prevista con un nuovo decreto e con misure in vigore da ottobre - riguarda ora l'accesso al trasporto pubblico locale e il controllo del pass sui mezzi.
Il tutto in attesa dell'incontro tra sindacati e imprese fissato per lunedì 6 settembre, quando Cgil, Cisl e Uil vedranno Confindustria e Confapi per discutere del lasciapassare anche sui luoghi di lavoro.
La cabina di regia definitiva sarà giovedì 9 settembre.
A seguire, un decreto voluto dal premier Draghi che dovrebbe entrare in vigore dal 4 ottobre.
Sul tavolo, il tema dell'estensione del Green pass:
Una delle prime categorie a essere raggiunte dal nuovo provvedimento sembra essere quella dei lavoratori della pubblica amministrazione. Dopo le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che aveva annunciato "il ritorno in presenza e alla normalità dei dipendenti degli uffici comunali e pubblici", l'intenzione è stata confermata anche da Roberto Speranza: “L’obbligo resta una soluzione da valutare in futuro ma di certo si può procedere sull’estensione del green pass per garantire la sicurezza e contrastare il virus. Ad esempio per i dipendenti della pubblica amministrazione".
L'altro settore sul quale il governo sembra deciso a estendere l'uso del certificato verde è quello di chi lavora nei settori dove il Green pass è già richiesto. Ristoratori, baristi, camerieri, dipendenti di cinema e palestre. Ci sono buone probabilità che il nuovo decreto abbracci anche loro, obbligandoli a esibire la prova di avvenuta vaccinazione (o di tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore) per poter accedere ai luoghi di lavoro.
Dal primo settembre è obbligatorio mostrare il Green pass per salire su treni, aerei o autobus che attraversano più di una regione. Le uniche eccezioni riguardano il trasporto pubblico locale, che però potrebbe essere inglobato nella nuova manovra governativa. Gran parte dell'esecutivo vorrebbe richiederlo anche per usufruire di bus, tram e metropolitane.
Il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini non si è ancora espresso in merito, ma precisa: "Le norme già permettono, attraverso ordinanze locali, che ausiliari del traffico e dipendenti delle aziende di trasporto PL possano fare verifiche anche sul rispetto dei protocolli sanitari".
Uno dei nodi principali sul tavolo del premier Draghi è quello della scuola. L'obbligo è già in vigore per docenti e studenti universitari, ma si studia per riuscire ad estenderlo anche agli over 12. La proposta arriva dal ministro Franceschini, anche se appare uno scenario poco probabile. I minorenni, infatti, hanno avuto accesso al vaccino soltanto da fine maggio, con poco tempo a disposizione rispetto al resto della popolazione.
L'obiettivo ultimo del governo Draghi è quello di estendere l'obbligo di esibire il Green pass a tutti i lavoratori anche nel settore privato. In questo senso, il premier si aspetta che i dipendenti pubblici facciano da apripista per scardinare le ultime resistenze sindacali. L'esecutivo sembrerebbe pronto ad aprire un nuovo tavolo di confronto con le parti sociali per stilare un decreto o eventualmente un protocollo di intesa.
Si punta comunque a chiudere questo capitolo entro un mese, in modo da far entrare in vigore il passaporto per tutto da metà ottobre.