A pochi giorni dall'inizio della ripresa scolastica, ci si interroga ancora su quali potrebbero essere le soluzioni per riuscire a far rispettare le norme anti-contagio sui mezzi pubblici.
Il Prof. Enrico Giovannini, Economista e Ministro delle infrastrutture e della mobilitaÌÂ sostenibili, ha previsto che i controlli a bordo sui mezzi pubblici delle linee guida di contenimento Covid,
dispenser per igienizzazione mani, capienza 80%, uso mascherine e distanziamento, siano a cura del personale viaggiante con la reintroduzione di ulteriori controllori.
Secondo il sindacato Faisa Cisal queste disposizioni non sono applicabili:
"Dopo che qualcuno avraÌÂ spiegato al Ministro la follia annunciata, con impossibilitaÌÂ per costi e tempistica del raddoppio del personale viaggiante, oltre a non capire a quale figura professionale sotto l’aspetto operativo si stesse riferendo, proposta ampiamente contestata dal Segretario Nazionale della Faisa Cisal Mauro Mongelli, la stessa eÌÂ stata tramutata nel controllo da parte dei verificatori dei titoli di viaggio e autisti. Una proposta che dimostra che il Ministro non sa di cosa sta parlando, non conosce il mondo dei trasporti, ne ignora i numeri e attiva soluzioni irrazionali che violano le norme contrattuali".
Il controllo delle norme anti-covid potrebbe essere un'attività ulteriormente rischiosa per un accertatore dei titoli di viaggio:
già -soprattutto quest'anno- numerose sono state le aggressioni a controllori e autisti,e pensare che questi si debbano mettere anche a pattugliare sui viaggiatori per far rispettare di igienizzarsi le mani,mettere la mascherina, mantenere la distanza, ettc etc è buffamente pazzesco: "Dopo innumerevoli aggressioni e violenze subite da verificatori titoli di viaggio e autisti - riprende Fabrizio Badagnani, segretario provinciale Faisa Cisal - ''è semplicemente pazzesco pensare di demandare ulteriori compiti specifici di Polizia a queste categorie di Lavoratori, alle prese quotidiane con soggetti pluri-denunciati, spesso liberi di circolare con svariati fogli di espulsione, che non hanno il minimo timore di aggredire anche Forze di Polizia e Carabinieri"
C'è anche da sottolineare, contrariamente a quanto si crede che il
verificatore dei titoli di viaggio dipendente di un’azienda di trasporto pubblico anche quello locale, riveste,
la qualità di pubblico ufficiale, essendo munito dei poteri autorizzativi e certificativi previsti dall’articolo 357, co. 2 , Cp., di conseguenza, chi reagisce alla legittima richiesta del controllore in servizio di esibire il biglietto di viaggio.
Minacciandolo e cagionandogli lesioni personali, si commette il reato di resistenza a pubblico ufficiale punito dall’articolo 337 Cp”).